"Aperto il 20 ottobre del 1990 da un gruppo di amici alcolisti anonimi di Reggio, a un passo dal compiere i 28 anni, si vede costretto a chiudere i battenti il sodalizio appenninico, visto che dalla montagna nessuno ha ritenuto di avere bisogno di un aiuto". Ci scrive un componente, che (ovviamente) lasciamo anonimo. Chiusura certa, vorremmo chiedere?
"Sembra che nessuno abbia problemi con l'alcool (magari fosse così, dico io), ma purtroppo buttando un'occhiata in giro, specialmente tra i giovani ed in certe serate, direi che il problema invece esiste, anche se come al solito si fa di tutto per mascherarlo, fino a che non esplode in tutta la sua devastazione. Sì, perchè dove si manifesta coinvolge intere famiglie, che troppo spesso cercano di scusare l'interessato in ogni modo, non rendendosi conto che così non fanno altro che dare modo di continuare a farsi del male, senza cercare di aiutarlo ad uscirne".
Tra le tante associazioni di auto-aiuto vi è anche "Alcolisti anonimi", che senza chiedere niente in cambio offre (offriva?) un aiuto dando la possibilità di confrontarsi con altre persone che hanno lo stesso problema. "Non ci sono nè maestri nè dottori, ma solo amici che condividono la loro esperienza - dice ancora il nostro scrivente - e se tu lo vuoi ti spiegano come hanno fatto loro ad uscire dal tunnel dell'alcool. In tanti fino ad oggi ce l'abbiamo fatta, dipende solo da te se vuoi provare".