È stato siglato a Felina, nell’ambito dello Slow festival, un accordo fra Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano, Parco nazionale delle foreste casentinesi, Slowfood e Legambiente per collaborare a 360 gradi e in specifico per espandere e rafforzare il programma Oltreterra.
Fra le prime azioni che si intendono promuovere:
Mense scolastiche, in grado di migliorare la genuinità e il legame col territorio e le stagioni dell'alimentazione nelle scuole e garantire l'accesso al mercato per le aziende agricole del territorio.
Festasaggia è un progetto che nasce dalla volontà di promuovere e diffondere all’interno degli eventi locali, in particolare le sagre e feste paesane sempre più numerose e partecipate,i valori dell’Appennino e della sostenibilità attraverso alcune buone pratiche legate alla valorizzazione, promozione e tutela del paesaggio, del patrimonio culturale, dei prodotti. Già lo Slow Festival di quest anno ha rispettato i criteri di festasaggia.
Gestione forestale economica, progetto per riposizionare quella che era risorsa basilare montana: il legno.E d’altro lato nelle proprietà pubbliche promuovere dare valore ai fattori di biodiversità e ai servizi ecosistemici che si producono nei boschi invecchiato e maturi. “La collaborazione e lo scambio delle migliori esperienze non costano nulla e producono molto. - dice Fausto Giovanelli - Nel confronto con altre esperienze d’Appennino c’è sempre da imparare e da arricchirsi; e c’è la possibilità di fare massa critica più forte nelle competizioni tra territori. La firma di oggi sigla una collaborazione già iniziata e la proietta in avanti”.
Bella iniziativa. Un vero peccato però che le nuove regole imposte dai nostri legislatori, dopo i fatti avvenuti a Torino in occasione della partita di Champions league, stiano mettendo in grande difficoltà lo svolgimento delle bellissime feste in Appennino. Già alcune anche piuttosto note, storiche e frequentate, non si svolgeranno quest’anno, a causa delle difficoltà imposte dalle nuove regole. Le nuove regole legate alla sicurezza, per feste di dimensioni ridotte come in generale le nostre in Appennino, mettono in crisi gli organizzatori, normalmente sempre tutti volontari. Ora necessitano patentini per interventi a livello vigili del fuoco, certificazioni di vario genere, ecc. Intendiamoci, tutte cose condivisibili e per avere più garanzie circa la sicurezza durante le feste. Però facendo di ogni erba un fascio si pretendono livelli di sicurezza uguali per un concerto con 100.000 persone presenti in uno stadio o per una festa paesana gestita e sostenuta con soli volontari e con incassi ridicoli, tali da non poter sostenere i costi elevati derivanti da queste nuove normative sulla sicurezza. Caro presidente del Parco, nonostante questa lodevole iniziativa e le vostre dichiarazioni di voler incrementare la presenza alle feste e sagre paesane, se non saranno fatte le opportune modifiche ed i distinguo necessari a disciplinare eventi con affluenza enorme di pubblico da piccole feste paesane, temo che chi verrà a trovarci in Appennino non troverà più le feste stupende che caratterizzano il nostro bel territorio. Mi auguro per il bene comune che ci siano significativo cambiamenti. Buona estate in Appennino a tutti. Cordialità.
(Vittorio Bigoi)