In questi anni è stato uno dei più strenui difensori della tesi regionale sulla chiusura dei punti nascita. Ma ora c'è una sostanziale novità. L'assessore regionale alla sanità Sergio Venturi è stato radiato dall'Ordine dei medici di Bologna. Una radiazione che, se confermata da probabili ricorsi, gli impedirà di tornare a fare il medico. La novità la si apprende in queste ore e ha a che fare con il tema dei medici sulle ambulanze. Infatti, in una delibera regionale del maggio 2016 - che conteneva le indicazioni sulle competenze del personale sanitario sulle ambulanze - egli consentiva la presenza a bordo dei soli infermieri specializzati, senza i medici. Ne era nato un scontro durissimo fra Giancarlo Pizza, che è presidente dell'Ordine dei medici di Bologna cui l'assessore è iscritto, e lo stesso assessore Venturi. Ne era nato un procedimento disciplinare che, a due anni di distanza, ha portato alla sanzione disciplinare più dura: la radiazione di Venturi. Non è bastata la tesi di Venturi sul fatto che tale atto fosse stato preso in veste di assessore regionale e non di medico.
La decisione è arrivata venerdì notte, poco prima delle 23, durante una riunione alla quale il presidente dello stesso Ordine, Giancarlo Pizza, ha scelto di non presentarsi.
Di "sentenza politica" o uso "strumentale" dell'Ordine aveva già parlato lo stesso assessore, ma ovviamente la notizia sui social sta avendo vastissimo eco. Con molti commenti, naturalmente non particolarmente soft, "Lamenta la sentenza politica, ma si difende dicendo di avere agito da assessore e non da medico", anche tra esponenti della politica tra i quali Massimiliano Genitoni (M5S di Castelnovo Monti): "Eccoli quelli che avevano a cuore la salute delle nostre partorienti e che dicevano che un giorno li avrebbero ringraziati!"
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Per il Comitato Salviamo Le Cicogne: "Nell'apprendere della radiazione dall'albo dei medici dell'assessore alla sanità Venturi il comitato Salviamo le Cicogne conferma la propria distanza dalle sue scelte sulla Sanità, in particolare quella della chiusura del punto nascita di Castelnovo ne' Monti. Ci sorprende la reazione di 'lesa maestà' al suo potere politico. Sottolineando che la nostra è una battaglia politica sui provvedimenti e non contro le persone permetteteci una riflessione : evidentemente la consuetudine del potere confonde la ragione".
Un medico resta sempre un medico, anche ricoprendo la carica di assessore e la scusante del ruolo non giustifica certo comportamenti discordi con l’etica della professione.
Antonio D. Manini
E naturalmente il compagno Bonaccini si schiera, come il Pd, a difesa dell’assessore.
MA
Certo che permettersi di dire che certe figure sempre esistite siano superflue, può avere i suoi effetti. Un medico deve avere senso di umanità e non di tornaconto, chi semina male raccoglie peggio.
Anonimo