Riprendiamo un comunicato della Regione su una infrastuttura importante anche per la nostra montagna che sarà più vicina agli assi autostradali
Una svolta importante per la realizzazione della Bretella Campogalliano-Sassuolo. Si avvicina, infatti, sempre di più la partenza dei lavori per un’infrastruttura molto attesa, che rappresenta una porta di accesso all’Europa per il distretto ceramico, e quindi per l’economia regionale.
Al Palazzo Ducale di Sassuolo, sono stati presentati progetto e cronoprogramma per l’apertura dei cantieri: il via ai lavori è previsto nel 2018.
Presenti all’incontro il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il presidente della Provincia di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, e il sindaco di Sassuolo, Claudio Pistoni.
“Quest’opera- sottolinea il ministro Delrio-, di cui oggi si concretizza l’esecuzione, segna il rispetto di un impegno assunto dal Governo di consentire la realizzazione delle infrastrutture effettivamente necessarie per lo sviluppo del territorio. L’intesa odierna costituisce un’ulteriore affermazione della politica e del fatto che, quando si lavora bene, le cose si concretizzano. Nonostante il tempo trascorso ci siamo arrivati e questa è una bella notizia per questa provincia, per le imprese e per tutti i cittadini del territorio”.
“Quello di oggi- afferma il presidente Bonaccini- è un passaggio fondamentale, che chiude un lungo percorso e ci avvicina all’apertura dei cantieri di un’opera indispensabile per la competitività di un territorio come quello del distretto ceramico, fra gli assi portanti dell’economia regionale. Avevo detto che questa doveva essere la legislatura dell’avvio dei lavori della Campogalliano-Sassuolo e stiamo facendo ciò che serve affinché l’impegno preso diventi realtà. Adesso- prosegue- ci sono tutte le condizioni per realizzare l’opera, una infrastruttura strategica, che darà respiro al comparto ceramico aprendolo ancor di più al mercato nazionale e, soprattutto, a quelli internazionali, contribuendo in maniera decisiva a sviluppo e occupazione. Inoltre, con le opere collegate daremo certamente una risposta allo sblocco della mobilità locale, decongestionando il traffico e migliorando la rete delle strade. E’ anche da opere e investimenti come questi- conclude Bonaccini- che passa la competitività e la crescita della nostra regione, che vogliamo mettere nelle condizioni di competere con le aree più avanzate d’Europa e del mondo”.
Il progetto
La nuova Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo - 15 chilometri con 2 gallerie artificiali, 8 viadotti e 5 svincoli - prevede un investimento complessivo di 506 milioni di euro, di cui 215 di contributo pubblico, e permette di riqualificare la rete di collegamenti a servizio del Polo produttivo del distretto della ceramica. Inoltre, alleggerisce la viabilità ordinaria delle zone collegate, spostando il traffico dei veicoli pesanti dalle strade all’autostrada. Sarà poi determinante per attivare collegamenti più efficienti con i centri logistici dell’area e tra la direttrice autostradale del Brennero, il distretto produttivo ceramico, l’area della via Emilia e lo scalo merci di Marzaglia.
Sono previsti inoltre interventi di adeguamento e potenziamento delle direttrici viarie confinanti. Con la realizzazione della Bretella verranno infatti portati a termine anche i due assi secondari: il collegamento con la tangenziale di Modena, lungo circa 3,5 chilometri e con 2 viadotti, 2 sottopassi ferroviari e 2 svincoli, e il raccordo alla tangenziale di Rubiera, 1,4 chilometri di lunghezza, comprensivo di 1 viadotto, 1 sottopasso ferroviario e un ponte sul torrente Tresinaro. E’ inoltre prevista la variante alla SS 9 via Emilia in corrispondenza dell’abitato di Rubiera (6,5 chilometri).
Rispetto di tutte le componenti ambientali
In merito al progetto, Ministero e Regione concordano sulla garanzia del rispetto di tutte le componenti ambientali relative all’intero tracciato, così come previste nella valutazione di impatto ambientale. In particolare, poi, convengono sulla necessità di realizzare un sistema aperto con l'eliminazione dei 4 caselli previsti e l’inserimento della barriera nei pressi del raccordo con il sistema autostradale A1-A22, così da evitare di far pagare un pedaggio in un tratto di collegamento alla tangenziale; di prevedere, nel progetto esecutivo, uno spostamento del tracciato in corrispondenza dello scalo merci di Marzaglia per consentire la realizzazione di un'area di logistica prossima alla ferrovia, strategica per il territorio; infine, condividono la necessità del raddoppio di un tratto di Pedemontana a Sassuolo per il collegamento con l'Autostrada, così da evitare il congestionamento del traffico.
La convenzione di concessione con la Società di progetto AutoCS – il soggetto che realizzerà l’opera, costituito da un’associazione di imprese formata da Autostrada del Brennero Spa, CoopSette soc. Coop, Pizzarotti e Co. Spa, Cordioli e C. Spa, Edilizia Wipptal Spa, Oberosler cav. Pietro Spa, Consorzio stabile Coseam Italia- prevede 31 anni di concessione, di cui 4 per la realizzazione dell’asse principale tra la A22 e la SS 467 e del collegamento alla tangenziale di Modena e della Variante di Rubiera.
Si chiude un percorso iniziato nel 2010, quando il progetto della Bretella - inserita nel Programma delle infrastrutture strategiche – venne approvato da parte del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), che assegnò un contributo di 234,6 milioni di euro. Seguì la gara di aggiudicazione, la convenzione di concessione e il contratto firmato sottoposto al Cipe per l’approvazione.
La montagna avrà un limitato beneficio se l’asse autostradale non viene accompagnato da uno slittamento verso la alta – media Valsecchia (Cerredolo, Colombaia, Fora di Cavola) di alcune attività produttive. L’asse Val Secchia deve diventare un supporto per l’industria, la statale 63 deve diventare l’asse per il turismo e per il pendolarismo verso la città e verso certi servizi purtroppo sempre più accentrati nel capoluogo provinciale. Terminata la Bocco – Canala è necessario partire subito con la manutenzione e l’allargamento della strada tra Il Bocco e Vezzano.
(Massimo Romei)
Avendo vissuto molti anni proprio al centro del comprensorio ceramico, a Fiorano, e conoscendone le criticità, mi viene una sola riflessione da fare: meglio tardi che mai ma sicuramente si è arrivati molto tardi.
(Antonio Manini)