Ammontano alla somma di 52.000 euro i fondi che il dipartimento della Protezione civile della Regione Emilia-Romagna ha stanziato a favore della Protezione civile di Toano. Circa 100 milioni delle vecchie lire che serviranno per potenziare e mettere in sicurezza gli spazi e le strutture del comune appenninico, la cosiddetta area di ammassamento (adatta all'ammassamento di materiali e alla predisposizione di campi base per le operazioni in situazioni di allarme). Struttura idonea ad ospitare centri operativi per il coordinamento degli interventi in emergenza.
"I fondi sono stati assegnati soprattutto grazie al mio interessamento", dice il consigliere regionale del Popolo della libertà Fabio Filippi. "Dopo alcuni sopralluoghi nel comune reggiano con il funzionario regionale della Protezione civile, l’ingegnere Maurizio Mainetti, responsabile del Servizio pianificazione gestione emergenze, si è decisa la necessità dello stanziamento dei fondi", aggiunge.
La somma è stata assegnata attraverso la determinazione n. 105 del 2 aprile scorso, che ha ad oggetto: “Potenziamento delle strutture regionali di Protezione civile. Assegnazione nuovi finanziamenti ai comuni di Fontanelice (BO), S. Giovanni in Persiceto (BO) e Modigliana (FC) per centri sovracomunali; Toano (RE) per area di ammassamento”. Documento firmato dal direttore dell’Agenzia regionale della Protezione civile Demetrio Egidi.
I lavori dovranno iniziare entro un anno dalla data di adozione dell’atto. Il Comune di Toano potrà però richiedere, già da subito, all’Agenzia, un anticipo del 40% del contributo concesso. Le opere dovranno essere ultimate entro tre anni.
“E’ fondamentale – conclude Filippi – che anche il nostro Appennino, nelle situazioni di emergenza, sia ben attrezzato e preparato. Il mio impegno in questa nuova legislatura sarà rivolto alla sicurezza e allo sviluppo di tutto il territorio provinciale con un occhio di riguardo per le aree più deboli”.
Protezione civile Cerredolo di Toano
Spero bene che ci si ricordi dello stato della sezione di Cerredolo, lasciata al degrado totale mancando anche di rispetto al nome che porta del suo fondatore, Schenetti Rino. Onestamente provo un po’ di vergogna vedere il nome di mio padre in quel modo!!!!!
(Marzia Schenetti)