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Reazioni e documenti sul “punto nascita” dopo la risposta dell’assessore Venturi

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Dopo la risposta nell'aula del Consiglio regionale alle interrogazioni dei consiglieri Torri e Delmonte sul punto nascita del S. Anna sono pervenuti alcuni documenti che crediamo utile rendere noti.

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Il comunicato stampa della Regione

Le comunità che fanno riferimento agli ospedali di Borgo Val di Taro (Parma) e Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) possono tirare un sospiro di sollievo rispetto al futuro dei rispettivi punti nascita. Le decisioni verranno prese sulla base delle valutazioni della commissione consultiva tecnico-scientifica “Percorso nascita”, la quale “non ha ancora terminato il proprio lavoro”. Inoltre “è intenzione della giunta regionale chiedere comunque alla commissione nazionale la possibilità di derogare rispetto agli standard previsti”. È quanto emerge dalla risposta data in aula dall’assessore alla sanità, Sergio Venturi, a due distinti question time presentati rispettivamente da Alessandro Cardinali (Pd) e da Yuri Torri (Si) assieme a Gabriele Del Monte (Lega nord) e Silvia Prodi (Misto-Mdp).

Cardinali ha ribadito l’importanza di un presidio come quello dell’ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro e del suo punto nascite per un territorio molto ampio e con caratteristiche geografiche particolari. Un territorio che peraltro – ha ricordato - a suo tempo ha già saputo riorganizzare i servizi sanitari nell’ambito di un più ampio contesto provinciale. “Chiedo - ha detto l’esponente del Pd - che si tenga il più ampio confronto possibile non solo con le amministrazioni locali ma anche con tutte le istituzioni e le associazioni che tanto hanno fatto per la crescita di quest’area e che si faccia di tutto per trovare soluzioni e garantire continuità per questo servizio anche alla luce delle deroghe consentite dal ‘decreto Lorenzin’”.

“Abbiamo presentato questa interrogazione sulle sorti del punto nascita dell’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne' Monti – ha quindi precisato Torri - dopo che sono emersi aspetti poco chiari circa le prossime tappe del percorso della Commissione nascite e per sapere cosa intenda fare la giunta per mantenere in vita il servizio in questione sulla base di proposte emerse dal territorio che crediamo debbano essere prese in considerazione a tutti i livelli”.

È stata dunque accolta molto positivamente da entrambi i consiglieri la risposta dell’assessore Venturi che ha anche assicurato “la più ampia disponibilità a confrontarsi con le istituzioni e a raccogliere le istanze dei territori”. Siamo consapevoli – ha anche affermato - dell’importanza degli ospedali delle zone di montagna così come del loro valore sociale”. In tal senso la Regione – ha riferito - si è impegnata in progetti di miglioramento delle strutture con investimenti “per i quali saranno messi in campo 9 milioni di euro di risorse aggiuntive”.

“Il percorso non è concluso, si terrà conto delle richieste dei territori e c’è la disponibilità a chiedere una deroga” – ha sintetizzato con soddisfazione Cardinali - “L’aspetto fondamentale - ha detto - è ribadire l’importanza di garantire i punti nascita anche nei territori di montagna se ci saranno le condizioni e crediamo che nel caso del S. Maria le condizioni ci siano tutte. Mi auguro che continueremo sulla strada della chiarezza e che questo possa portare al miglior risultato possibile”.

Anche da Yuri Torri soddisfazione per la chiarezza della risposta ricevuta, in particolare perché “evidenzia che c’è spazio per lavorare assieme ai territori e che al termine di questo percorso c’è la volontà di chiedere una deroga: un passaggio - ha detto - mai chiarito prima e che diventa rilevante per i cittadini. La questione non è localistica ma territoriale, di riconoscimento delle esigenze che hanno determinate aree in quanto montane - ha quindi ribadito il consigliere. Di qui necessità derogare a criteri numerici e dall’altra di inserire le scelte in una visione più ampia dei servizi, non solo sanitari”.

Il commento del Pd di zona montana

La risposta data in aula del Consiglio regionale dall'assessore Venturi alla interrogazione, presentata dal consigliere Torri, fa il punto della situazione dei punti nascita dell'Appennino e pone fine ad una polemica innescata dal consigliere regionale della Lega Delmonte, per interessi di parte, che non sono gli interessi della nostra comunità di abitanti della montagna reggiana.

Le dichiarazioni dell'assessore Venturi confermano la volontà della giunta regionale di proseguire la valutazione dello stato di sicurezza del punto nascita di Castelnovo ne’ Monti e successivamente di chiedere il parere della Commissione percorso nascite ministeriale sulla possibilità di derogare alla chiusura.

Sapevamo che salvaguardare l'Ospedale Sant'Anna in tutte le sue parti era l'obiettivo prioritario, quando abbiamo trovato l'unità per costruire e presentare un documento sull'ospedale della montagna, condiviso da amministratori, associazioni, enti, comitati, tecnici e forze politiche, sulle proposte di tenuta e sviluppo del nostro ospedale in tutti i suoi reparti, compreso il punto nascita. Sul punto nascita abbiamo chiesto una valutazione non sul numero di parti ma soprattutto sui livelli di sicurezza che il punto nascita di Castelnovo ne’ Monti può e potrà garantire a mamme, neonati ed operatori.

La Regione ha accolto le proposte tecniche fatte dalla montagna ed ha presentato il piano di potenziamento dell'ospedale, mettendo in programma lavori per due milioni di euro nel prossimo anno e stanziando un milione di euro per ogni anno a venire per l'assunzione di personale: un aumento di sei medici e dieci infermieri per potenziare le attività chirurgiche, pronto soccorso, cardiologia e ginecologia. Sono impegni per costituire a Castelnovo ne’ Monti una unità dipartimentale di urologia, progetti per chirurgia senologica, ortopedica, otorino e generale, mantenendo le altre specialistiche. L'intervento in programma sulle strutture del pronto soccorso prevede di realizzare due letti di osservazione breve intensiva, proprio per poter completare la valutazione dei casi in emergenza nel nostro ospedale, evitando quando possibile un trasporto immediato verso Reggio Emilia. A fronte di un importante progetto di potenziamento dell’organico di ulteriori 6 medici , di cui 1 al pronto soccorso e 5 nei reparti, e 10 paramedici chi potrà ancora parlare di un ospedale in dismissione? Questo è un grande risultato per l'ospedale di Castelnovo ne’ Monti in anni di finanziamenti congelati, risultato del confronto portato avanti dalla nostra comunità ed a cui la Regione ha risposto positivamente. La nostra comunità deve continuare a mantenere un'alta attenzione sulla sanità, uno dei presidi fondamentali per la tenuta della territorio, per preservarne la natura pubblica ed universalistica.

Un primo grande obiettivo quindi è stato raggiunto, ora ci troviamo al passaggio delicato per il futuro del punto nascita; se riusciamo ad assicurare gli stessi livelli di sicurezza delle altre realtà nazionali derogate ed a livelli comparabili alle realtà capoluogo può essere richiesta la deroga per un punto nascita pienamente integrato nella rete provinciale, collocato in una zona periferica, montana, riconosciuta come area interna, in cui la comunità tutta è impegnata per trovare modelli originali di sviluppo. Su questo terreno e con queste proposte il Partito democratico della montagna reggiana continua il suo impegno a salvaguardia dell'Ospedale Castelnovo ne’ Monti ed auspica che la nostra comunità mantenga unità di intenti e volontà, ma anche chiarezza, consapevolezza e riconoscimento dei risultati raggiunti.

(Guido Tirelli, coordinatore zona montana del Partito democratico)

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3 COMMENTS

  1. Ma vi rendete conto che sono ormai due anni che tutti i santi giorni o quasi c’è un articolo sull’ospedale S. Anna-punto nascite? Di chiacchiere e di convegni ne avete fatti tanti ma di fatti concreti, credo, molto pochi. Avete intenzione di andare avanti così ancora fino alla stupidità? Non siete capaci di prendere iniziative serie con fatti concreti, coinvolgendo la popolazione (le mamme soprattutto) per manifestazioni e delegazioni in Regione e al Ministero? Le chiacchiere sono tipiche dei politici i quali promettono sempre, dicono che avete ragione, ma poi badano alle loro poltrone e ad assecondare coloro che ci comandano. Non l’avete ancora capito?

    (Enzo Fontana)

    • Firma - enzo fontana