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Castelnovo / “Progetto ‘Amico libro’, un successo”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Con la narrazione “Topo dopo topo“ si sono conclusi ieri l'altro nella biblioteca di Castelnovo ne' Monti gli incontri tra i ragazzi del liceo e gli alunni della scuola primaria del luogo. La parola “incontro” non è a caso: davvero i ragazzi sono andati incontro ai bimbi, li hanno accolti, hanno speso tempo per preparare una storia, hanno allestito un laboratorio (e addirittura anche un rinfresco!), hanno animato con musica dal vivo e hanno realizzato pupazzi. Hanno, insomma, avuto cura dei piccoli coinvolgendoli in uno spettacolo interattivo.

La cornice di riferimento è il progetto “Amico libro“ che, per il secondo anno, vede protagonisti le storie, i bambini, i ragazzi e la biblioteca, luogo elettivo per coltivare il seme della lettura. Quest’anno il filo rosso che ha collegato tutte le proposte del progetto è il tema dei diritti, in occasione del ventennale della Convenzione dei diritti dell’infanzia (New York, novembre 1989). Sei le classi della scuola primaria coinvolte (distribuite sui tre plessi di Felina, Castelnovo centro e Pieve), che hanno potuto gustare la celebre fiaba di H.C. Handersen “Il brutto anatroccolo“ e “Topo dopo Topo“ di Tognolini, una versione rivisitata del “Pifferaio magico“.

Nascosti in queste fiabe i diritti all’identità, alla famiglia, alla diversità, alla tutela e al non-sfruttamento. Gli attori-narratori sono ragazze e ragazzi di 16 e 17 anni della 2^ Q del liceo linguistico e della 3^ M del liceo delle scienze sociali: simpatici, preparati, coinvolgenti e, perché no, emozionati. Emozionati perché consapevoli che la valutazione del loro lavoro sarebbe stata immediata: un pubblico così esigente, di bambini di 7-8 anni, esprime con sincerità e senza sofismi assenso o dissenso in modo diretto.

Il silenzio e l’attenzione, l’attesa, le risate, le battute spontanee, gli occhi spalancati dei piccoli, insomma l’atmosfera di “incantamento” ha restituito ai ragazzi la conferma che la prova era stata superata. Competenti e disponibili tutte le insegnanti, sia dei grandi che dei piccoli: le proff. Alessia Candura, Orianna Spadazzi e Cleonice Pignedoli hanno saputo coordinare e soprattutto scegliere i codici giusti per chiedere ai loro alunni di mettersi in gioco. Se ai ragazzi vengono offerte possibilità concrete per spendersi, non si tirano indietro, anzi, costruiscono e costruiscono bene. Non si limitano ad eseguire ma realizzano con creatività, organizzando tempi e idee, lavorando insieme.

Grazie, allora, a tutte le insegnanti e ai dirigenti che hanno creduto nel progetto, ai bimbi, pubblico attivo e recettivo, agli operatori della biblioteca, sempre disponibili a dialogare con la scuola, e, soprattutto, ai ragazzi, colore, musica, sapore di questa bella esperienza.

(Laura Campari)