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Un gruppo di donne di centro-sinistra al lavoro sui temi della sanità: succede a Castelnovo ne’ Monti

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Nei giorni scorsi a Castelnovo ne' Monti un gruppo di donne dell'area di centro-sinistra ha avviato un percorso di approfondimento e di confronto sui temi inerenti la sanità, a partire dai servizi che riguardano in modo specifico le donne.

Il gruppo intende vigilare e impegnarsi perché il livello di funzionalità e sicurezza del servizio ospedaliero raggiunto in questi anni non solo sia salvaguardato, ma sappia interpretare i cambiamenti di una domanda sempre più mirata alle specializzazioni. In questa direzione va il progetto di consolidamento dell'ospedale S. Anna appena avviato e che si intende seguire con attenzione.

Negli ultimi mesi, la chiusura del punto nascita ha fatto crescere una preoccupazione da parte degli abitanti in merito alla tenuta dei servizi ospedalieri e territoriali. Per questo il confronto partirà proprio da due punti fondamentali:

  • conoscenza e valutazione del percorso concreto dell'assistenza alla gravidanza e del dopo parto, dalle modalità con cui le donne della montagna potranno essere informate e coinvolte all'interno dei cambiamenti in atto;
  • ruolo del consultorio ed eventuale ampliamento dell'offerta per quel che riguarda la salute della donna anche rispetto a nuove esigenze.

Il gruppo che intende da subito allargarsi e confrontarsi con altre donne, vuole farsi promotore di una serie di incontri di approfondimento per essere in grado di avanzare proposte sulla base di consapevolezze, informazioni dirette e confronti con altre esperienze innovative in altre aree del nostro Paese e affrontare le criticità di fondo del sistema sanitario nazionale come la carenza di professionalità mediche.

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5 COMMENTS

  1. Perdonate ma non ho capito: si cercano parole quando c’è abbondanza di fatti? A una mia amica montanara ricoverata (naturalmente a Reggio) per il rischio di un parto che definire prematuro sarebbe un eufemismo davanti all’ansia di un ritorno a casa hanno proposto di soggiornare in un appartamento a disposizione dell’ospedale al Buco del Signore visto che la sua casa sarebbe lontano, in montagna… Secondo voi sarebbe stata in sicurezza da sola tutto il giorno in un ambiente estraneo, con il pensiero agli altri figli dai nonni? Basta poi aver a che fare con un reparto, per sé o per un parente, per cogliere l’aria di depressione e rabbia se non di smobilitazione, l’assenza di prospettive, parlare con un medico per cogliere il senso di perenne trasferta col desiderio di rientrare presto nel più fortunato ospedale di città, magari anche solo a Scandiano… E vederti indirizzare a Reggio per cose che non molto tempo fa risolvevi con successo a Castelnovo. Ma queste donne di centrosinistra non hanno mai avuto bisogno dell’ospedale? Se si vuole essere credibili è tempo di azioni, non di incontri conoscitivi o ancor peggio cinghie di trasmissione del pensiero dominante. Del partito dominante, naturalmente, o meglio che ha dominato…

    (Partigiana Jane)

  2. Leggendo questo comunicato stampa la prima domanda che sorge spontanea è: chi saranno? Chi costituisce questo “indefinito gruppo di lavoro”? Sarebbe importante saperlo perché altrimenti si rimane sempre e volutamente nel generico con l’unico scopo di confondere l’opinione pubblica parlando a nome di molti ma senza il permesso di nessuno. Servono nomi e riferimenti con i quali confrontarsi ed ai quali chiedere conto delle loro azioni. Sinceramente non capisco come un giornale possa diramare comunicati stampa a nome di ignoti. Domani qualcuno potrebbe farne uno definendosi “i cittadini cattolici” oppure i “cittadini contribuenti” o qualsiasi altra generalizzazione ed inviare ai giornali qualsiasi pensiero nato dalla mente di un singolo ma presentato come condiviso da molti. Quale giornale lo pubblicherebbe soprattutto se fosse critico verso la classe politica che governa la regione? Nessuno, ovviamente, quindi perché si diffondono notizie del genere che sono palese espressione di una corrente politica ma velate da un generico “donne di centro-sinistra”? Soprattutto quante? Chi? E a quale scopo se non distogliere l’attenzione dal problema dei tagli ai servizi e confondere le masse ripetendo lo stesso mantra dei futuri investimenti portato avanti da anni dal partito che ha deciso gli stessi tagli? Sono sempre più le domande delle certezze, ma una c’è: il punto nascita è stato chiuso e come potenziamento del servizio di pre e post parto la Regione ha visto bene di togliere anche il servizio di ginecologia h24!!!

    (Genitoni Massimiliano)

    • Firma - Genitoni Massimiliano