Bailando por La Vida da poche settimane è il gestore del complesso monumentale della Pieve di San Vitale di Carpineti (RE). Si tratta di un importante sito di epoca matildica ma di origine bizantina (VI - VII sec.), inserito in un patrimonio storico diffuso che non ha eguali nell’intero territorio emiliano.
"Questo sodalizio carpinetano - ci scrivono gli interessati - è una associazione di promozione sociale - ente del Terzo settore non commerciale e senza scopo di lucro, che da oltre due lustri è attiva a Carpineti nell’organizzazione di feste ed eventi in collaborazione con il locale Comitato Cri. Fuori dai confini italiani Bailando por la Vida, in passato, si è impegnata inoltre a favore dei bambini di strada, in particolare con la costruzione di un asilo nido nella favela di Salvador de Bahia (Brasile). È un’azienda locale, ma con una visione generale e con occhio attento alla coesione sociale".
Alcuni soci attivi di Bailando hanno maturato importanti esperienze in diversi settori e campi professionali. Si spazia dal laureato con master al conoscitore del territorio carpinetano, dall’imprenditore all'esperto in comunicazione storica e territoriale, dal grafico pubblicitario alla persona preparata in lingue straniere. "Molti di loro - proseguono i membri di Bailando por La Vida a.p.s. - sono donne. Nell’associazione sono poi presenti giovani leve piene di entusiasmo e persone diversamente abili, tutti pronti, con le loro competenze ed abilità, a dare un valore aggiunto al progetto di San Vitale".
"Questa sinergica cordata si propone anche come punto di riferimento per informazioni turistiche e storiche sul territorio carpinetano più in generale. Gente del posto, che ama Carpineti, che ha radici forti in questi luoghi, conosce bene il territorio e vorrebbe valorizzarlo come merita. Ogni problema, immerso nel giusto contesto, riceve una spinta risolutiva verso l’alto pari al volume dei cervelli impegnati nel risolverlo. Noi lo crediamo fermamente".
"Il nostro programma prevede di lavorare e collaborare con tutte le associazioni ed attività del territorio. Che si tratti di cibo, cultura, sport, ambiente, astrofisica, musica, promozione di prodotti tipici o altro, noi siamo pronti a fare del nostro meglio per raggiungere assieme obiettivi importanti. Una collaborazione particolare sarà poi riservata a tutte le realtà che coinvolgono bambini e ragazzi per attività ludico-ricreative e sportive all’aria aperta, da svolgere in un paesaggio fra i più belli e affascinanti dell’Appennino Reggiano".
A pochi giorni dalla consegna delle chiavi, i primi lavori di pulizia interna ed esterna del complesso Pieve - canonica - casa del custode si "stanno avviando alla conclusione fra l’ottimismo generale".
Nell’ultima parte dell’estate, nell’antica canonica-refettorio (ora adibita a bar-ristorante e ostello) saranno sostituiti arredi e attrezzature, per far sì che nei mesi autunnali - forse i più suggestivi per San Vitale - sia tutto pronto per fornire un servizio completo. Se le stagioni saranno clementi, puntiamo anche su inverno e primavera, confidando che il Comune riesca a completare in tempi brevi la messa in sicurezza e la pavimentazione del tratto di strada che dal Vo’ porta al parcheggio della Pieve. "Questo è sicuramente un intervento essenziale per rendere operativa la struttura anche in bassa stagione e garantire la fruibilità del San Vitale alle persone anziane o con disabilità".
"Gli investimenti e gli interventi manutentivi - concludono quelli di Bailando - sono tanti, alcuni per noi talmente importanti da richiedere diversi anni di gestione per poterli ammortizzare. Per cominciare, già per Ferragosto e nel week-end della Fiera di San Vitale, sabato 25 e domenica 26 agosto, sarà garantita l’apertura del gioiello ricavato proprio nel cuore della Pieve: il Museo Lapideo. In questa galleria - attraverso un mix fondato sull’armoniosa fusione di luci, suoni e colori - i visitatori potranno ammirare, con ancora maggior coinvolgimento, alcuni antichi e meravigliosi reperti. Solo per farsi un’idea: pietre matildiche, capitelli decorati con sinuosi intrecci (abilmente eseguiti dagli scalpellini di corte oltre mille anni fa), calchi di eleganti fregi, vasi antichi e frammenti della pietra originale del vecchio altare della Pieve".