GAZZANO (Domenica 18 aprile 2010) - Non si contano ormai quasi più i pullman di scolaresche e di turisti, non solo italiani ma anche e soprattutto stranieri, che visitano a Gazzano la mostra permanente dei presepi artistici di Antonio Pigozzi.
Un flusso privilegiato di visitatori sembra essersi aperto con la Germania.
Dopo i diversi pullman che giungono ormai periodicamente da Fritzlar, la cittadina assiana gemellata con Casina, che per prima ospitò un presepio del “Gazzano” nel 2002, sempre più frequenti giungono ora, nel “Paese del Presepio”, i pullman con visitatori dalla città di Regensburg (Ratisbona). In questa antica e popolosa città della Baviera, attraversata dal Danubio, Pigozzi è molto conosciuto ed apprezzato. Così tanto da essere perfino stato richiesto, mesi fa, per tenere corsi di arte presepistica ad un folto gruppo di appassionati artisti tedeschi. Sono molto attivi, questi bavaresi, e riuniti in una prestigiosa associazione che periodicamente organizza un convegno internazionale sul Presepio.
I numerosissimi turisti e appassionati di presepistica che sempre più spesso invadono il piccolo paese di Gazzano, non necessitano però solo di una competente e qualificata accoglienza artistica da parte del “nostro” montanaro divenuto famoso al di là delle Alpi, ma anche di trovare qui in Appennino una più completa e integrata accoglienza sul piano dell’ambiente e dei servizi al territorio.
Wir haben eine Frage (Noi abbiamo una domanda): enti, istituzioni ed amministratori preposti al nostro territorio, superato il ricorrente e mediatico vaniloquio dei bla bla, hanno realmente compreso e colto queste sempre più frequenti opportunità di sviluppo e di riqualificazione della vita per la montagna reggiana?
Sicuramente sì, visto la fiducia che li colloca al loro posto! Allora perché non “sinergizzare” in un “pacchetto di accoglienza integrato” che parte, prima di tutto, da una sistemazione più consona e adeguata degli ambienti espositivi nella Mostra presepiale permanente di Gazzano. “Nostro” prestigioso fiore all’occhiello, come ha dimostrato il pullman di Regensburg che, espletata una doverosa visita al museo di Peppone e Don Camillo a Brescello è voluto salire fino a Gazzano per i presepi artistici di Antonio Pigozzi. Dopo “aver fatto il pieno di marmellate, salumi e, naturalmente, Parmigiano-Reggiano” il pullman è ripartito lunedì mattina per la bassa Baviera con un caloroso: auf Wiedersehen!