Home Cultura A Canossa ora c’è la Salita del Sorriso. Dedicata al ciclista Scarponi

A Canossa ora c’è la Salita del Sorriso. Dedicata al ciclista Scarponi

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Non solo storia, umiliazione, pentimento e perdono a Canossa ma anche tanta natura, sport e ciclismo. D’ora in poi, ci sarà un nuovo motivo per tutti gli sportivi per “andare a Canossa” e arrivare  al castello della Grancontessa.  La salita panoramica  che porta da Ciano a Canossa e che conduce all’omonimo castello, è stata  infatti dedicata , proprio nel  giorno della Festa della Repubblica, dinanzi ad un folto  pubblico di appassionati e sportivi, al giovane ciclista scomparso Michele Scarponi, ideata da Luigi Bellavia, consigliere con delega allo sport del comune di Canossa.

“La salita del sorriso”, termina con una stele scolpita di pietra arenaria, che raffigura il ciclista in modo realistico, esempio di solidarietà e di grande generosità. Michele, per chi non lo sapesse, rinunciò alla propria vittoria personale del giro d’Italia per far passare davanti a se  il suo compagno di squadra Vincenzo Nibbali, divenendo  simbolo ed esempio per tutti di grande altruismo.  Scomparso prematuramente in un incidente di cui purtroppo fu vittima lo scorso anno, diviene esempio positivo  per i giovani e per tutte le generazioni future e stimolo vivo per  l’educazione stradale in sicurezza di essi. L’iniziativa, rientra in un progetto più vasto ,che vede coinvolte diverse realtà  che stanno dando luogo alla 46esima Granfondo Terre di Lambrusco &Parmigiano Reggiano di montagna. (www.granfondo.cooperatori.it)  e che vede coinvolte, per tutta la provincia,  la cronoscalata, l’handbike e la gara ciclistica categoria allievi, che si è appena svolta a Canossa, con grande riscontro  ed entusiasmo di pubblico , la scorsa domenica  10 giugno.  Il bassorilievo in pietra che raffigura  Scarponi, è stato realizzato dalla scuola di scultura  su Pietra di Canossa (www.canossastone.org) e ha visto al lavoro ben otto  dei suoi scultori, diretti artisticamente da Michele Sassi, sotto l’organizzazione  di Paolo Soragni, in oltre tre mesi di  intenso ed appassionato lavoro.  ”E’ anche un’occasione culturale  forte - ha così commentato Clementina Santi, assessore alla cultura ed al turismo del comune di Canossa  - in quanto in un mondo dove si parla di turismo esperienziale diviene esperienza conquistare con la “salita” il turismo dei castelli. Questa particolare salita del turismo vedrà collocata una stele  in chiave simbolica per ricordare un luogo lasciato “solo”. Poco dopo troviamo la Fonte Branciana, un altro luogo di sosta e passaggio per  gustare in lentezza il paesaggio .Rimarrà comunque la strada dei castelli ed un invito benefico allo sport per tutti i giovani. La scultura, una stele in bassorilievo  marmoreo, realizzata dalla scuola di scultura, vuole essere in linea con l’ambiente  e una scelta coerente  e di continuità artistica col territorio, siamo la terra di Bartolomeo Scorticati e dell’ars canusina  e come Mab Unesco che custodisce l’equilibrio tra terra e uomini che la abitano, aggiungeremo con garbo altra Ars e bellezza”. La scuola di scultura, in questi anni, continua  con successo la sua attività  artistica e creativa e costituisce una realtà viva e palpitante sul territorio, e vuole essere in linea di continuità con la tradizionale  arte di lapicidi e scalpellini dell’area matildica  che tanto hanno contribuito a rendere speciale questi luoghi ricchi di castelli e pievi antiche. La scuola, triennale, con sede a Rossena, è aperta a tutti i maggiori di sedici anni, forma scultori ed appassionati, continua a produrre opere e partecipa a mostre e ad eventi provinciali ed extra provinciali. Il prossimo appuntamento sarà il 16 giugno con “La notte della scultura” a Ciano d’Enza, in Piazza Matilde di Canossa.  Dalle 18,00 alle 24,00 avremo l’opportunità di vedere  oltre una trentina di scultori lavorare all’aperto  le loro opere. Mentre dalle 18,00 alle 20,00 sono previsti anche laboratori di modellaggio con la creta per i più piccini.  Non mancherà nemmeno un tocco di musica itinerante per le vie del paese, grazie all’intervento del quintetto de“ gli Ottoni Matildici” che  allieteranno la serata con arie popolari e concertistiche.

(Federica Soncini)