Nelle due giornate di sabato e domenica, Croce Verde ha coordinato l'attività sul percorso di 9 ambulanze affiancate da un'automedica del 118, 50 volontari, 9 rianimatori, 7 infermieri. Il personale ha dovuto coprire sulle due giornate 20 ore complessive di servizio. Sono stati messi a disposizione anche 8 monitor multi parametrici di ultima generazione e 2 ecografi wireless. La centrale operativa ha utilizzato 10 radio con 3 operatori che curavano le comunicazioni in stretto collegamento con il 118, 2 ponti ripetitori, oltre 10 antenne, necessarie per coordinare tutti i mezzi durante la manifestazione.
“Spesso si sottovaluta lo sforzo organizzativo e umano necessario per garantire la sicurezza durante un evento come il Rally dell'Appennino – spiega il Presidente della Croce Verde, Iacopo Fiorentini – uno sforzo ingente sia per l'alto numero di partecipanti alla gara, sia per l'alta presenza di pubblico. L'edizione di quest'anno non ha visto fortunatamente alcun grave incidente, ma eravamo realmente pronti ad affrontare nel miglior modo possibile qualsiasi eventuale emergenza. Tanto che a fine manifestazione, un commissario della Csai (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) ci ha fatto grandi complimenti affermando che in tutto il territorio nazionale raramente ha visto una preparazione e una assistenza come quella che ha trovato al Rally Appennino Reggiano, tanto che ha chiesto la nostra disponibilità a coordinare la sicurezza anche in altri eventi fuori provincia. Un riconoscimento che ovviamente ci ha fatto molto piacere. Ringrazio tutti coloro che sono stati coinvolti in questi due giorni, per l'ottimo risultato raggiunto”.
Senza dimenticare la collaborazione, per la buona riuscita del rally, con Croce Verde Alto Appennino, Croce Verde Villa Minozzo, Ema Casalgrande, Croce Arancione Montecchio e Croce Verde Reggio Emilia.