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Passo dopo passo: raduno equestre a La Vecchia

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Ruffino Corsi sul suo arabo

Con questo articolo diamo il benvenuto a una nuova firma della redazione di Redacon: Beatrice Bramini, 20 anni, laureanda in giornalismo a Bologna, abita a Castelnovo ne' Monti.

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Domenica 3 marzo. Ormai da un po' si respira aria di primavera, ma oggi sono spuntate le primule e con loro, anche i cavallerizzi dell'Appennino si apprestano a uscire dal letargo per inaugurare finalmente il bel tempo.

La giornata prevede una passeggiata a cavallo che andrà a toccare Pradale, San Giovanni, La Fagiola, Riolo e Montalto, per poi arrivare a La Vecchia, meta del raduno, dove ci attenderà un buon pranzetto all'aperto. Niente di meglio di un po' di salame e vino rosso in compagnia, quattro chiacchiere tra appassionati e via che si riparte.

Alle sei di mattina ero già in piedi. I preparativi per una giornata a cavallo sono lunghi e gli animali purtroppo mangiano tutti i giorni, quindi alle otto bisogna essere in stalla. Caricati Arabish e la Vanessa sul trailer partiamo per il Bocco Ranch, prima tappa, dove ci attende il resto del gruppo.

La Vecchia

Alle dieci siam tutti vestiti e pronti a partire. Tra cavalli e cavalieri saremo una quarantina o qualcosa di più. Molti son scesi dalla montagna, alcuni gruppi di Castelnovo, di Costa de' Grassi e noi di Carpineti, altri ci hanno raggiunti dalla bassa, Correggio, San Marino e Santa Vittoria. Dall'esterno dobbiamo sembrare una mandria ingombrante e rumorosa, che corre su e giù per i campi come in uno di quei vecchi film western.

La passeggiata dura tre orette. I cavalli, dopo un primo momento di agitazione, sono tranquilli e si godono questo momento in compagnia tanto quanto i padroni, fieri del loro animale fra tanti.

All'una, attraversata la strada, arriviamo al circolo. Leghiamo i cavalli, li svestiamo e gli diamo un secchio d'acqua rinfrescante uno a uno. Assicurati del fatto che i cavalli hanno ricevuto le cure necessarie ci sediamo a tavola. Il pranzo all'aperto a base di polenta è qualcosa di particolare che rappresenta a pieno lo strano clima di questi giorni. Un pranzo caldo tipicamente invernale, quasi natalizio, servito durante una giornata talmente calda, da girare in maniche corte.

Come noi molti altri appassionati sono usciti a festeggiare la primavera, ciclisti, motociclisti, passeggiatori domenicali.
Tutti si salutano, tutti si portano rispetto. I motociclisti spengono il motore al nostro arrivo, i ciclisti ci lasciano passare accostandosi di lato e qualche bambino si avvicina per poter toccare il muso accaldato di Arabish.

Tutto ciò è l'esempio perfetto dei tanti modi in cui si può godere della bellezza che ci circonda e di quanti altrettanti modi ci siano per raccontarla. Passo dopo passo ci esorta a raccontare il territorio da diverse prospettive e la mia è zoccolo dopo zoccolo.

(Beatrice Bramini)

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Passo dopo passo: una nuova rubrica che vorrebbe raccontare in modo lento, tranquillo, osservativo, esplorativo, a misura d’uomo, lo scoprire angoli e percorsi del nostro Appennino.

Trekking, passeggiate, ciaspolate, in bicicletta, a cavallo: sono tanti i modi in cui, passo dopo passo, possiamo godere dell’infinita bellezza che ci circonda.

Con questa rubrica vorremmo raccontarvi, ma ci piacerebbe che anche voi stessi ci raccontaste, di luoghi, suggestioni, cammini, esperienze, modi di vivere e vedere questi meravigliosi panorami. Sono tanti i sentieri, sono infinite le vie, noi ne racconteremo alcuni per come possiamo e per come sappiamo. Aspettiamo anche i vostri scritti, le vostre sensazioni o ricordi.

Iniziamo così, passo dopo passo, il cammino alla scoperta di una terra, la nostra, ricca di storia, arte, gastronomia, cultura e natura meravigliosa.

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