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Tasse, il Comune di Castelnovo ancora ai vertici

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Per l’undicesimo anno Unindustria Reggio Emilia ha monitorato l’imposizione fiscale a carico delle imprese delle 42 amministrazioni comunali della nostra provincia, per quanto di loro competenza.

L’anno 2016 è stato caratterizzato dal blocco, introdotto dalla legge di stabilità 2016, della possibilità da parte dei Comuni di deliberare aumenti di aliquote e tariffe rispetto all’anno precedente e prevedere nuovi tributi.

Per le nostre imprese l’iniziativa del Governo è positiva – commenta il presidente di Unindustria Mauro Severima dobbiamo constatare che nessun Comune, nonostante gli appelli che attraverso questo monitoraggio rinnoviamo ogni anno, ha ridotto le aliquote o le tariffe, se non in casi del tutto residuali, consolidando così una tassazione su livelli molto elevati”.

Imu e Tasi

Unindustria rileva infatti che molti Comuni negli anni passati avevano già deliberato aliquote IMU sui fabbricati produttivi vicino alla soglia massima fissata al 10,6 ‰, indotti presumibilmente dall’obbligo di devolvere allo Stato una quota corrispondente del 7,6 ‰.

Per la TASI sono confermate anche quest’anno le criticità legate alla tassazione degli immobili invenduti delle imprese edili, una forma di imposizione che va a colpire il “magazzino” di questa tipologia di imprese e non, come deve essere, il suo reddito o il suo patrimonio. La nota favorevole secondo gli industriali è che nessun Comune della provincia applica la TASI agli uffici.

A nostro avviso è sempre più urgente una riforma complessiva della tassazione locale che preveda l’unificazione di IMU e TASI e l’istituzione di un unico tributo in sostituzione delle imposte minori e dei canoni esistenti – afferma Severi – Tale riforma dovrebbe avere come suo architrave la devoluzione ai Comuni dell’intero gettito dell’IMU sui fabbricati industriali e come obiettivi la riduzione dell’imposizione e la semplificazione del sistema”.

Tari

Per quanto riguarda la TARI molti Comuni hanno continuato ad applicare la tassa sulle superfici degli stabilimenti produttivi utilizzando criteri che non tengono conto dell’effettiva produzione dei rifiuti. Tuttavia, un segnale in controtendenza è arrivato, nei primi mesi del 2017 da parte del Comune di Reggio Emilia che, con una modifica del regolamento di gestione della TARI, ha escluso dalla tassa i locali di produzione di rifiuti speciali che non possono essere conferiti al servizio pubblico.

Il provvedimento del Comune di Reggio Emilia, così come l’esempio della Lombardia, dove il Ministero delle Finanze e della Commissione Tributaria Regionale ha rafforzato la disposizione di legge che esclude dalla tassazione le superfici dove si producono rifiuti speciali, sono delle risposte importanti per il mondo imprenditoriale. Ci sono però anche Comuni che, senza ragioni valide, hanno incrementato oltre i limiti di legge i coefficienti utilizzati per determinare le tariffe. Auspichiamo che altre amministrazioni locali possano seguire l’esempio di Reggio e – ricorda Severi – rinnoviamo la disponibilità dell’associazione ad avviare un percorso che porti progressivamente alla determinazione puntuale dei rifiuti prodotti”.

Previsioni 2017

Anche per il 2017 varrà il blocco degli aumenti tariffari disposto dalla legge di bilancio, ma da una prima analisi delle delibere adottate dai Comuni per l’anno in corso secondo Unindustria emerge, a livello generale, una conferma del livello di imposizione del 2016.

Le aziende non sono nelle condizioni di sopportare gli ulteriori incrementi tariffari, in particolare per la TARI, esclusa dalla moratoria degli aumenti – conclude il presidente di Unindustria – Anzi, è quanto mai necessaria la messa a punto, da parte degli enti locali, di una strategia che porti negli anni ad una progressiva riduzione dell’imposizione sulle imprese. Dobbiamo anche ricordare che il tempo e le risorse spese per adempiere alla gestione della fiscalità locale rappresentano un onere occulto che si somma a quello dei tributi in senso stretto. Quello che chiediamo oggi a gran voce è dunque un rapporto tra enti locali e contribuenti sempre più chiaro e trasparente e un sistema per l’assolvimento dei tributi più equo e semplice possibile”.

Grafici e tabelle qui:

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15 COMMENTS

  1. Da residente del comune di Castelnovo non mi fa piacere essere ai vertici di tale classifica. E purtroppo mi duole constatare che a livello di qualità dei servizi offerti dal Comune, non siamo ahimè ai vertici. Quindi la quadratura non torna. Saluti.

    (DC)

    • Firma - DC
  2. Non capisco perchè uno se possiede delle proprietà ottenute con molti sacrifici debba ogni anno fare regali allo Stato, anche molto sostanziosi vedi IMU, non e giusto spolpare la povera gente, speriamo che qualcosa cambi a favore del popolo italiano ma io ci credo poco!

    (Anonimo)

    • Firma - anonimo
  3. Pur non essendo una estimatrice di questa giunta mi sento per correttezza di spezzare una lancia in suo favore. Chi sono gli ipocriti che si lamentano dei tributi? Gli stessi che vogliono tutto ma senza pagarne il prezzo. Volete i gemellaggi? Volete i marciapiedi di Bagnolo belli nuovi? Volete le strade senza le buche e gli sfalci del verde pubblico? Volete i parchi giochi nuovi? Volete le feste con la banda e le serate a teatro con i ministri? Allora se volete tutte queste cose pagate e non lamentatevi, perchè nella vita tutto ha un prezzo ed in questo caso il prezzo da pagare per i servizi che vi offre il vostro Comune sono le tasse!

    (Maria)

    • Firma - Maria
    • Concordo e aggiungo: teatro, cinema, polivalente, Merulo, ect, ect, per non parlare dei debiti contratti in passato per pagare il cinema di Felina e il Fornacione. Più servizi e strutture, più spesa.

      (Alessandro)

      • Firma - Alessandro
  4. Gemellaggi? Serate con i ministri? E chi le ha chieste? Io preferirei avere un servizio scolastico che copra la cancelleria, la retta pasto di 5,65 euro in prima elementare (dove lavoro io spendo la metà in mensa), ma scherziamo. E le buche? Guardi che Castelnovo non è solo centro, provi a fare un giro per le frazioni. Cordialmente.

    (Dc)

    • Firma - Dc
    • Buongiorno, solo per dovere di cronaca: a Castelnovo ne’ Monti esiste un comitato gemellaggi che, attraverso iniziative varie, raccoglie i fondi per abbattere i costi delle le varie attività culturali inerenti gli scambi ed in modo particolare quelli scolastici. Signor o signora “Dc”, se non è chiara l’importanza del gemellaggio con Paesi di culture diverse che consentono ai nostri giovani di introdursi in un mondo col quale dovranno necessariamente confrontarsi per lavoro, o semplicemente per turismo e capirne le diversità e lo mettiamo a confronto con la chiusura di una buca in una strada, forse è meglio non aprire neanche una discussione. A questo proposito la nostra associazione è aperta a tutti e se anche lei volesse aderire sarebbe il/la benvenuto/a. Cordiali saluti.

      (Sergio Sironi, presidente comitato gemellaggi)

      • Firma - Sergio Sironi (presidente Comitato Gemellaggi)
      • Salve signor Sironi, le do del lei (per rispetto) anche se ci conosciamo bene. Non sono contrario ai gemellaggi, ma all’affermazione della signora Maria secondo la quale il gemellaggio con altri Comuni è una causa delle alte tasse che paghiamo noi di Castelnovo. Se ciò non corrisponde al vero, come penso, allora ben vengano i gemellaggi. Attenzione anche a sottovalutare le buche, c’è gente (vedi ciclisti e motociclisti) che ci rischiano la pelle. Cordiali saluti.

        (Dc)

        • Firma - Dc
        • Ho fatto due conti e con le risorse che il Comune dedica ai gemellaggi si possono chiudere sì e no una decina, forse quindici buche. Resta sempre valido l’invito ad aderire al comitato gemellaggi a lei e a tutti coloro che sono sensibili al tema. Se saremo in tanti potremo ridurre ancora i contributi del Comune ed avere più buche chiuse. Cordialmente.

          (Sergio Sironi)

          • Firma - Sergio Sironi
  5. Gentilissimo “Dc”, non è proprio su tutte le frazioni, se passo da Gatta tutto è perfetto, da quando il nostro sindaco ci gestisce la frazione è perfetta, speriamo solo che sia di buon auspicio per le altre frazioni e per il capoluogo. Gli ex senatori non fanno nulla per la montagna (solo la presidenza) la senatrice ha perso il treno con le cooperative (fallite). Speriamo che qualcuno pensi alle tasse e ai cittadini, forse il partito non pensa ai cittadini ma solo ai voti che con tutti quelli che ha messo a posto è sicuro di ricevere. Vergogna e non parliamo di servizi.

    (Un montanaro)

    • Firma - Un montanaro
  6. Gatta perfetta? Un semaforo per la velocità senza telecamera, dove tutti passano con il rosso, moto ed auto che sfrecciano a super velocità e mai i vigili o polizia con laser o velox, ma segnalatori costosi di strisce in serie! La strada principale bella e scorrevole è della Provincia, provi, caro “Montanaro”, a verificare buche e scarichi fognari in paese dove è competenza del Comune. In più vogliamo parlare del servizio pulizia Ginepro?, del servizio verde cimitero? Ma dove abita lei a Gatta per dire che è modello per tutto il comune? Poi bene la piazza e luci sulla provinciale, ma non diciamo che Gatta è la Montecarlo del comune, per piacere.

    (Paolo)

    • Firma - Paolo
  7. Per non parlare poi della manutenzione del verde, completamente assente fuori dal centro, dell’illuminazione stradale scarsa, delle strade tutte buche, della favolosa variante Ponte Rosso, della pulizia degli argini e dei fossi, della mancanza di telecamere ove servono, ecc, ecc, ecc.

    (Dv)

    • Firma - Dv
  8. Tari, Imu, Tasi, eccetera sono state istituite dal governo Monti, con il preciso scopo di “distruggere la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale”. In parole povere: siccome compravamo troppa roba tedesca, la bilancia dei pagamenti stava andando in passivo e più scendeva, più saliva lo spread. Non avendo a disposizione il cambio, e non potendo mettere dazi (i trattati europei lo vietano), l’unico modo era vuotare le tasche degli Italiani. In effetti, non avendo più soldi in tasca, hanno smesso di comprare, sia roba tedesca, che roba italiana. Questi tributi sembrano locali, ma gran parte del gettito va direttamente allo Stato. In più, il patto di stabilità impedisce agli enti locali di spendere. Quindi cosa pretendiamo? Servizi? Il Comune può solo decidere quale voce di spesa tagliare per finanziarne un’altra. O la pulizia degli argini o il servizio scolastico, giusto per capire. Le decisioni di politica economica le prende la Commissione europea; lo Stato, le Regioni, i Comuni, eseguono.

    (Commento firmato)

    • Firma - commento firmato
  9. La tassa sui morti e la tassa sui bambini …
    Due sono le tasse “odiose” che unica tra i comuni della nostra montagna l’amministrazione di Enrico Bini applica ai suoi concittadini. La “tassa sul morto” detta anche (con inconsapevole umorismo) “tassa del trasporto unico”, pari a 200 euro. Tutti i morti nel comune di Castelnovo, o meglio i loro cari, devono pagare. Le pompe funebri fanno l’esazione, applicandola alle fatture con i costi del funerale. 150 euro al comune e 50 euro alle agenzie di pompe funebri quale diritto di esazione. L’altra tassa odiosa è quella sui bambini. Tutti i bambini che si iscrivono alla scuola materna pagano, a seconda del reddito familiare, da 125 a 150 euro al mese circa. Al mese! Questa è chiamata “retta scolastica”, alla quale poi va aggiunto il trasporto con lo scuolabus e il costo dei pasti. La “retta” secondo la legge è un contributo volontario, peccato che l’amministrazione non lo abbia mai detto alle famiglie. Anzi, se qualcuno ritarda nel pagamento ecco che arriva l’avviso di mancato pagamento, la messa in mora e in alcuni casi anche l’avviso di possibili problemi o conseguenze legali ecc.
    nessun altro comune dell’Appennino obbliga le famiglie a pagare la “retta scolastica”! Castelnovo o meglio le amministrazioni Pd, compresa quella di Bini, si! Questo è il cosiddetto aiuto alle giovani famiglie: la tassa sui bambini. Se vincerà la mia lista, Castelnovo Libera, il primo provvedimento di giunta sarà l’abolizione delle due vergognose tasse! È una promessa.
    Alessandro Davoli
    Candidato sindaco lista Castelnovo Libera, 2019

    • Firma - Alessandro Davoli