Anche quest’anno sono molte le iniziative allestite a Castelnovo ne' Monti in occasione del 25 Aprile, anniversario della Liberazione, una ricorrenza che pare ogni anno di più rinnovare la sua attualità. Iniziative che vedono collaborare il territorio tutto: il Comune, le associazioni partigiane, combattentistiche e dei deportati, la Comunità montana e realtà associative come MontagnAntifascista e il distretto castelnovese di Coop consumatori nordest.
In particolare, segnaliamo qui gli eventi di giovedì 22 e venerdì 23 aprile.
Giovedì 22 aprile verrà proiettato, alle ore 21, al Teatro Bismantova, il film “L’uomo che verrà”, di Giorgio Diritti, una produzione italiana del 2009. Il film narra, con un insolito e profondo taglio d’autore, la tragedia della strage di Marzabotto.
Qualche nota sulla trama. Monte Sole, Bologna, 1943: le truppe naziste occupano il territorio e molti giovani decidono di organizzare una brigata partigiana. La piccola Martina non parla da quando ha visto morire il fratello neonato, vive fuori dal tempo, in attesa di un altro fratellino, e tutte quelle fughe e scontri nelle vallate hanno poca importanza. Ma un destino tragico incombe sugli abitanti. Giorgio Diritti racconta una comunità a partire dal dialetto e ricostruisce la storia del massacro di Marzabotto attraverso la condizione dei civili nella guerra e dal punto di vista di una bambina.
Al termine dello spettacolo è previsto l’incontro con la sceneggiatrice Tania Pedroni e con l’interprete Claudio Casadio. La proiezione verrà replicata anche sabato 24, domenica 25 e lunedì 26 aprile. E’ prevista anche una proiezione riservata alle scuole la mattina del 26 aprile.
Venerdì 23 aprile, alle ore 21, ancora al Teatro Bismantova, si terrà lo spettacolo teatrale “Razza Partigiana”, proposto dal collettivo di scrittori “Wu Ming”.
"Razza partigiana" è la storia personale di Giorgio Marincola, la cui vita può essere narrata da diversi punti di osservazione. Giorgio Marincola è stato un partigiano romano, entrato nelle file della Resistenza nelle prime settimane dell'occupazione nazifascista di Roma. Come altri partigiani dell'Italia centrale, liberata nel corso dell'estate 1944, ha deciso di prolungare la lotta oltre la liberazione della propria città. Arruolatosi così nell'intelligence militare britannica, ha combattuto in Piemonte, nel territorio di Biella, dall'agosto 1944 al gennaio 1945. Venne arrestato dalle SS, interrogato, malmenato, rinchiuso in carceri più o meno istituzionali. Fu internato nel Polizeilicher Durchganglager di Bolzano, uno dei campi di concentramento tedeschi nella penisola, da cui uscì cinque giorni dopo l'insurrezione generale, il 30 aprile del 1945. Si aggregò poi ad una banda partigiana della Val di Fiemme, per riprendere la lotta interrotta dal suo arresto. Il 4 maggio 1945 venne ucciso a Stramentizzo, nell'ultima strage nazista in territorio italiano. Giorgio Marincola è stato anche uno studente giunto all'antifascismo attraverso un processo di formazione culturale iniziato sui banchi di scuola per merito del suo professore di storia e filosofia. Giorgio Marincola è stato un italiano dalla pelle nera, un "mulatto", un figlio della colonia nato da un militare italiano ed una donna somala durante la fase di consolidamento della presenza militare e coloniale italiana in Somalia. Giorgio Marincola è uno specchio della storia d'Italia della prima metà del ventesimo secolo, delle sue sofferenze e della sua complessità. Una figura di rara bellezza. La realizzazione di questo sito nasce come continuazione del volume "Razza partigiana. Storia di Giorgio Marincola (1923-1945)" di Carlo Costa e Lorenzo Teodonio, pubblicato dall'editore Iacobelli nel maggio 2008.