Grandi Cicogne! Grande montagna reggiana! Brave/bravi a tutti! Da Atene un abbraccio, fiaccolata commovente, i montanari e le montanare non sono morti. Chi ha occhi per vedere, veda. Chi ha cuore per capire… Il reparto maternità non chiude.
Spettabile Direttore, ieri sera, 26 luglio 2017, mi sono posto delle domande in merito alla sensibilità che alcuni amministratori hanno nei confronti della questione punto nascite e più in generale dell’ospedale di Castelnovo ne’ Monti. Molti di questi erano presenti e hanno dichiarato apertamente il sostegno a questa iniziativa, mentre altri si sono, per così dire, defilati. Vengo al dunque. Mentre i cittadini della montagna aderivano alla fiaccolata organizzata proprio per dimostrare il sostegno al punto nascite, altri cittadini, residenti a Carpineti e Toano, che quindi afferiscono all’ospedale di Castelnovo ne’ Monti, erano a Carpineti per partecipare a una riunione convocata dall’Ambito territoriale di caccia Re 3 Collina con sede in Albinea. Credo che questa convocazione si sarebbe potuta spostare senza creare problemi particolari di organizzazione e non solo, credo che questa sia la dimostrazione che i dirigenti di quest’ambito non prendono in considerazione e forse nemmeno vogliono approfondire le dinamiche civili che si stanno evolvendo in montagna. Mi stupisce in particolare che il presidente dell’Ambito territoriale di caccia Re 3 Collina, Silvano Domenichini, di Casina, non si sia preoccupato di questo, dimostrando una scarsa visione politica. Al contrario l’Ambito territoriale di Montagna ha volutamente spostato dal 26 al 25 luglio, cioè il giorno prima, una importante riunione di formazione, alla quale hanno partecipato 150 associati, lasciando così la possibilità a questi di seguire la fiaccolata. Molti soci dell’Ambito territoriale di caccia Re 4 Montagna, presenti al corso, hanno collaborato all’evento tra le file del servizio di sicurezza e di prevenzione antincendio, oltre che come cittadini meritevoli di ogni diritto e di vivere dignitosamente in montagna. Tra questi vi era il nuovo presidente dell’Ambito territoriale Re 4 Montagna Roberto Pagani con tanto di famiglia. Questo è stato un segnale inequivocabile, che dimostra ancora una volta come gli amministratori che non sono parte del territorio, e in questo caso anche se sono del territorio, seguono anche logiche esterne all’interesse della montagna e dimostrano così la mancanza di conoscenza e di attenzione verso di essa, considerata terra di nessuno o anche “terra dove c’è gente che crea dei problemi” come appunto le “Cicogne”.
Qualche riflessione del giorno dopo. Bellissima manifestazione, fatta con molta partecipazione ed entusiasmo per l’importante fine comune della salvaguardia del punto nascite e di tutto l’ospedale. Tanta gente, ragazzi, bambini, genitori, associazioni di ogni genere, ben oltre le aspettative degli organizzatori ai quali va un grande ringraziamento. Bravi tutti, l’organizzazione è stata perfetta. Volevo solo riflettere su qualche piccola pecca. Una tecnica, ma non importante, il microfono non si sentiva tanto bene. Poi, non ho visto o forse mi è sfuggito o forse non è stato invitato il dott. Fausto Nicolini. Peccato perchè si poteva rendere conto di persona che non si può ragionare e decidere solo su sterili numeri sulla carta, ma che esistono anche le persone, anche i montanari con i loro problemi che vanno capiti e rispettati. Chissà, se fosse stato presente, forse qualcuno gli avrebbe anche chiesto se è vero quello che si dice, e cioè che a tutti i dipendenti ospedalieri Ausl è stato vietato di manifestare o fare dichiarazioni in proposito. Se questa costrizione è vera, ma io non ci credo, è un fatto molto grave. Si tornerebbe indietro di decenni nel rispetto alle persone e del libero pensiero. Non ho visto, ma forse colpa mia e mi è sfuggito in mezzo a così tanta gente, il presidente del Parco! Eppure la chiusura o la non chiusura di un punto nascite nel bel mezzo del Parco dovrebbe interessare e prendere una posizione pubblica chiara e precisa. Forse la causa è l’età… Mi ricordo che quando era giovane cavalcava con entusiasmo ogni minima protesta senza tanto guardare poi se era giusta o meno. Non ho visto la Senatrice, forse era molto impegnata dalle parti di Roma, ma per la sua gente poteva fare un piccolo sforzo e chiedere un permesso più che giustificato. Ma va bene così, erano ben 2000 i presenti o forse di più e questo consola, ora vedremo il seguito. Per favore, non ci scaricate ancora nei rimpalli insulsi delle varie commissioni. Se necessario suggerisco per la prossima eventuale manifestazione la prenotazione di una decina o più di pullman e circondare con le fiaccole l’ospedale di Reggio e l’ufficio del dott. Nicolini e se occorre anche a Roma! Grazie.
Ieri sera sono stato davvero orgoglioso della comunità a cui appartengo. Abbiamo dato una dimostrazione che il paese e la montagna ci sono, e che in fondo in fondo questo punto nascita che si dava per morto già da molto tempo è per noi fondamentale per poter affrontare il futuro nel nostro bellissimo territorio, smentendo di fatto le machiavelliche macchinazioni dei nostri politicanti (con alcuni distinguo fondamentali) e manager ospedalieri miranti a mettere a tacere il tutto. Un ringraziamento speciale non può che andare alle Cicogne, grandissime. Se penso a quello che avete fatto, un piccolissimo gruppo di mamme beh, complimenti davvero!, siete un esempio del fatto che anche poche persone senza agganci o intrallazzi di potere, se dotate di grandissima volontà, grinta e cuore, le cose le possono cambiare per davvero. E’ assolutamente vero quello che asserisce il signor Elio riguardo il fatto che ai dipendenti ospedalieri è stato di fatto vietato manifestare e fare dichiarazioni in proposito (mi è stato confermato da alcuni di loro), fatto di gravità assoluta e proprio per questo ammiro moltissimo i pochissimi che erano comunque presenti. Provo invece grande vergogna e delusione per i dipendenti ospedalieri che hanno avuto e tuttora hanno incarichi politici nel nostro comune, ma che non hanno avuto il coraggio di presentarsi, nonostante tutto dovevano esserci, altrimenti non dovrebbero assumere cariche politiche. Solo una parola: codardi, ma so già che se il vento cambierà, e sta cambiando, sarete a sorridere in prima fila e io non potrò esserne che contento perché mi interessa il risultato finale. Mi dispiace potenti di turno, dovrete cambiare i vostri piani, perché il punto nascite e questo ospedale rimarranno aperti! Noi non molliamo!
Da sempre sono un credulone, ma a volte mi viene da pensare. Intanto qualche risposta ufficiale non guasterebbe, tanto per formare le nostre opinioni senza prenderci per citrulli. E’ stato vietato manifestare o fare dichiarazioni in pubblico a tutti i dipendenti ospedalieri? Se veramente è così, fra le orecchie mi potrebbe ventilare anche qualche dubbio. Non sarà stata condizionata anche la famosa commissione consultiva tecnico scientifica che ha deliberato che un punto nascite sotto un determinato numero di parti non è sicuro? Come minimo e come dovere, se voleva essere veramente obiettiva, questa commissione sarà venuta a controllare il territorio ed assistere e seguire un trasporto di una partoriente da Civago o da Succiso fino a Reggio?
(Elio Bellocchi)
P.s. Per concludere, anche i creduloni, quelli che vi pagano i migliori stipendi e le liquidazioni da favola, nel loro piccolo si arrabbiano!
Bellissima iniziativa, però dovremmo andare a Roma con i bastoni.
(Luchino)
Grandi Cicogne! Grande montagna reggiana! Brave/bravi a tutti! Da Atene un abbraccio, fiaccolata commovente, i montanari e le montanare non sono morti. Chi ha occhi per vedere, veda. Chi ha cuore per capire… Il reparto maternità non chiude.
(Alessandro Raniero Davoli)
Spettabile Direttore, ieri sera, 26 luglio 2017, mi sono posto delle domande in merito alla sensibilità che alcuni amministratori hanno nei confronti della questione punto nascite e più in generale dell’ospedale di Castelnovo ne’ Monti. Molti di questi erano presenti e hanno dichiarato apertamente il sostegno a questa iniziativa, mentre altri si sono, per così dire, defilati. Vengo al dunque. Mentre i cittadini della montagna aderivano alla fiaccolata organizzata proprio per dimostrare il sostegno al punto nascite, altri cittadini, residenti a Carpineti e Toano, che quindi afferiscono all’ospedale di Castelnovo ne’ Monti, erano a Carpineti per partecipare a una riunione convocata dall’Ambito territoriale di caccia Re 3 Collina con sede in Albinea. Credo che questa convocazione si sarebbe potuta spostare senza creare problemi particolari di organizzazione e non solo, credo che questa sia la dimostrazione che i dirigenti di quest’ambito non prendono in considerazione e forse nemmeno vogliono approfondire le dinamiche civili che si stanno evolvendo in montagna. Mi stupisce in particolare che il presidente dell’Ambito territoriale di caccia Re 3 Collina, Silvano Domenichini, di Casina, non si sia preoccupato di questo, dimostrando una scarsa visione politica. Al contrario l’Ambito territoriale di Montagna ha volutamente spostato dal 26 al 25 luglio, cioè il giorno prima, una importante riunione di formazione, alla quale hanno partecipato 150 associati, lasciando così la possibilità a questi di seguire la fiaccolata. Molti soci dell’Ambito territoriale di caccia Re 4 Montagna, presenti al corso, hanno collaborato all’evento tra le file del servizio di sicurezza e di prevenzione antincendio, oltre che come cittadini meritevoli di ogni diritto e di vivere dignitosamente in montagna. Tra questi vi era il nuovo presidente dell’Ambito territoriale Re 4 Montagna Roberto Pagani con tanto di famiglia. Questo è stato un segnale inequivocabile, che dimostra ancora una volta come gli amministratori che non sono parte del territorio, e in questo caso anche se sono del territorio, seguono anche logiche esterne all’interesse della montagna e dimostrano così la mancanza di conoscenza e di attenzione verso di essa, considerata terra di nessuno o anche “terra dove c’è gente che crea dei problemi” come appunto le “Cicogne”.
(Commento firmato)
Bravo Ugo, sei un mito.
(Carlo)
Qualche riflessione del giorno dopo. Bellissima manifestazione, fatta con molta partecipazione ed entusiasmo per l’importante fine comune della salvaguardia del punto nascite e di tutto l’ospedale. Tanta gente, ragazzi, bambini, genitori, associazioni di ogni genere, ben oltre le aspettative degli organizzatori ai quali va un grande ringraziamento. Bravi tutti, l’organizzazione è stata perfetta. Volevo solo riflettere su qualche piccola pecca. Una tecnica, ma non importante, il microfono non si sentiva tanto bene. Poi, non ho visto o forse mi è sfuggito o forse non è stato invitato il dott. Fausto Nicolini. Peccato perchè si poteva rendere conto di persona che non si può ragionare e decidere solo su sterili numeri sulla carta, ma che esistono anche le persone, anche i montanari con i loro problemi che vanno capiti e rispettati. Chissà, se fosse stato presente, forse qualcuno gli avrebbe anche chiesto se è vero quello che si dice, e cioè che a tutti i dipendenti ospedalieri Ausl è stato vietato di manifestare o fare dichiarazioni in proposito. Se questa costrizione è vera, ma io non ci credo, è un fatto molto grave. Si tornerebbe indietro di decenni nel rispetto alle persone e del libero pensiero. Non ho visto, ma forse colpa mia e mi è sfuggito in mezzo a così tanta gente, il presidente del Parco! Eppure la chiusura o la non chiusura di un punto nascite nel bel mezzo del Parco dovrebbe interessare e prendere una posizione pubblica chiara e precisa. Forse la causa è l’età… Mi ricordo che quando era giovane cavalcava con entusiasmo ogni minima protesta senza tanto guardare poi se era giusta o meno. Non ho visto la Senatrice, forse era molto impegnata dalle parti di Roma, ma per la sua gente poteva fare un piccolo sforzo e chiedere un permesso più che giustificato. Ma va bene così, erano ben 2000 i presenti o forse di più e questo consola, ora vedremo il seguito. Per favore, non ci scaricate ancora nei rimpalli insulsi delle varie commissioni. Se necessario suggerisco per la prossima eventuale manifestazione la prenotazione di una decina o più di pullman e circondare con le fiaccole l’ospedale di Reggio e l’ufficio del dott. Nicolini e se occorre anche a Roma! Grazie.
(Elio Bellocchi)
Ieri sera sono stato davvero orgoglioso della comunità a cui appartengo. Abbiamo dato una dimostrazione che il paese e la montagna ci sono, e che in fondo in fondo questo punto nascita che si dava per morto già da molto tempo è per noi fondamentale per poter affrontare il futuro nel nostro bellissimo territorio, smentendo di fatto le machiavelliche macchinazioni dei nostri politicanti (con alcuni distinguo fondamentali) e manager ospedalieri miranti a mettere a tacere il tutto. Un ringraziamento speciale non può che andare alle Cicogne, grandissime. Se penso a quello che avete fatto, un piccolissimo gruppo di mamme beh, complimenti davvero!, siete un esempio del fatto che anche poche persone senza agganci o intrallazzi di potere, se dotate di grandissima volontà, grinta e cuore, le cose le possono cambiare per davvero. E’ assolutamente vero quello che asserisce il signor Elio riguardo il fatto che ai dipendenti ospedalieri è stato di fatto vietato manifestare e fare dichiarazioni in proposito (mi è stato confermato da alcuni di loro), fatto di gravità assoluta e proprio per questo ammiro moltissimo i pochissimi che erano comunque presenti. Provo invece grande vergogna e delusione per i dipendenti ospedalieri che hanno avuto e tuttora hanno incarichi politici nel nostro comune, ma che non hanno avuto il coraggio di presentarsi, nonostante tutto dovevano esserci, altrimenti non dovrebbero assumere cariche politiche. Solo una parola: codardi, ma so già che se il vento cambierà, e sta cambiando, sarete a sorridere in prima fila e io non potrò esserne che contento perché mi interessa il risultato finale. Mi dispiace potenti di turno, dovrete cambiare i vostri piani, perché il punto nascite e questo ospedale rimarranno aperti! Noi non molliamo!
(Michele)
Da sempre sono un credulone, ma a volte mi viene da pensare. Intanto qualche risposta ufficiale non guasterebbe, tanto per formare le nostre opinioni senza prenderci per citrulli. E’ stato vietato manifestare o fare dichiarazioni in pubblico a tutti i dipendenti ospedalieri? Se veramente è così, fra le orecchie mi potrebbe ventilare anche qualche dubbio. Non sarà stata condizionata anche la famosa commissione consultiva tecnico scientifica che ha deliberato che un punto nascite sotto un determinato numero di parti non è sicuro? Come minimo e come dovere, se voleva essere veramente obiettiva, questa commissione sarà venuta a controllare il territorio ed assistere e seguire un trasporto di una partoriente da Civago o da Succiso fino a Reggio?
(Elio Bellocchi)
P.s. Per concludere, anche i creduloni, quelli che vi pagano i migliori stipendi e le liquidazioni da favola, nel loro piccolo si arrabbiano!