Don Giordano Goccini è arrivato ad Ankara, la capitale della Turchia, che con i suoi 6 milioni di abitanti è l’ultima città a “vocazione” occidentale prima di entrare in Oriente. Pochi lo sanno, ma questa città si trova su di una ripida collina rocciosa, anche se oramai il suo ampliamento ha raggiunto livelli di vera e propria metropoli. Pare sia stata fondata nientemeno che duemila anni prima della nascita di Cristo (nell’età del Bronzo) e si racconta che il suo fondatore fu il leggendario re Mida di Frigia. Nella sua cerchia urbana sono presenti diversi monumenti greco-romani e bizantini e il più famoso è il Tempio di Roma e di Augusto. Tante sono anche le tracce rimaste dei martiri cristiani, fra cui ricordiamo il vescovo Clemente che fu mandato a Roma con il fratello e giustiziato.
Don Giordano ha approfittato del suo arrivo nel primo pomeriggio per visitare la città, dopo avere trovato alloggio presso l’unica chiesa cattolica dei Gesuiti che si trova sopra il… consolato francese! Dopo avere concelebrato la messa (in lingua turca…), don Giordano si è intrattenuto con padre Patrice e con la missionaria laica Mariagrazia ed hanno a lungo discusso sulle diverse realtà cristiane che si trovano in oriente e su come venga vissuta la fede in Paesi dove è difficile anche solo partecipare ad una messa.
Questa mattina presto don Giordano è partito subito dopo l’alba diretto in Cappadocia (dista oltre 300 chilometri) e salvo imprevisti dovrebbe arrivarci nel pomeriggio di giovedì. Qui vorrebbe fermarsi almeno un giorno. Intanto la forma fisica è ottimale, la “super-bici” non ha dato alcun problema e nonostante le centinaia di chilometri percorsi il “don” ha ancora tanta energia per poter proseguire agevolmente il viaggio.
Masallah.
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