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L’Appennino reggiano va di moda per lo sci

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Marco Ferrarini entra in squadra nazionale: ecco il verdetto delle finali di Coppa Italia di Pampeago, dopo l’ultimo slalom che ha visto sul gradino più alto del podio Cristian Deville davanti al ceco Krystof Kryzl e al carabiniere Andreas Erschbamer. Quarto Riccardo Tonetti. "Ferro", al quinto anno con il gruppo sportivo della Forestale, esulta: “Il sogno si è avverato. Ho sfiorato questo traguardo già ai tempi del Comitato, l’anno scorso invece ho buttato via il successo in Coppa Italia proprio qui a Pampeago2.

Ha chiuso al quinto posto la classifica finale di Coppa Italia, ma Matthias Thaler, Michel Davare, Jonas Senoner e Manuel Sandbichler non rientrano nella fascia d'età valida per accedere di diritto in azzurro. Di fatto la vittoria è andata a Jonas Senoner dei Carabinieri davanti a Michel Davare delle Fiamme Oro. Marco Ferrarini è reggiano di Toano: “Mia madre è proprio di Villa Minozzo, il paese di Razzoli. Sono orgoglioso di questo risultato, il sogno di ogni sciatore”. L’Appennino reggiano va davvero di moda. Intanto domani a Pampeago di Tesero un altro slalom speciale Fis.

(da Raceskimagazine.it)

4 COMMENTS

  1. Questa è pubblicità!!!
    Bravo Marco!!! Credo che sia sotto gli occhi di tutti che in Italia e nel mondo si parla del nostro Appennino grazie allo sci!!! Credo che questa disciplina sportiva sia ancora troppo trascurata nelle nostre zone e soprattutto all’interno delle nostre scuole. Lo sci è una nostra tradizione e come tale dovrebbe essere resa obbligatoria nelle ore di educazione fisica nelle scuole della montagna. La conoscenza, la passione e i valori per la montagna si devono diffondere sin da bambini, capendo che la montagna offre tante opportunità e non deve essere vista come un vivere in maniera disagiata rispetto alla città… anzi!!! L’impegno e al sacrificio di ragazzi che come Marco e Giuliano si dedicano ad uno sport educativo quale lo sci lo si deve sicuramente a loro, alle loro famiglie e a pochi altri…

    (Chicco Ferretti)

  2. Campioni d’Appennino…
    Complimenti Marco, un altro campione d’Appennino!!! Condivido quanto detto da Chicco, per fortuna c’è ancora tanta passione e amore per la pratica dello sci in molta gente comune. Purtroppo però in Appennino reggiano non si riescono a far decollare le strutture: occorrono soldi, permessi e troppa burocrazia… Probabilmente però manca anche tanta lungimiranza e passione nelle persone preposte a decidere e prendere iniziative.
    Speriamo che i nostri campioni siano almeno da stimolo per far decollare iniziative nelle scuole tra i ragazzi del posto e rivolte ai turisti nei nostri comprensori sciistici da Febbio a Cerreto, da Ospitaletto a Ventasso. Purtroppo però passano le stagioni, passano gli anni senza adeguare i nostri comprensori: non ci sono seggiovie a Ospitaletto e Ventasso, non c’è un campo scuola a Cerreto, dove mancano anche collegamenti base tra gli impianti; mentre a Febbio si scia salendo in vetta solo con il micio bus…
    Giusto valorizzare il nostro Appennino a 360 gradi ma sarebbe deleterio per tutti trascurare la nostra principale attività sportiva e turistica invernale.

    (Miriano)


  3. Beh!!! Marchino, già… Così ti chiamavamo anni fa, quando ancora cucciolo facevi stravedere tutti noi che accompagnavamo i nostri figli a sciare con te, tutti appartenenti allo stesso sci club. E mentre i miei scendevano tu gia facevi vedere qualità da campioncino. Ora sei cresciuto, ma per noi resti e resterai sempre Marchino,
    la nostra punta di diamante. Ti aspettiamo a traguardi più alti a far battaglia con Giulietto, sarebbe fantastico.
    Baci a tutti e due.

    (Barbara Govi)