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“Razza di Stato” consegnato agli studenti della 3ª media di Vezzano per il Giorno della Memoria

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Giorno della Memoria 2019

Un Giorno della Memoria celebrato con gli studenti delle classi 3° medie della Scuola “A. Manini”  di Vezzano sul Crostolo. Un appuntamento per ricordare, per conoscere i fatti, per riflettere, per continuare ad interrogarsi che i ragazzi hanno condiviso con il sindaco Mauro Bigi, il vicesindaco Ilenia Rocchi, il vicepresidente di Istoreco Matthias Durchfeld, la dirigente dell’Istituto Comprensivo Beatrice Menozzi e con il presidente della Sezione Anpi di Vezzano Sebastiano Vinci.

In particolare quest’anno, con la presentazione e la consegna ai ragazzi della pubblicazione realizzata da Istoreco Razza di Stato, sono stati ripercorsi gli eventi di 80 anni fa e le tappe che condussero alla promulgazione delle leggi razziali in Italia, leggi che condussero all’Olocausto.

“La storia troppe volte si ripete. Per questo è necessario conoscerla e fare di tutto perché si possa imparare da essa per evitare gli stessi errori ed orrori – ha dichiarato il sindaco Mauro Bigi. - E oggi ancora di più, perché molte cose che pensavamo scomparse, come il razzismo, si stanno ripresentando, in Italia come in tutta Europa e nel resto del mondo e noi tutti dobbiamo evitarlo. Per non fare parte né dei carnefici, né degli spettatori o delle vittime stesse.

Prosegue il sindaco Bigi: “Dobbiamo agire, in modo costruttivo, creando occasioni di incontro e di conoscenza fra persone diverse, superando gli ostacoli che la storia ci ha posto. In questo senso va interpretato il recente Patto di amicizia che il nostro comune ha stipulato con il paese di Friolzheim in Germania. Perché a Vezzano nell’estate del 1943 vennero trucidati 32 civili dall’esercito tedesco. E Friolzheim venne nel ‘45 completamente raso al suolo dai bombardamenti alleati. Un’operazione di reciproco e collettivo perdono, per riconoscersi fratelli della stessa storia umana”.

La pubblicazione Razza di stato è uno strumento prezioso di testimonianza e memoria che, grazie ai documenti, ai riferimenti normativi e ai racconti dei sopravvissuti, aiuta a comprendere cosa porta con sé la discriminazione.

Il vicesindaco e assessore all’Educazione Ilenia Rocchi ha dichiarato: “Molti dei provvedimenti contenuti nelle leggi razziali riguardavano il mondo della scuola che fu utilizzata come luogo e strumento di propaganda: lo slogan dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione era ‘La scuola italiana agli italiani’. Anche oggi, come allora, è necessario ribadire con fermezza che la scuola deve essere di tutti e per tutti, presidio di legalità e democrazia”.