C'è chi li caccia. Chi li preferisce al ristorante. Chi dice che sono la causa della crisi agricola in montagna. Chi li investe e nemmeno si cura di vedere chi hanno investito. Eppure, ieri, è andato in scena qualcosa di diverso per un capriolo investito da un automobilista che nemmeno si è fermato.
Erano le 11 e, sulla statale 63, prima di Ca' del Merlo, il capriolo finiva, ferito, ai bordi della strada. Un cittadino di Carpineti durante una camminata si accorgeva dell'animale e provvedeva, chiamando il 118 - numero unico cui segnalare investimento di animali selvatici ndr - ad allertare i soccorsi. Quindi assisteva il capriolo per un'ora e mezza segnalando alle macchine e soprattutto alle moto che normalmente la domenica transitano in velocità questo tratto stradale, di rallentare. La bestiola in questo modo non è stata presa dal panico e, così, non è incorsa in guai peggiori.
Da San Polo D'Enza è arrivato sul posto il soccorso del Centro recupero animali selvatici. L'esemplare, individuato come un giovane maschio, è stato caricato sul furgone e portato al centro per le prime cure e gli esami per individuare possibili fratture.
Il soccorritore del Centro di recupero si chiama Ivano Chiapponi. Il Centro interviene su circa 400 casi all'anno di caprioli investiti nella provincia di Reggio. Solo il 10 per cento sopravvive ai traumi e può essere rimesso in libertà.
(Franco Capone)
Sicuramente un cittadino esemplare, da lodare anche per l’umanità che ha dimostrato. Conviene ricordare a tutti che dal 2010 è obbligo di legge fermarsi e prestare cura all’animale investito. Nel caso non si presti questa cura si è passibili di denuncia per omissione di soccorso.
(Loris)