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Lettera aperta sulle condizioni di sicurezza del tratto carpinetano SS63 Ca’ del Merlo-Ardaceda

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Spett.li
Spett.le responsabile area compartimentale Anas Emilia Romagna
Sindaco di Carpineti Tiziano Borghi
Presidente Provincia Reggio Emilia
Ing Valerio Bussei Servizio infrastrutture provincia RE
Presidente Unione Comuni Appennino Reggiano Enrico Bini
On. Antonella Incerti

Oggetto: aggiornamento segnalazione di pericolosità del tratto di ss 63 valico del Cerreto loc Ca’ del Merlo- Ardaceda dal Km 77+000 al Km 77+700.

Carpineti lì 06/12/2018

Il sottoscritto Irmo Bertani, residente in Carpineti (RE) scrive a nome dei residenti, vuole aggiornare la situazione di pericolosità del tratto stradale in oggetto.
Fra poche settimane sarà inaugurato la nuova variante della SS 63 a Castelnovo ne’ Monti che completerà l’ammodernamento della medesima statale dal Bocco a Castelnovo ne’ Monti.

Peccato che sia rimasto un tratto di nemmeno 700 metri, dal km 77 al km 77.700, dall’uscita della galleria del Seminario alla frazione di Ardaceda, uguale a quando è stata asfaltata nel secolo scorso, pari a una carreggiata di 6 metri scarsi.
Negli ultimi mesi, inoltre si sono susseguiti numerosi sinistri tra autoveicoli, uscite di strada, incidenti fra ciclisti e veicoli, e per solo un puro caso non ci è ancora “scappato il morto”…
Per poter evitare tali gravi problematiche segnalo e di seguito riassumo le varie problematiche relative alla condizione stradale del tratto in oggetto, già da me puntualizzate più volte in passato e peggiorate per alcuni aspetti negli ultimi mesi.
1. A causa della ridotta dimensione della carreggiata il transito contemporaneo dei mezzi pesanti è difficoltoso e i medesimi escono dalla zona asfaltata con evidenti rischi per la circolazione ed i passanti.
2. E’ presente tra le località Ca’ del Merlo e Campestrino un tratto di circa 50 metri interessato da un movimento franoso che si innesca soprattutto nei periodi piovosi arrecando danni alla sede stradale, nonché ai manufatti presenti quali abitazioni, strade limitrofe comunali e private e reti idriche e del gas metano. A differenza di altre zone ove sono stati ripristinati movimenti franosi e regimate le acque meteoriche (vedi gli interventi realizzati in loc. la Bettola, la Vecchia, nel comune di Vezzano SC), tale situazione permane tale ormai da svariati decenni e viste le condizioni climatiche e di incuria generale non potrà che peggiorare in assenza di interventi.
3. Le cunette a monte della statale ormai non esistono più causando problematiche al deflusso delle acque con tutto ciò che ne può conseguire (movimenti gravitativi del terreno e pericoli per la circolazione)
4. I guard rail posizionati sono a filo della carreggiata e non permettono il passaggio dei pedoni
5. È stato eseguito un intervento per risistemare la fermata dell’autobus in loc. Ca’ del Merlo; esistono però altre fermate dell’autobus in loc. Campestrino che non ha né pensilina né lo spazio minimo per poter salire e scendere dagli autobus in sicurezza, anche a causa della banchina stradale transitabile.
6. La situazione di cui al punto 5 è la medesima anche per le aree di raccolta dei rifiuti urbani, posti nelle medesime aree.
7. E’ presente una grave situazione di pericolo nella zona dell’immissione fra la provinciale che sale da Scandiano e la SS 63 all’uscita della galleria del Seminario, in quanto è completamente inesistente la corsia di accelerazione e la visibilità è molto scarsa, senza praticamente “immettersi” sulla statale. Questa situazione ha causato anche di recente numerosi sinistri, come riportato anche da importanti quotidiani.
8. Anche la strettoia che si ritrova arrivando dal tratto di recente ammodernato in loc. Ardaceda è molto pericolosa, in quanto si passa da un tratto con carreggiata allargata alla carreggiata ordinaria di 6 metri (incrocio con la strada comunale Cantigalli); anche in questo luogo sono accaduti molti sinistri tra i quali alcuni di recente.
9. Negli anni sono state raccolte più volte centinaia di firme per chiedere la sistemazione di questo tratto stradale e sono state inviate all’Anas, al Prefetto di RE, al sindaco del comune di Carpineti, purtroppo senza risultati se non promesse da parte del comune di Carpineti, di installare strumenti per controllare la velocità degli autoveicoli, mai installati. Nemmeno le forze dell’ordine si fermano ad eseguire i controlli a causa dell’elevata pericolosità del tratto stradale.
10. La banchina stradale su tale tratto stradale è inesistente e quindi, come già rilevato dai tecnici Anas e dal sindaco di Carpineti, è impossibile o pericolosissimo percorrere la strada per raggiungere i locali pubblici presenti o le fermate autobus o punti raccolta Rsu. Infatti anche i tecnici Anas nel percorrere tale tratto stradale utilizzano le bandierine di segnalazione.
Le possibili soluzioni sarebbero fattibili a mio avviso e potrebbero consistere ad esempio nel:
1. Realizzare un allargamento a monte e a valle di un paio di metri utilizzando la dote a proprietà dell’Anas quindi senza grandi opere, forse come manutenzione straordinaria; questo se c’è la volontà di Anas e di tutti gli enti coinvolti direttamente od indirettamente.
2. Ponendo in essere il sistema di rilevamento velocità.
3. Realizzando adeguata corsia di accelerazione in loc. Galleria del Seminario.

Chiedo, a nome dei residenti della zona, ai destinatari di questa lettera, di operare per migliorare le condizioni di sicurezza di tale tratto stradale, realizzando gli interventi già in passato richiesti o promessi.

Tutto ciò visti gli ultimi eventi citati e vista l’oggettiva rischiosità ormai non più tollerabile.
Disponibile per un ulteriore incontro anche per fare “toccare con mano” la vivibilità della situazione ai diretti interessati e responsabili dell’infrastruttura, nonché agli amministratori pubblici in oggetto, porgo, a nome dei cittadini residenti in zona SS 63 sul tratto carpinetano, distinti saluti e ringrazio per la vostra risposta ed attenzione.

(Irmo Bertani)

3 COMMENTS

  1. Sarebbe anche bello sapere che fine hanno fatto gli 8 milioni già stanziati per la riqualificazione delle gallerie “seminario” e “Casina” e l’accordo di programma Anas-Provincia per la rettifica dei tratti a valle (Vezzano-La Vecchia) e variante della Bettola.

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  2. Osservazioni giuste. Ma non una parola su quella “camera a gas” che è la galleria del Seminario, senza né ventilazione funzionante, né camere stagne a prova di fuoco e uscite di emergenza verso l’aperto in caso di incendio? Dobbiamo proprio aspettare la tragedia che prima o poi avverrà? E dei tornanti fra la Bettola e il Bocco, i primi due dei quali così stretti che quasi non passano due camion in contemporanea sulle due corsie? Nulla? Quelli non sono forse tratti pericolosi?

    Giorgio B.