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Le “buone pratiche” dei Comuni Virtuosi per cambiare gli stili di vita, migliorandoli

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Intensa serata con Marco Boschini Assessore del Comune di Colorno e coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi, nata nel 2005 con Monsano (AN), Vezzano Ligure (SP), Mulpignano (LE). Raccoglie ora l’esperienza di 40 amministrazioni "illuminate" presenti in tutto lo stivale, in Comuni medi e piccoli, che dimostrano la possibilità di “cambiare lo stile di vita” come recitava l’invito all’incontro organizzato da tre associazioni: Impresa e Montagna, La Fenice e IoMangiolocale.

Molte persone interessate giovedì sera hanno riempito il foyer del Teatro Bismantova imparando che Monsano ha spinto con il GAS (gruppo di acquisto solidale) per correggere le distorsioni provocate dal sistema distributivo.
Esempi di questa attività a Colorno con la riduzione dei consumi d’acqua, a Melpignano con la raccolta differenziata porta-porta iniziando nel 2000, a Vezzano Ligure con il Regolamento per il risparmio energetico.

La diffusione delle buone prassi comunali con la collaborazione del Politecnico di Milano riceve il “Premio Comuni a 5 stelle” che ha raggiunto la quarta edizione. Un’esperienza famosa è stata realizzata a Cassinetta di Lugagnano, comune nei pressi di Milano, dove l’amministrazione ha realizzato il blocco dell’espansione urbanistica ed è stata rieletta con il massimo consenso. Un successo doppio mentre sembra impossibile superare il meccanismo che lega il consumo del suolo alla possibilità di sviluppare ogni tipo di servizi da quando la legge ha autorizzato i Comuni a destinare alle spese correnti sino al 70% degli oneri di urbanizzazione. Questo prelievo sulle costruzioni dovrebbe servire solo per realizzare strade, fogne e altre opere necessarie a fare funzionare dei quartieri nuovi, invece i Comuni preferiscono aumentare il personale, i consumi, le manifestazioni e i servizi a basso costo perchè rendono più voti.

Ne consegue che l’ente pubblico italiano non è più custode della risorsa non riproducibile, il suolo, indispensabile per assicurare la qualità della vita e il futuro alla collettività, ma è diventato il soggetto più attivo a stimolare i vari tipi di interesse immediato che spingono verso il consumo di suolo. La situazione è gravissima e si presenta nelle amministrazioni di destra o di sinistra come conferma un’indagine recente su tutto il nord Italia conclusa con una frase efficace: “è come una famiglia che vende la casa per soddisfare le esigenze del tempo libero”.

L’Associazione dei Comuni Virtuosi mette in risalto tutte le soluzioni che permettono di uscire dalla trappola infernale che allontana l’Italia dai Paesi avanzati. Per esempio, nella Repubblica Federale Tedesca dove vige un limite rigido di consumo di suolo in ettari/anno per ogni Comune, Provincia e Regione. Gli USA demoliscono grandi quartieri metropolitani per farne aziende agricole, pur avendo duecento volte più terra agricola di pianura per abitante rispetto all’Italia.

Boschini ha sintetizzato una lunga serie di maniere per ridurre la spesa comunale e per convincere i cittadini a superare il modello basato sul consumo di suoli, sulla mobilità con alti costi, sul ciclo dei rifiuti,sul consumo di energia e sullo stile di vita. Significativo l’esempio dei Comuni che si associano per utilizzare il palazzetto o la piscina. Oppure l’attenzione a ridurre gli sprechi degli uffici nei consumi di carta, di energia, ecc.

Il caso di Ponte delle Alpi che raggiunge il 90% nella raccolta differenziata, seguito da Novara, Montebelluna, Capannori con il 70% a dimostrazione che si può evitare di bruciare energia con l’inceneritore. L’impegno dei cittadini conduce a limitare l’imballaggio acquistato e a ridurre le tariffe. Lo stile di vita si può cambiare rinunciando alle bottigliette di plastica e tornando a bere l’acqua del rubinetto portando l'emulazione dalla scuola alla famiglia.

Comprende ovviamente le scelte più rilevanti come quella sulla viabilità orientata alle grandi opere per allontanare il transito dai centri e che poi viene inesorabilmente contornata dai quartieri aggiunti dopo. E’ vicino il caso dell’”asse attrezzato” costruito a Reggio e che dopo 20 anni viene trapanato con una serie ininterrotta di rotonde per collegare i nuovi quartieri costruiti attorno. Per cambiare gli stili di vita i Comuni possono fare ricorso a invenzioni di ogni tipo,dal care sharing al taxi sociale, al bollettino comunale non più monodirezionale, ma partecipato da associazioni e singoli per stimolare la partecipazione e la condivisione delle scelte.

Una domanda intelligente gli ha rivolto l’Assessore Correggi per sapere come ha lavorato la sua amministrazione per rendere partecipe più gente e Boschini ha risposto descrivendo la fatica degli incontri defatiganti con tante e con poche persone. Per rompere il muro della diffidenza che si è creato contro la “casta dei politici”, l’unico rimedio è il colloquio e l’attenzione verso tutti e creare l’”anticasta”. Il metodo che ha dato nome al libro scritto da Boschini con MicheleDotti pubblicato dalla EMI.

Una bella serata, utile, con presenze importanti seppure fugaci come quella del Presidente dell’Ente Parco Fausto Giovanelli. Il Sindaco Marconi è intervenuto e ha ricordato la presenza di altre associazioni come Slow Food che ha concesso a Castelnovo Monti il suo riconoscimento. L’Assessore Mola ha elencato tutte le difficoltà che si interpongono per raggiungere la virtù. I Consiglieri Bizzarri e Tamburini hanno espresso il plauso e l’auspicio di incamminare Castelnovo in questa direzione.

Altri incontri ci saranno da dedicare alla realtà locale per ridare peso alla democrazia e trovare le strade del cambiamento in meglio di cui ha bisogno anche la montagna.

2 COMMENTS


  1. L’incontro con Boschini è stato estremamente interessante, e Boschini è una persona straordinaria.
    Spero vivamente che Castelnovo possa prendere esempio da questi comuni, in tutto e per tutto. Dallo stop alla cementificazione all’investimento sul riciclaggio dei rifiuti, dall’investimento sulle energie rinnovabili alla partecipazione della comunità nelle scelte dell’amministrazione.
    Sinceramente, a dispetto da quanto detto da Sindaco e Assessori, credo che siamo ben lontani dall’idea del comune virtuoso.
    Il nostro paese non solo è in continua cementificazione, ma per di più noi abbiamo una Pietra circondata da tre zone artigianali, guarda caso una ad ogni ingresso del paese (Casino,Croce e Terminaccio). Oltre a ciò l’amministrazione sta preparando la variante del Ponte Rosso grande opera che andrà ad avere impatti paesaggistici devastanti. Chiaro che come dice Boschini “le grandi opere a volte vengono fatte più per aumentare il consenso dell’amministrazione che per necessità”.
    Sui rifiuti nonostante l’assessore Mola abbia detto di aver ottenuto ottimi risultati in 6 anni, perchè siamo passati dal 26% al 40% ,mi sembra che sia ben diverso che passare dal 30% al 70% come negli esempi riportati da Boschini.

    Auspico vivamente che l’amministrazione possa imparare da queste esperienze, e auspico anche che dalla domanda della Correggi il comune possa imparare ad ascoltare i cittadini su tematiche importanti quali la Sanità e il Ponte Rosso.

    (Alessandro Torri Giorgi)

  2. Complimenti per l’iniziativa
    Ho partecipato con interesse al convegno, molto interessante. Complimenti all’assessore Boschini per la chiarezza e le ottime idee, precise e concrete. Purtroppo, noi, viviamo su un altro pianeta, i nostri amministratori hanno altri scopi; è sufficiente visionare i bilanci presentati per rendersi conto di dove si vuole arrivare. Non mi riferisco a Castelnovo ne’ Monti, perchè dalle parole degli assessori e del sindaco la realtà del capoluogo montano è altamente “virtuosa”; non è il mio comune, e non sono aggiornato, ma la realtà è un’altra cosa. Mi sembra che il nuovo tratto di SS 63, per evitare le curve di Ponte Rosso, sarà realizzato adiacente al Centro Coni, alla zona residenziale Peep e con sbocco sulla rotonda a monte dell’ospedale: devastante o virtuoso?????????
    Pensiamo ad esempio alla partecipazione della cittadinanza: i Consigli comunali sono completamente deserti, nemmeno viene esposto nelle bacheche pubbliche l’ordine del giorno e la convocazione. Addirittura i consiglieri di minoranza hanno preso visione del bilancio successivamente alla presentazione di questo in pubblica assemblea, e comunque a scelte definite, neppure un passaggio con i capigruppo. Evviva la tanto sbandierata democrazia.
    Per non parlare poi della cementificazione: nel Parco Canevari di Busana (tra castagni secolari) sarà realizzato un campo polivalente da tennis con tanto di muri di contenimento in cemento armato e recinzioni metalliche alte persino 6 metri, quando nella frazione di Nismozza esiste un campo simile, inutilizzato e maltenuto (rovi sulle recinzioni, asfalto bisognoso di manutenzione)… Questo un esempio.
    Il programma elettorale della lista “Montagna alterrnativa”, bocciato dalla cittadinanza del Comune di Busana, era incentrato sulle azioni messe in campo dai Comuni Virtuosi. Qui da noi, prima la politica partitica, poi il bene comune e lo sviluppo.

    (Fabio Leoncelli consigliere comunale di minoranza a Busana e nell’Unione dei comuni del crinale)