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Ricordando Nilde Iotti

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Stima, affetto, gratitudine, nostalgia. Sono stati forti i sentimenti emersi, soprattutto dalle testimonianze dirette di chi l’ha conosciuta, dall’incontro dedicato alla figura di Nilde Iotti, svoltosi questa mattina nella sala consiliare di Castelnovo ne' Monti, organizzato dall’Anpi insieme al Comune.

L’incontro, coordinato da Wassili Orlandi, dell’Anpi castelnovese, ha visto in avvio i saluti del sindaco Gian Luca Marconi, che ha ricordato “con stima e gratitudine” la figura della Iotti, e dagli assessori Francesca Correggi (cultura) e Nuccia Mola (ambiente). E’ toccato appunto a coloro che hanno condiviso con lei importanti momenti della sua attività politica ed istituzionale, specialmente quelli legati al territorio reggiano, ricordarla come “donna, madre della Repubblica, presidente”, come citava il titolo dell’incontro.

Ione Bartoli, ad esempio, ne ha sottolineato con forza “l’altissimo rispetto per le istituzioni, che, raccontava sempre Nilde, aveva avvertito fin dalla sua prima carica, come consigliere comunale, ed ha sempre portato avanti ai massimi livelli. Per questo è stata circondata da una stima unanime nel panorama politico”. Ma la Bartoli ha anche ricordato che “Nilde ci spiegava sempre come fosse importante, fondamentale secondo lei, cercare in ogni occasione di capire le posizioni e le motivazioni di ciascuno, per questo ci consigliava di leggere, di informarci non soltanto attraverso gli organi di stampa ed informazione della sinistra, ma anche quelli degli avversari, di tutti i partiti, e farlo con mente aperta”. Ne ha poi ricordato “l’attaccamento al territorio ed alle persone, che la portava ad intervenire a dibattiti e comizi ogni volta che poteva, perché, ci diceva, dobbiamo sempre mantenere questo legame e sapere se le battaglie che portiamo avanti sono quelle della gente e non quelle di pochi dirigenti del partito”. Anche Giacomina Castagnetti e Giacomo Notari hanno ricordato episodi legati ad interventi della Iotti in Appennino, “come nel 1951 – ha raccontato la Castagnetti - quando si trovò a parlare a Castelnovo in piazza Peretti, mentre al teatro parlava il ministro dell’agricoltura Medici. Lui sottolineò le risorse della montagna, come le more, i frutti di bosco, con i quali le donne potevano fare marmellate e torte, lei stava portando avanti la battaglia per la pensione alle casalinghe, parlava dell’importanza dell’emancipazione femminile, del valore delle donne per la politica e la società. Ebbe un successo enorme, perché la sua visione era molto più avanzata”.

In un momento di incontro e ricordo davvero interessante e riuscito, attraverso la figura della Iotti sono stati ripercorsi 60 anni di storia italiana, dalle diffidenze suscitate per il suo rapporto con Togliatti anche all’interno del suo stesso partito, alla presidenza della Camera per tre legislature, la sua capacità di mantenere il livello del dibattito politico sempre su livelli elevatissimi, fino alla sua scomparsa, al cordoglio unanime e trasversale che suscitò, e la sua eredità, la “necessità di mantenere vivo il ricordo tra i giovani e l’attenzione sui risultati ottenuti attraverso il suo impegno, in un momento in cui la figura della donna nella società sembra poter vivere il rischio di tornare indietro ed essere rimessa in discussione”, come hanno sottolineato la Bartoli e la Castagnetti.