Quella che sembrava una schermaglia tra parti avverse, ora finirà direttamente all'attenzione del governo.
Sul piatto, infatti, si discute dei cosiddetti consorzi di servizi, quei consorzi nazionali che si occupano della riduzione compensata sui pedaggi autostradali per le aziende di autotrasporto, le quali ricevono sconti sui pedaggi. Uno di questi è la cooperativa Fitalog che nasce nel 1996 per volontà della Cna, passata però da due anni ad Assotir per vicissitudini legate a divergenze, dissapori e querele legate a presunte infiltrazioni mafiose all’interno di Fita-Cna poi archiviate. Della Fitalog è presidente Enrico Bini, attuale sindaco di Castelnovo Monti.
Il sito modenese de La Pressa (cui Bini contesta la presenza tra i promotori della rivale storica, Cinvia Franchini) è un quotidiano online di approfondimento politico ed economico e, da alcuni giorni, dopo la tragedia di Genova e il caso Autostrade, ha iniziato a fare luce sui soldi gestiti da questi consorzi, tra cui la Fitalog. Si possono leggere qui e qui gli articoli in merito.
Ora ad intervenire, però, è la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni che, incurante di un presunto avvicinamento di Bini allo stesso movimento e del quale si è molto discusso in passato, dichiara: "Il sistema è molto semplice - spiega la parlamentare - : gli autotrasportatori sulle autostrade hanno tariffe agevolate. Gli sconti vengono coperti dallo Stato (e non da Autostrade per l'Italia S.p.A. che non sborsa un euro) che li dà ad Autostrade che poi li eroga a questi consorzi di servizi. Fitalog è passata da un ricavo di poco più un milione di euro a inizi anni 2000 a 117 milioni nel 2017 (come si legge da bilanci pubblicati su LaPressa). Come sono arrivati questi soldi? Come vengono spesi/reinvestiti? Enrico Bini è il presidente di Fitalog, dovrebbe spiegare come la cooperativa presieduta da lui sia arrivata a centuplicare i suoi ricavi in tutti questi anni. Dovrebbe anche spiegare il suo operato come presidente visto che durante tutto il suo mandato ha percepito oltre 375000€ lordi di stipendio in quindici anni di presidenza - Bini, osserva il Carlino oggi, dichiara 25mila euro lordi di compenso da Fitalog sul sito del Comune di Castelnovo di cui è sindaco e per la cui indennità riceve 2.700 euro lordi, e nello stesso tempo è stato responsabile commerciale Transcoop, presidente Cna di Reggio Emilia e vicepresidente della Fita trasporti (oltre che essere sindaco di Castelnovo Monti ovviamente). Ricordo che questi sono soldi pubblici".
"Fitalog - aggiunge la Spadoni - dovrebbe inoltre, dato che percepisce soldi dallo Stato, pubblicare i contratti che ha sottoscritto con Autostrade per l’Italia dato che quest’ultima (sempre con soldi non suoi ma dello Stato) ha erogato, solo nel 2017, 102 milioni a Fitalog (come si legge da articolo su la pressa). Tutto regolare? Suppongo di sì. Ma reputo incredibili i ricavi di oltre 100 milioni per una cooperativa che eroga servizi alle imprese di autotrasporto".
Eh, sì. E’ un po’ dubbia la cosa, meglio che si chiarisca. Anche perchè una cooperative di servizi agli associati, non dovrebbe, secondo me, produrre utili, ma solo servizi agli associati. Vero?????
(Claudio)
Io vado spesso a Modena (provengo da lì) e per il modenese doc l’unica zona appenninica rimane Zocca e Sestola (vuoi per Vasco Rossi, ecc.). Quando arrivai nel 1993 i modenesi che sapevano del mio approdo a Castenovo ne’ Monti facevano notare loro a me l’attività di alto livello angiologico del Prof. Bertani e, mi ricordo, io andavo fiero del luogo in cui mi ero stabilito. Ultimamente (qualche anno) devo ammettere che con tutte queste belle notizie (scandalo Ina, chiusura punto nascite, soldi spariti dalla banca, ecc.) il modenese comincia a parlare della Pietra di Bismantova e si ricorda che in questo bel territorio c’è anche la Pietra di Bismantova. Da chirurgo preferirei che nella “bassa” si parlasse del nostro territorio come quello in grado di dare risposte sanitarie rapide ed efficaci anche a pazienti provenienti da lontano. .
(Dott. Cavana)
Giusta osservazione quella del Sig. Claudio non abbiamo ancora potuto procedere alla distribuzione degli utili per due ragioni: la prima dovuta alla necessità di patrimonializzare il consorzio (per gestire i 114 milioni di fatturato) abbiamo bisogno di fideiussioni bancarie. Attualmente siamo a quota 60 milioni, solo per autostrade abbiamo fideiussioni per 50 milioni (le banche per concedere fideiussioni vogliono garanzie, giustamente). Il secondo motivo è che abbiamo circa 3.000 soci e distribuire mediamente 300.000,00 € di utile provi a farci due conti. Quindi in accordo coi soci presenti alle assemblea di bilancio abbiamo deciso di investire in servizi nuovi. Da qui la decisione di comprare una società di brokeraggio per le assicurazioni. Coi primi rinnovi assicurativi i soci risparmiano quasi il doppio di quello che avrebbero guadagnato se avessimo diviso i 300.000,00 €. Da noi è tutto chiaro, tutti gli anni abbiamo l’ispezione del ministero delle finanze che viene a controllare le procedure per tutto regolare (l’on. Spadoni le risposte che chiede sulla stampa: le ha molto vicine, basta che si rivolga ai ministeri competenti). Grazie, buona giornata .
(Enrico Bini)
Il signor Claudio, ma direi anche la Spadoni, forse dovrebbero iniziare a rapportarsi un po’ meglio con i numeri, e con i bilanci delle aziende. Guardo, da non esperto del settore, e vedo si ricavi per 115.257.342 €, ma vedo anche un costo della produzione di 114.997.155. Un utile d’esercizio pari a 337.308 €. Tra l’altro negli articoli citati non ci viene data maggiore informazione sulla destinazione dell’utile (a riserva o distribuito?), così come non ci viene dato un dettaglio sui costi della produzione se non limitatamente al costo del personale/amministratori per circa 1 milione €. Allora di cosa stiamo/state parlando? Credo di nulla. Per poter trarre conclusioni servirebbero informazioni in più che astutamente Leonelli nell’articolo non approfondisce. La macchina del fango è evidentemente sempre in movimento.
(Alessandro Torri Giorgi)
Solo due parole sul presunto avvicinamento di Bini al Movimento 5 stelle: Bini viene dal partito comunista ed in seguito dal Pd che lo ha appoggiato nella corsa a sindaco. E vero, ha tentato di avvicinarsi al Movimento 5 stelle ma, prima delle elezioni, ricordo un articolo sulla stampa locale dove lo stesso Bini dichiarava la sua vicinanza a Leu. Giudichino i lettori!
(Fiorello Filippi)
Sono collaboratrice familiare di una delle aziende socie di Fitalog e mi permetto di spiegare alla vicepresidente della Camera che i ricavi Fitalog li ottiene dai propri soci e non dalle Autostrade. Di quei 117 milioni di ricavi, infatti, la maggioranza proviene dai pagamenti dei pedaggi autostradali che i soci effettuano a Fitalog, la quale li rigira alle Autostrade. Per questo servizio e per il funzionamento della cooperativa i soci versano una provvigione sui loro costi di pedaggi autostradali, mentre i rimborsi vengono liquidati per intero ai soci, in base ad un conteggio che viene effettuato da un soggetto terzo, affidatario di una gara pubblica per la gestione di tali rimborsi, per conto dell’Albo Autotrasporti. Di quei soldi, pubblici, appunto, a Fitalog non rimane un centesimo. Posso garantire che la percentuale definitiva stabilita dal comitato centrale dell’Albo, a seguito della ripartizione delle risorse disponibili in base alle domande, torna con i rimborsi effettuati alla nostra azienda di trasporto. Sono quindi i soci, ovvero noi autotrasportatori, con il nostro contributo consortile a generare l’utile della Fitalog e non la Società Autostrade, né tantomeno i soldi pubblici che spettano e vengono bonificati alle imprese di autotrasporto. Questo per chiarezza.
(Rossana Paccagnini)