Riceviamo e pubblichiamo.
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La Bocco-Canala forse non sarà la “priorità delle priorità” lungo la statale 63, ma è comunque un intervento di grande importanza e, a nostro parere, di grande utilità. Importante per quanto riguarda la sicurezza: non soltanto, come già fatto notare anche dagli amministratori di Casina, l’attuale tracciato in corrispondenza di quello che sarà l’ingresso alla variante al momento prevede un ripido “toboga”, che d’inverno causa frequentemente rallentamenti quando non blocchi di automobili e mezzi pesanti, ma verrà inoltre escluso dal transito il centro abitato del Bocco, ed il fatto che una statale passi in stretta prossimità di edifici ed abitazioni può essere problematico. Importante perché sicuramente accorcerà e renderà più scorrevole quel tratto. Importante perché si tratta del completamento di una variante iniziata ormai più di 15 anni fa e perché rappresenta l’ultimo elemento di un intervento di razionalizzazione che da allora ha rivoluzionato e profondamente semplificato la percorrenza tra il territorio vezzanese e quello castelnovese. Non a caso l’ultimo intervento importante sulla 63 prima della Bocco-Canala era stato proprio la conclusione della Galleria del Seminario. Dopo anni ed anni in cui popolazione, forze politiche di entrambi gli schieramenti, imprenditori, hanno chiesto a gran voce che il progetto venisse portato a termine, oggi ci sembra quantomeno inopportuno che qualcuno si alzi improvvisamente a dire “non la vogliamo più”. Sarebbe un errore rinunciare ad un intervento di cui è stata completata tutta la progettazione nei dettagli e soprattutto per il quale è stato già ottenuto un apposito finanziamento. Fondi stanziati, che possono essere spesi esclusivamente su quel progetto a lungo affinato e poi approvato: non fare la Bocco-Canala non significherebbe assolutamente, in alcun modo, poter usare quei fondi su altri tratti o per altri scopi, ma vorrebbe dire solo perderli. Dopo anni di lavoro ed impegno, in cui tutti, nessuno escluso, hanno spinto per la conclusione della variante, ci sembra oggi, in dirittura d’arrivo per la concretizzazione dell’obiettivo, facile ma anche assolutamente inconcludente aprire nuovi fronti polemici, non solo inutili ma altamente controproducenti, per tutto il territorio. Certamente nei prossimi anni si continuerà a lavorare, speriamo anche con l’ausilio del comitato, per ott$enere una razionalizzazione anche degli altri tratti rimasti indietro, come quello tra il Bocco e la Bettola, che comunque presenta delle caratteristiche idrogeologiche complesse e che lasciano poche, assai costose alternative all’attuale tracciato, ma la Bocco Canala è un primo passo a nostro parere indispensabile”.
(Simone Ruffini, membro esecutivo Pd Castelnovo ne' Monti)
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Sulla Bocco-Canala
Tre cose:
1) l’opera va fatta, i soldi ci sono e stavolta bisogna sfruttarli;
2) i ritardi della politica, nella realizzazione di un opera così, hanno comportato il triplicarsi dei costi inizialmente previsti;
3) chi tende a screditare il comitato ha la coda di paglia; forse perchè il comitato sta svolgendo un lavoro che compete ai nostri politici, che in teoria dovrebbero occuparsi della cosa pubblica.
(Lorenzo Fabbiani)
Cosa fatta va lodata
Con questo detto popolare una volta si soleva dire che ormai a cose fatte è inutile lamentarsi se si poteva fare diversamente… Con questo voglio rispondere a ROBERTO sul fatto che lo stanziamento economico previsto per QUEL TRATTO di strada e non altri VA UTILIZZATO. Punto e a capo. Non vi sono alternative attuabili. Però sono d’accordo con lui che i soldi sulla 63 non vadano, da ora in poi, buttati al vento TANTO PER FARE. A tal proposito, voglio aprire un nuovo dibattito aperto alla pubblica opinione. Credo sia un inutile sperpero di denaro pubblico la variante della CROCE per eliminare i due tornanti di PONTEROSSO. Credo che forse, con molta meno spesa, si potrebbe ottimizzare il percorso attuale semplificando il tragiddo che da CROCE zona artigianale si congiunge in prossimità dell’incrocio per CAMPOLUNGO, senza così dover dirottare tutto il traffico, compresi i numerosi camion, fino al nuovo centro BENESSERE e soprattutto così vicino alle scuole e asilo PEEP.
Forse mi sbaglio e magari non conosco in modo approfondito il percorso che il sindaco e la presidente della Provincia hanno in mente, ma credo che con un po’ di sterro ed un po’ di riporto sul vecchio tracciato della 63 il problema dei DIECI-QUINDICI giorni di neve l’anno che creano difficoltà in quel tratto non valgano la spesa prevista per il nuovo tracciato.
Prima di buttare tutti i soldi in quel sito guardiamo dove possono meglio essere SPALMATI sulle necessità della 63 in generale. Sempre che lo stanziamento non sia BLINDATO a quel tratto, come per la BOCCO-CANALA. Chiedo lumi a chi ne sa.
Grazie.
(Fabio Mammi)
Evviva il dibattito
Ringrazio a nome del Comitato strada statale 63 per il dibattito che da oltre 6 mesi si è aperto sulla nostra strada, come ringrazio tutti i sostenitori e “segnalatori” che ogni giorno in numero sempre maggiore ci rinnovano la stima. Premesso questo, mi va di approfondire alcuni punti/pensieri che tutti i nostri sostenitori ci pongono; di conseguenza li giro a Simone che ha nel suo intervento fatto una disanima giusta ma di parte, a difesa di posizioni oramai insostenibili della politica locale, quasi a dimenticare il VUOTO di quasi 20 anni di ZERO investimenti VIARI nella nostra montagna. I nostri sostenitori ci chiedono come sarà il dopo la BOCCO-CANALA, altri 20 anni di vuoto? Se è così fermate il treno voglio scendere!!! Anche perchè sono soldi anche miei e vostri. Se vogliamo essere ONESTI la BOCCO-CANALA senza la BOCCO-BETTOLA serve a ben poco: è come aver stuccato una macchina con la LAMIERA MARCIA.
Altro punto, PONTE ROSSO. Tantissimi ci fanno notare, come Fabio ha giustamente detto, che il tracciato passa troppo vicino al Coni, al centro benessere e che a poco serve se non si pensa di cantierare TUTTA la variante, compreso portare via il TRAFFICO da viale Bagnoli. Ma anche qua si assiste al solito teatrino. Oggi facciamo un pezzettino che è meglio di niente… No, cari POLITICI, i tempi non permettono più queste cose, le opere vanno IMMAGINATE-PROGETTATE-CANTIERATE nel complesso, da UN PUNTO A ad un PUNTO B, con tempi di interventi anche spalmati in famosi STRALCI!!! Questa è una visione del futuro della SS 63. Certo che gli esempi non sono dei migliori, basta vedere PUIANELLO, a monte il deserto, a valle IDEM; per poi non parlare di COLLAGNA, dalla variante di Felina al Seminario; il prossimo futuro la BOCCO-CANALA ed a valle il NULLA.
Questo, cari politici, ai cittadini, al Comitato fa paura, sono i fatti che dimostrano una NOTEVOLE incapacità di vedere il futuro, ed ancor peggio che siano sempre quelle persone che lo vogliono gestire e lo vogliono raccontare a NOI!!! Quando seremo in grado di superare questo limite, non ci sarà più bisogno del COMITATO ed io saro il primo ad applaudire i meriti.
(Roberto Malvolti, coordinatore del Comitato strada statale 63)