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Oltre 50 presepi aperti al pubblico a Bergogno

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Bergogno, cuore medievale della nostra collina, è da oggi anche Paese dei Presepi. Sono infatti più di 50 i presepi allestiti dai paesani e dai loro amici lungo la strada che attraversa il borgo, nell’oratorio, nel museo “Memorie del Mondo Rurale, Civiltà e Lavoro”, nei fienili e nelle stalle, sotto i portici, sotto la volta, sulle scale e sui birocci, nonché nella cucina lasciata com’era negli Anni Cinquanta e forse anche prima.
Si tratta di presepi fatti con i materiali tipici del mondo rurale, i più vari: dalle uova d’oca ai cerchi delle botti, dal legno alla paglia. Nella sala superiore del ristorante sono invece esposte le opere dei presepisti giunti da tutta la provincia.
A fare di Bergogno una delle realtà culturalmente più vivaci della nostra montagna, è l’Associazione Bergogno Medievale che raccoglie oltre i 29 abitanti diverse generazioni di discendenti. A lei si devono la Festa del Pane, in giugno, la polenta in carriola a settembre, concerti ed escursioni durante tutta l’estate (legislazione permettendo) ed ora le iniziative legate al periodo natalizio. La prima oggi con il Pranzo della Tradizione, cui seguiranno l’apertura nei giorni festivi dalle 10 del mattino e il 3° Concorso Fotografico: “Non solo presepi: Bergogno e la magia del Natale”.
Diverse le animazioni nei pomeriggi festivi: dall’arrivo della Befana dal bosco il 6 gennaio, alle passeggiate con gli asinelli, alla chiusura il 13 gennaio con la premiazione del concorso fotografico e gli spuntini della tradizione: casagai, gnocco e tortellini prima di tutto. Perché Bergogno è da sempre paese di rezdore e cuoche sopraffine come Gilda, che con i suoi 91 anni è la più anziana del paese e vede la figlia Lucia continuare con successo la tradizione.
Con i proventi realizzati, Bergogno medievale tiene in ordine edifici e strade, dall’oratorio al museo, dalla fontana alla cartellonistica, al parcheggio.
Sono insomma molti i motivi per visitarla in ogni stagione, nel periodo natalizio di più.