Sulla questione don Cavalletti interviene il coordinatore del Pd della montagna Guido Tirelli.
"C’è gente come il coordinatore del Pd della montagna che, quando non ha soluzioni da proporre ad un problema, insegna agli altri cosa devono fare e attacca gli avversari sul piano personale scadendo nel cattivo gusto”.
Così esordisce il sindaco di Carpineti rispondendo alle recenti esternazioni del segretario Pd Guido Tirelli riguardo al compianto sindaco Tonino Comi.
"La mia amicizia e stima incondizionata nei confronti di Tonino - assidui frequentatori e solidali del cosiddetto ‘Circolo delle Casette’ - è nota a tutti i carpinetani. Con la prudenza che gli era propria e che in questi giorni è stata raccomandata ai sindaci anche da Papa Francesco, Tonino Comi aveva iniziato più di dieci anni fa una privatizzazione della residenza per anziani Don Cavalletti che l’Amministrazione che gli è succeduta, in oltre due lustri di tempo, non ha mai completato, lasciando che il bilancio della Asp continuasse a perdere svariate centinaia di migliaia di euro pagate soprattutto dai contribuenti carpinetani.
Ebbene: questo è quello che ho ereditato dalla precedente Amministrazione comunale e devo dire che sarebbe per me un grande onore poter concludere il percorso riorganizzativo che l’amico e benemerito Comi aveva a suo tempo iniziato e che a mio parere andava terminato prima.
Per quanto riguarda la richiesta di Tirelli ai comuni soci dell’Asp di discutere della situazione della struttura medesima, devo ricordargli che nei rispettivi consigli comunali è già stato approvato il riconoscimento del debito del Don Cavalletti con il conseguente accollo delle rispettive quote di disavanzo. L’approvazione è avvenuta con il voto favorevole di tutti i gruppi consiliari del Pd, ad eccezione di quello di Carpineti il quale, pur consapevole che una mancata approvazione avrebbe compromesso lo stipendio dei dipendenti e la continuazione dell’attività, ha votato contro!
Ora siamo ad un bivio. Possiamo decidere, come sostengono alcuni, di lasciare le cose così come stanno, continuando a ripianare un disavanzo di circa centomila euro all’anno e utilizzando a tal fine le risorse finanziarie invece destinate alla manutenzione delle strade o dei vari servizi garantiti dal Comune ai propri cittadini, evitando tra l’altro manutenzioni e adeguamento sismico agli immobili del Don Cavalletti ormai fatiscenti che fra qualche anno sarebbero inutilizzabili.
Oppure possiamo scegliere di completare l’opera intrapresa dall’amico Comi che, oltre a garantire la qualità dei servizi e i diritti acquisiti dai lavoratori, permetterebbe non solo la fine delle perdite di bilancio, ma anche il reperimento delle risorse necessarie a compiere una urgente manutenzione straordinaria a tutto il patrimonio edilizio e all’indispensabile adeguamento sismico della casa residenza anziani di Poiago. I sindaci dei Comuni soci dell’Asp, all’unanimità, hanno dichiarato di preferire la soluzione che non richiede l’impiego risorse proprie delle Amministrazioni comunali: credo sia questa l’indicazione da verificare nella sua concreta fattibilità, attraverso un confronto con tutte le parti interessate, in grado di continuare garantire un futuro di qualità all’intera struttura, dai servizi alle persone e a chi in essa vi lavora ed opera con ottime professionalità".
Oltre al solito stucchevole balletto delle responsabilità tra vecchie e nuove amministrazioni chiedo come sia possibile anche solo pensare di ridurre le spese di esercizio e, quindi, i debiti della struttura senza necessariamente ridurre la qualità del servizio stesso. Servizio che i pazienti (anziani e malati) e/o i famigliari degli stessi pagano profumatamente! Mi auguro che di gente che creda ai maghi e alla magia non ve ne sia più.
(Alessandro F.)
Guido Tirelli, fantastico! Predica bene e razzola male: dice A poi fa B! Ma ci è o ci fa? Questi del Pd non si sono ancora ripresi dalle elezioni perse!
(Stefano)