Dopo quasi quarant’anni di attività, ha appeso al chiodo lo stetoscopio - compagno di una vita - il dottor Pio Leuratti, medico di famiglia molto noto in tutta la montagna (non solo reggiana). Laureatosi all’università di Modena nel 1980 in “medicina e chirurgia”, si è poi specializzato in “chirurgia d’urgenza e pronto soccorso”, per diventare presto guardia medica nel distretto sanitario castelnovese.
Dal 1982 al 1985 ottiene analogo incarico all’Opg di Reggio (il carcere psichiatrico) dove ha modo di evidenziare la grande umanità posseduta ed utilizzata nei confronti degli detenuti più difficili. Di seguito e fino al 1988 si trasferisce sulla montagna parmense, a S.Maria Taro, dove comincia l’attività di “medico condotto”. Arrivato a Castelnovo ne’ Monti, continua ad esercitare la professione sia nel capoluogo montano che a Felina, dove vive tutt’ora assieme alla moglie Clara Domenichini, anch’essa medico di base ed apprezzata geriatra.
Nato nel 1949 a Casina, il dottor Leuratti ha sempre mostrato particolari sensibilità umanitarie, tanto da essere impegnato costantemente nel settore sociale assieme alla moglie e con il mai nascosto desiderio di dare il proprio contributo ai tanti problemi del vicino continente africano.
Fra i vari aneddoti che lo riguardano la conservazione della sua prima borsa in pelle da medico e le difficili visite invernali sull’Appennino parmense, che all’epoca avvenivano a piedi spesso immergendo l’intera gamba nella neve. Sono stati numerosi, in questi giorni, gli assistiti che l’hanno salutato con affetto e nostalgia pregandolo, di tanto in tanto, di passare da casa loro per una seppur informale “visita medica”.
Un dottore d’altri tempi
Cristian
Un grande GRAZIE a Pio e Clara che per tanti anni ci hanno curato con professionalità,umanità e soprattutto tanta pazienza!
Alba e Massimo
Desidero esprimere, seppure in ritardo, i miei piu’ sentiti ringraziamenti al Dott. Leuratti che per decenni si e’ preso cura di tutta la mia famiglia ed in particolar modo di Gianni che spesso ha richiesto la sua presenza a causa delle difficili condizioni di salute.
Il ” mio dottore”, cosi’ desidero chiamarlo, ha sempre dimostrato grande sensibilita’ e delicatezza nel difficile compito di rassicurare il paziente, regalando momenti di ottimismo anche laddove non esistevano.
Grazie Dottore, le auguro che le sue doti di gentilezza e attenzione che lei ha donato ai suoi pazienti, possano esserle restituite almeno in parte, con tanti anni di serenita’ , di meritato riposo e di felicita’ in seno alla sua meravigliosa famiglia.
Grazie ancora.
Gabriella Damini Silvetti
Un caloroso saluto non da paziente ma da amico
Umberto Capitani.