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Riaperta al culto la chiesa di Carniana di Villa Minozzo

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A Carniana di Villa Minozzo la bellissima chiesa dedicata a San Matteo Apostolo è stata riaperta al culto.

L'antico tempio, nel suo grande splendore, domenica pomeriggio 2 luglio ha fatto fatica a contenere i tanti fedeli accorsi per presenziare a questa tanto attesa riapertura. Erano quattro anni che i parrocchiani attendevano questo giorno dopo i tanti disagi causati dalla chiusura .

Il parroco don Fernando Immovilli, coadiuvato da don Giovanni Valentini, durante l'omelia ha ricordato che "questo è un giorno speciale per la comunità e dobbiamo ringraziare la Curia, l'impresa costruttrice, i progettisti e quelli che si sono impegnati per la riapertura. E non dobbiamo dimenticare  il compianto don Alberto  che tanto ha dato per questa sua chiesa".

I festeggiamenti sono cominciati giovedì con la  mostra di fotografie storiche riguardanti la storia della parrocchia, delle opere pittoriche e scultoree di Alessandra Casali, di Anselmo Razzoli e Erio Pigoni che hanno donato il ricavato delle opere vendute alla parrocchia.

Una chiesa, questa, che nei secoli ha segnato la storia del territorio e le storie di tante famiglie di questa parte d’Appennino.

Il restauro è stato eseguito dalla ditta Marazzi Costruzioni del posto sotto la guida dell’architetto Roberto Cabassi e dell’ing. Gianluca Togninelli.

Durante la celebrazione della riapertura la signora Olimpia Pigoni ha voluto ricordare  Monsignor Alberto Aguzzoli, prevosto a Carniana dal 1945 al 2013 (anno della sua morte) per ben 68 anni e si può dire abbia dato la vita per la sua chiesa e per i suoi parrocchiani.

Oltre ai residenti sono stati tanti i carnianesi che anche da lontano sono tornati per questo importante appuntamento ed erano felici per il recupero della loro chiesa nella quale in tanti sono stati battezzati.

La funzione religiosa della riapertura è stata animata dal coro locale. Dopo la funzione un grande conviviale preparato dai parrocchiani ha intrattenuto i tanti presenti.

Questo edificio sacro dedicato a San Matteo compare nei documenti a partire dal 1462, anno in cui vede legata a sé Poiano. Nel 1543 si trova sprovvista di fonte battesimale e rimane tale fino alle disposizioni del Concilio Tridentino. Tale mancanza è dovuta probabilmente alla presenza, a poca distanza, della chiesa di San Bartolomeo al Ponte della Pioppa. Fino al 1637 la chiesa è situata sulla vetta detta dei "Moratelli". Nel 1721 la famiglia Rocchi ne costruisce un’altra nel "Prato di Giacomello" con conseguente abbandono del primitivo edificio minacciato da una frana. Nel 1839 anche il secondo edificio cade in rovina per effetto di una slavina. L’attuale viene realizzata nel 1840 in un luogo detto "alle Pianelle". La facciata, di interesse architettonico, è caratterizzata da due ampie lesene che sorreggono il timpano perimetrato da una cornice modanata. L’interno a una sola navata assume quasi la forma di croce greca, in volto con tre altari. Sulla porta si legge l’iscrizione "A.D. MDCCCXL – BENE FEUDATA EST SUPRA FIRMAM PETRAM – D.G.B. R. CARNIANA".

Nuovo appuntamento al 21 settembre, giorno del patrono San Matteo, quando alla presenza delle autorità verrà ufficialmente riaperta la parrocchiale.

(Domenico Amidati)