Home Diocesi ne' Monti A Minozzo al via il cinema parrocchiale per restaurare l’Antica Pieve

A Minozzo al via il cinema parrocchiale per restaurare l’Antica Pieve

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Tra le chiese e gli oratori dislocati nei piccoli borghi del Comune di Villa Minozzo il fiore all’occhiello è senza dubbio l’Antica Pieve di Minozzo, dedicata a Santa Maria Assunta, considerata una delle più antiche della Diocesi e uno dei luoghi di culto di maggior pregio dell’Appennino. Ma affinché un monumento di tale valore storico si conservi al meglio si rende necessario prendersene cura con costanza, intraprendendo spesso anche opere di restauro. Per questo il Consiglio degli Affari Economici, insieme agli “Amici della Rocca”, ha ideato un’iniziativa per raccogliere parte dei fondi che serviranno poi per il restauro della Pieve: quattro appuntamenti cinematografici, al venerdì sera, alle 20,30, nel salone parrocchiale di Minozzo. Si parte già domani stasera, venerdì 23 novembre, con la proiezione di “Oceania”; il secondo appuntamento sarà il 30 novembre con “Paddington”; mentre il 7 dicembre sarà la volta di “Inside out”; infine il 14 dicembre si entrerà in un’atmosfera natalizia con “A Christmas Carol”. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 20,30, con ingresso a offerta libera. Seguirà, per chi volesse fermarsi, un momento di condivisione insieme della 'morale' del film trasmesso, un 'cineforum' a portata di tutti (info: 340 8309549 e 338 9596151). 

La storia dell’Antica Pieve di Minozzo in breve.

L’odierna Pieve fu eretta nel 1612 in appena sei anni a sostituzione di quella primitiva che già nel 980 veniva citata in un documento di riconferma ai Vescovi di Reggio Emilia da parte di Ottone II, imperatore del Sacro Romano Impero. Più volte sistemata e ampliata nei secoli, ha subito diversi interventi di sistemazione e di restauro, passando da una a tre navate, erigendo l'odierno campanile, fino all’inizio del 1900, quando è stata arricchita degli splendidi affreschi che la caratterizzano tuttora. Nella chiesa sono anche collocate due statue di pregio, una della Madonna, circondata da gessi provenienti dall’antico mulino di Poiano, e un’altra statua, ad altezza naturale, commissionata quale ringraziamento del popolo per essere scampati al morbo che nella seconda metà dell’Ottocento imperversava nel territorio. Il campanile, voluto dai cittadini con la collaborazione del parroco, è datato 1850, e ingloba al suo interno il fonte battesimale restaurato nel 2009. I precedenti lavori di restauro voluti dal parroco don Adelmo Costanzi sono terminati nel 1996 e hanno portato alla luce secoli di storia.