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Amministratori locali e dirigenti scolastici al capezzale della scuola in montagna

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Gli effetti, prevedibili e quantificabili, della “riforma” Gelmini sulla scuola del territorio del distretto 14 montagna, sono stati al centro della discussione tra amministratori locali (sindaci e assessori alla scuola) e dirigenti scolastici che si è svolta nei giorni scorsi in Comunità montana. Sara Garofani, presidente dell'ente comunitario, ha voluto questa riunione anche su richiesta specifica del Ccqs (Centro di coordinamento e qualificazione scolastica), per poter definire con chiarezza e con i “numeri”, al di là delle polemiche di schieramento, quel che succederà nella scuola della montagna, con l’applicazione dei recenti provvedimenti governativi, a partire dal prossimo anno scolastico.

Lorenzo Franchini, dirigente scolastico del crinale, ha spiegato che:

a) per la scuola dell’infanzia nell’a.s, 2010/11 non ci saranno cambiamenti sostanziali rispetto all’anno in corso;

b) per la scuola elementare invece si sentiranno gli effetti della norma che ha portato da 13 a 19 alunni il limite per costituire le classi.
In sostanza se nell’a.s. 2008/09 si contavano 84 classi e 13 pluriclassi nel prossimo a.s. si avranno 64 classi e 22 pluriclassi per un totale di 11 classi in meno. Gli insegnanti, che nell’a.s.2008/09 erano 147, diventeranno nel 2010/11 soltanto 125, con un calo complessivo di 22 unità.
Andando oltre, nei tre anni di messa a regime della “riforma”, si avrà in montagna un calo di insegnanti nella scuola elementare di 50 unità che solo in piccola misura saranno coperti dai pensionamenti, mentre per il resto ci saranno diversi che perderanno il posto di lavoro.

c) nella scuola media gli effetti dei tagli si avranno nelle scuole che applicano il tempo prolungato, esplicitamente richiesto da famiglie e scuole, ma non concesso (Ramiseto, Toano, Casina, Villa Minozzo), dove si prevede un calo di 7/8 insegnanti già dal prossimo a.s. Da tenere presente che la stessa situazione si verifica anche a Baiso e Viano, che non fanno parte del Distretto 14, ma che sono comunque parte della Comunità montana.

Per la scuola superiore è intervenuta Paola Bacci, dirigente del Cattaneo, che ha spiegato come sia ancora difficile quantificare gli effetti della “riforma” in mancanza della definizione degli organici, ma fin da ora è possibile prevedere difficoltà nei trasporti scolastici a seguito della presenza di molte classi con orari settimanali differenziati da 27 a 36 ore (ore che dovranno essere intere).
Paola Bacci ha anche espresso preoccupazione per la possibile riduzione del numero degli indirizzi formativi sul territorio.

Altri dirigenti scolastici intervenuti hanno evidenziato anche i problemi già concretizzatisi, come le difficoltà nelle sostituzioni degli insegnati assenti per la eliminazione delle compresenze, oltre al tema del calo delle risorse finanziarie che sarà oggetto di un prossimo incontro agli stessi livelli.

Gli amministratori locali hanno espresso preoccupazione per la organizzazione dei trasporti scolastici che, specie per la scuola primaria, devono essere coerenti con gli orari scolastici, ed anche per la capienza delle aule esistenti, spesso non adeguate a classi di 30 alunni.

Gli amministratori si faranno parte attiva per chiedere, su queste problematiche, un incontro con la Regione, la Provincia e gli Uffici scolastici provinciale e regionale.

7 COMMENTS

  1. Completiamo il quadro
    Alla luce dello spiacente evento accaduto nei giorni passati, mi riferisco allo studente schiacciato dal pulman, già da tempo ho segnalato pubblicamente una situazione di pericolo nella zona di partenza delle corriere in adiacenza la pensilina di Castelnovo monti in via Matilde, dove a mio avviso non ci sono le condizioni di sicurezza per gli alunni e per quanti sono in attesa di salire sulle corriere:
    -alle ore 13, i ragazzi sono accalcati nel marciapiede antistante la pensilina – le corriere si affiancano, come possono al marciapiede – nella rimanente corsia transitano auto. Credo sia una situazione pericolosissima, troppo poco lo spazio per gli studenti, che sono costretti a transitare tra macchine e corriere con pochissimo spazio. Chiedo: quando è stato progettato il polo scolastico i trasporti sono stati considerati? Gli enti preposti alla sicurezza cosa ne pensano della situazione? Soltanto per il sottoscritto esiste una situazione di pericolo o anche per altri?
    Giustamente le istituzioni scolastiche devono affrontare il problema didattico ed organizzativo interno alle scuole, ma credo sia loro dovere affrontare e valutare anche le situazioni di contorno e metterle sul medesimo piatto. Prevenire credo sia importantissimo, ma se il pericolo non c’è, mi scuso per il disturbo.

    (Fabio Leoncelli)


  2. Signor Leoncelli, concordo con lei, ha pienamente ragione. La fermata degli autobus nel polo scolastico è pericolosa e male organizzata… e non sono l’unica mamma a pensarla così. Mi auguro solo che non accada nulla di veramente spiacevole.
    Sarebbe molto meglio prevenire, come dice lei…

    (Patrizia)

  3. La scuola patrimonio della nostra Comunità montana!
    Fra tanti numeri e tante polemiche, più o meno fondate, più o meno veritiere, in qualità di consigliere della Comunità montana ma anche come genitore ho chiesto che venga invitato al prossimo Consiglio comunitario il dirigente scolastico provinciale in quanto telefonicamente interpellato del sottoscritto non ha citato di prevedere dei tagli al corpo insegnanti in montagna e quindi, in quella sede, a mio avviso, dovremmo cercare di capire cosa si intende fare per quanto riguarda la scuola nella nostra montagna e assieme cercare di risolvere eventuali problematiche evidenziate.
    Per quanto riguarda invece l’altra problematica citata in merito alla partenza degli autobus in via Matilde di Canossa, dopo quanto di tragico accaduto in altri comuni, visto e considerato che il nostro capoluogo è stato in passato oggetto di incidenti mortali, ho presentato ieri al presidente della Comunità montana una richiesta di verifica dei criteri di sicurezza in via Matilde di Canossa, nella zona interessata dalle fermate autobus, allargata a tutti gli altri siti della Comunità montana dove, in particolari orari della giornata, sono previsti numerosi studenti che fanno utilizzo degli autobus pubblici di linea. Con questa ultima richiesta si cerca anche di mettere in condizione gli autisti di autobus di linea per poter svolgere al meglio la loro mansione. Eventualmente vi fossero dei problemi di sicurezza chiedo che sia richiesta la preziosa collaborazione della Polizia municipale fino al ripristino di eventuali anomalie.

    (Marino Rivoli, “Per la libertà”)

  4. Una scuola per gli alunni
    Reputo che la scuola sia per gli alunni ed in funzione loro vengano assegnati gli insegnanti a seconda di quanto prevede la legge. Gli altri che non trovano posto di solito vanno in sedi o ad altre mansioni. Ho fatto l’insegnante per quaranta anni, ho insegnato in classi singole, in pluriclassi, nel tempo pieno e modulare. E’ evidente che per ogni tipo di scuola vanno messe in atto strategie didattiche diverse. Star lì a piangersi addosso in un momento di economia nazionale non mi sembra il caso. Bisogna insistere che si faccia economia in alto, molto in alto, dove ci sono stipendi astronomici e più di qualche presidenza ed incarichi. Per quanto concerne la pericolosità esistente presso la pensilina di via Matilde, chi di dovere intervenga e giudichi se quella fermata è rispondente alla popolazione scolastica che nelle ore di punta è numerosa, e quindi prenda gli opportuni provvedimenti.

    (Bruno Tozzi, capogruppo Pdl Comunità montana)

  5. Pensilina polo scolastico
    Egregio sindaco, credo che qui si sia sollevata una questione molto importante. Il polo scolastico ha un bacino di utenza enorme e lo spazio di sosta per i ragazzi è altamente inadeguato. Per favore, non aspetti che accada la tragedia. Che l’Amministrazione comunale non dorma! I ragazzi sono spesso sbadati e lo spazio di manovra è assurdamente non idoneo! A chi compete? Ma che si faccia qualcosa PRIMA dell’inizio del prossimo anno scolastico. Sappiamo che non è periodo di elezioni, ma credo vadano stabilite priorità. SUBITO. E senza tutte le chiacchiere dei politici, che giocano a pallavolo con le responsabilità e competenze. I suoi figli prendono la corriera? I figli degli amministratori sostano in quel budello che è l’area di attesa per la ventina di corriere che transitano in contemporanea? Esiste ancora il buon senso?

    (Commento firmato)


  6. Il mio rischia di essere un parere un po’ di parte in quanto io ci abito in prossimità dell’area di “manovra” degli autobus. E’ vero, forse i miei figli non prenderanno mai la corriera per andare a scuola, ma il rischio che vengano investiti da una corriera o da un auto impegnata a sorpassarla in doppia fila, o peggio ancora impegnata a percorrere in senso contrario il senso unico, è veramente alto. Aggiungiamoci poi il traffico generato dai genitori, che accompagnano i figli in auto fin davanti all’ingresso della scuola intasando l’incrocio di accesso alla scuola e le varie auto parcheggiate in ogni angolo. Dimenticavo la quasi impraticabilità dei marciapiedi, di fronte alla pensilina, invasi dalla siepe, in questo periodo particolarmente rigogliosa.
    Sì, forse qualcosa andrebbe sistemato.

    (Dario Ferri)


  7. Nei prossimi giorni avrò un incontro con il direttore di ACT per alcune problematiche dei trasporti in montagna e per il futuro assetto societario della nostra azienda trasporti. Verificherò ed approfondirò doverosamente,come già fatto in passato dall’ amministrazione, le tematiche della sicurezza del nostro terminal sollevate legittimamente da alcuni cittadini genitori.Verificheremo inoltre con il nostro ufficio tecnico alcune segnalazioni riguardanti i marciapiedi e i giardini privati confinanti(siepi,ecc).
    Gian Luca Marconi