L’evento stratosferico di metà mese, previsto e commentato nell'articolo del 9 febbraio, sta portando i suoi frutti. Stiamo infatti assistendo alla formazione di alte pressioni in area polare che tendono a convogliare aria artica verso le nostre latitudini.
Nei prossimi giorni una depressione centrata sull'Italia verrà costantemente alimentata da aria fredda di origine continentale (vedi Figura 2). Dal contrasto con l’aria più mite ed umida presente sul bacino del Mediterraneo nasceranno frequenti nevicate fino a bassa quota, anche abbondanti in Appennino. Ad oggi pare probabile, almeno a tratti, il coinvolgimento della pianura, specie a sud della via Emilia (previsione da confermare, seguite i prossimi aggiornamenti).
Figura 2 – altezza geopotenziale a 500hpa e pressione a livello del mare per giovedì 22 febbraio, ore 13.00: depressione mediterranea alimentata da aria fredda di origine continentale. Neve anche a bassa quota sull’Emilia.
Ad inizio della prossima settimana un’ulteriore espansione dell’anticiclone tra Nord-Atlantico e Polo Nord favorirà la discesa di un’immensa massa di aria artica continentale che investirà buona parte d’Europa portando temperature estremamente rigide e nevicate (Figura 3). Ad oggi la traiettoria del nucleo gelido resta ancora incerta ma pare probabile che il Nord Italia possa esserne interessato, con ulteriore calo delle temperature e nuove occasioni per neve anche in pianura. Ancora una volta sottolineiamo che servono conferme e vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti meteo.
Figura 3 – altezza geopotenziale a 500hpa e pressione a livello del mare per martedì 27 febbraio, ore 01.00: un vasto anticiclone esteso dal Nord-Atlantico alla Russia convoglia aria artica continentale estremamente fredda verso l’Europa centrale e Alpi.
Una possibile successiva evoluzione potrebbe esser descritta dalla mappa di previsione riportata in Figura 4: flusso umido e mite sud-occidentale in scorrimento sull’aria fredda depositatasi nei bassi strati in Pianura Padana, con nuove nevicate in pianura (classica nevicata da ”cuscino freddo” ) prima di un possibile passaggio a pioggia.
Figura 4 – altezza geopotenziale a 500hpa e pressione a livello del mare per giovedì 1 marzo, ore 13.00: il nucleo di aria gelida staziona sull’Europa centrale mentre un flusso umido e mite sud-occidentale scorre sopra l’aria fredda presente in Pianura Padana.
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