I giovani d’oggi
“I giovani d’oggi stan sempre al cellulare”.
“I giovani d’oggi non hanno voglia di fare niente”.
“I giovani d’oggi non leggono, figuriamoci i giornali”.
Mi presento, sono Beatrice Bramini da Castelnovo e ho 20 anni. Poco tempo fa ho chiesto a Redacon la possibilità di collaborare con il giornale, lanciando l’idea per una nuova rubrica intitolata “Giovani oggi”.
Perché questo nome? I giovani d’oggi non invecchiano mai. Ci sarà sempre una generazione precedente che additerà quella successiva e così via, all’infinito.
A quest’appellativo però non segue mai nulla di buono e i clichés sopracitati lo dimostrano. Attorno a noi ruotano tanti, troppi stereotipi e non altrettanti sforzi per sfatarli. Dobbiamo avere il coraggio di alzare la voce e dire “questo non e’ vero”. Da qui l’idea per questa rubrica.
Vuole, infatti, essere uno spazio dove si possano esprimere i ragazzi della montagna. Il progetto consisterebbe nell’esporre, di volta in volta, un tema dal punto di vista dei giovani, in modo da provare a rappresentare un quadro di ciò che pensano, credono e provano in prima persona.
Il mio intento sarebbe quello di andare oltre l’unidirezionalità causata dall’io che scrivo e l’altro che mi legge, ma riuscire a creare una vera e propria arena di confronto e di interazione, attraverso commenti, appunti, riflessioni, suggerimenti.
Questa collaborazione da un lato potrebbe avvicinare i giovani al giornale, all’informazione su Internet e alle questioni del nostro territorio, dall’altro portare all’inaspettata consapevolezza di avere dei ragazzi non così tanto sulle nuvole, ma partecipi della realtà con le loro opinioni e uniti per combattere quegli stereotipi un po’ antiquati e ormai noiosi da ascoltare, perfino per le orecchie dei più assidui frequentatori di bar.
“Voi siete il futuro” ci dicono. Caspita, è meglio darsi da fare!
Beatrice Bramini
L’intento di “andare oltre l’unidirezionalità causata dall’io che scrivo e l’altro che mi legge” mi sembra un ottimo proposito, e auguro pertanto alla giovane Beatrice di vederlo soddisfatto, non essendo la prima volta che mi capita di annotare come vi sia chi affida a Redacon le proprie opinioni ma poi non si concede al confronto con quanti esprimono semmai idee differenti, quasi che quelle sue opinioni fossero “oro colato”, ossia qualcosa di inconfutabile e fuori da ogni possibile contestazione.
P.B. 07.03.2010