Queste sono parole del premio Nobel per la letteratura Elie Wiesel, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
Il tormento indicibile suo e dei suoi altrettanto innocenti compagni ebbe fine il 27 gennaio 1945, quando l'Armata Rossa ruppe il cancelli del lager svelando al mondo un abisso di disumanità mai (ancora) toccato.
Le Nazioni Unite nel 2005 hanno reso tale data la Giornata internazionale della Memoria delle vittime della Shoah, mentre in Italia già dal 2000 era il giorno della memoria.
Il ricordo è così riconosciuto come ponte tra generazioni e vera prova di civiltà; instancabile condivisione della memoria come missione per coloro i quali sono sopravvissuti; sfida, per i più giovani, a non dimenticare ciò che è accaduto.
E a tenere alta la guardia rispetto alla velenosa, pericolosa indifferenza.
Per questo motivo, il comitato promotore per il Club per l'UNESCO di Carpineti, nel pieno spirito dell' UNESCO che promuove la pace attraverso cultura ed educazione, ha pensato di celebrare la Giornata della memoria 2018 con un evento.
Presso il teatro parrocchiale di Carpineti, alle ore 17,30 di sabato 27 gennaio, si terrà quindi un breve spettacolo, con il patrocinio del Comune.
Alle letture effettuate da bambini si alterneranno musiche della tradizione ebraica, suonate dal maestro Erio Reverberi e da Luca Aldini.
Chiara Torcianti