Casina con il Castello di Sarzano, la Valle del Tassobbio, le borgate storiche ha una precisa identità montanara e canossiana.
Il centro del paese, però, è da sempre tagliato dal tracciato della ex ss63 che, nel bene e nel male, ne ha condizionato la vita negli anni: si tratta di spazi che sono resi pedonali solo in occasione di eventi particolari, come la Fiera del Parmigiano Reggiano o il tradizionale mercato del sabato.
Con l’innovativo collaboratorio (progetto di collaborazione) “Piazza Casina, nuove idee partecipate” il Comune propone di riqualificare lo spazio antistante al Municipio di Casina e il centro del capoluogo con la partecipazione attiva, con idee e proposte, di cittadini e associazioni.
Il primo incontro tecnico degli attori, per l’avvio progetto, si è tenuto lo scorso 19 ottobre presso la sala consigliare del Comune. Nei prossimi mesi si svolgeranno altri incontri pubblici con i cittadini e le associazioni.
“Per svolgere questo percorso, abbiamo partecipato a un bando regionale per l'erogazione di contributi a sostegno dei processi partecipativi (l.r. 3/2010). Tra i 69 progetti presentati, solo 19 sono state le domande ammesse a contributo e l’unica reggiana finanziata è appunto quella del nostro Comune - spiega il sindaco di Casina Stefano Costi –. Il coordinamento è affidato al Dipartimento di Architettura dell’Università di Parma che, in questo periodo, ha già redatto un’analisi territoriale e di sostenibilità ambientale approfondita. Attività, queste, obbligatorie per progettare i nuovi spazi pubblici”.
“Siamo sin qui entusiasti della presentazione – commentano Grazia Filippi Ferro, assessore alla cultura, scuola, sport e partecipazione e Tommaso Manfreda, assessore ai lavori pubblici - che il gruppo di progettazione coordinato dai professori Marco Moretto e Barbara Chiesi ha illustrato nel primo metaprogetto. Questo è alla base delle attività dei laboratori di partecipazione. Nei prossimi mesi verranno raccolte, tramite incontri, interviste e questionari, le opinioni dei cittadini e del mondo della scuola per sapere cosa pensano dell’iniziativa e si costituirà una consulta delle associazioni”.
“Riqualificare uno spazio pubblico attraverso le molteplici funzioni che esso può avere (culturali, sociali, urbane o educative) sulla base delle proposte dei cittadini – concludono -, può rappresentare un modello di cooperazione, mai effettuato sinora, sostenibile e vantaggioso per l’intera popolazione del nostro comune. Concluderemo il percorso ad aprile del 2018 quando, con la presentazione ufficiale dell’esito dei “collaboratori”, idee e bisogni espressi dai cittadini saranno concretizzati"