8 marzo particolare per le donne dipendenti dell’ASP Don Cavalletti di Carpineti.
Le operatrici dell’Asp sono state convocate assieme ai loro colleghi dal sindaco carpinetano Tiziano Borghi, dal presidente del consiglio di amministrazione Elisa Codeluppi e dal direttore della struttura Argo Zini, per ricevere in anteprima l’importante comunicazione del pareggio di bilancio dell’Ente.
“Abbiamo aspettato oggi e abbiamo dato a voi per primi la notizia del raggiungimento di questo importante obiettivo perché siete stati i maggior fautori di questo grande successo” ha annunciato Borghi.
L’ASP don Cavalletti dal 2008 in poi ha sempre chiuso i bilanci con disavanzi che hanno raggiunto l’ordine di circa 100.000 euro per esercizio e anche se in parte sono stati ripianati, hanno lasciato un residuo di quasi 400.000 euro di disavanzo.
E adesso? “L’amministrazione comunale ha provveduto ad un programma di ripiano del disavanzo che ha tolto sì risorse al comune di Carpineti e in piccola parte anche agli altri comuni soci, ma ha permesso di salvare gli stipendi dei dipendenti dell’ASP”, ha spiegato il sindaco. Nello stesso tempo si è poi provveduto a studiare un budget serio che contenesse le spese e tendente all’equilibrio dei costi con i ricavi del Don Cavalletti. Gli accorgimenti adottati e condivisi con i dipendenti, assieme ad alcune variazioni organizzative, hanno determinato il passaggio da una perdita di 100.000 euro dell’esercizio 2015, al pareggio di bilancio del 2016.
“Le stesse misure di successo potevano essere adottate anche al primo anno di attività del nuovo consiglio, sennonché il processo di accreditamento in atto presso la Regione ha impedito qualsiasi variazione allo schema in essere” ha aggiunto il direttore Zini. Nelle sue conclusioni Borghi ha poi aggiunto ai ringraziamenti ai dipendenti, i ringraziamenti per i lusinghieri risultati raggiunti al direttore Zini, al nuovo coordinatore dell’Asp Fabio Pignedoli, alla presidente Codeluppi e all’ex presidente Giovanni Teneggi, che ha iniziato il processo innovativo; Teneggi, non potendo essere presente, ha inviato un messaggio che è stato letto ai convenuti.
Zini e Codeluppi, complimentandosi con i dipendenti, hanno terminato dicendo che il pareggio di bilancio raggiunto è necessario sia consolidato affinché si confermi anche nei prossimi esercizi e a tal fine saranno studiati schemi di organizzazione e fatte scelte che permettano il mantenimento dell’equilibrio raggiunto.
Da cittadina attenta al mio territorio non posso che congratularmi con tutti i fautori di questo grande successo! Soprattutto con chi ogni giorno grazie al suo lavoro e la sua professionalità fa sì che l’Asp sia un eccellenza nella nostra montagna. Un risultato (dal punto di vista economico) straordinario e che fino a qualche anno fa sembrava utopico.
(Barbara)
Da cittadino poco attento noto che una normale e indispensabile procedura di riassetto economico viene “spacciata” per un grande risultato. Mantenere i posti di lavoro e spalmare i debiti sui cittadini non mi pare una grande strategia. Ma scusate, i 400 milaeuro di debiti ci sono ancora, vero? Chi li dovrà pagare?, sempre il cittadino, spalmati nel tempo, ovviamente. Ci togliete risorse e servizi e vi complimentante pure, mentre i dirigenti che in questi anni non sono stati in grado di gestire la struttura sono ancora ben presenti, ben stipendiati e ben citati nell’articolo. Ma dai, pensate che siamo proprio tutti fessi? Ma cosa vuol dire “provveduto a studiare un budget serio che contenesse le spese e tendente all’equilibrio dei costi con i ricavi del Don Cavalletti”? Questa è la normalità per qualsiasi dirigente capace. I dirigenti sono pagati per ottenere risultati, se non si ottengono… a casa. Ci sono molti giovani competenti a Carpineti che probabilmente sono in grado di fare meglio. Se siete seri, come immagino, pubblicate tutti i dati, il numero dei dipendenti, gli stipendi dei dirigenti, le entrate e poi analizzeremo se è un grande successo o la solita presa per i fondelli.
(Un carpinetano felice)
Carissimi, sembra che il Comune abbia avuto la bacchetta magica per pareggiare i conti dell’ASP Don Cavalletti. Ma una constatazione va fatta: considerato che la signora A.C. è andata in pensione e non rimpiazzata subito ma (se non vado errata) dopo un anno, il risparmio avuto è stato notevole e aggiungendo tagli a destra e a manca, secondo me, qualsiasi carpinetano riusciva a risolvere questo problema. Pongo una domanda al signor Carpinetano felice: come mai non sono riusciti a ripianarlo subito il primo anno di amministrazione, invece di incrementare notevolmente il debito?
(Carpinetana felice)
Cara mia compaesana, tanta gioiosità ti ha leggermente sviato. Poni a me la domanda? E che ne so io?, chiedilo al sindaco Tiziano Borghi o alla dirigenza dell’ente, anche se nell’articolo un breve accenno di risposta alla tua domanda c’è… Con affetto!
(UCF, acronimo di cui sopra)
Esprimo il mio pensiero rispondendo alla Carpinetana felice, a me sembra che invece di usare la bacchetta magica l’amministrazione abbia affrontato con serietà una situazione delicata. Per quanto ne posso sapere il risultato di pareggio è stato raggiunto attraverso serie proposte dell’amministrazione, con la fondamentale collaborazione del personale! Rivolgendomi al Carpinetano felice, vorrei dire che la penso come lui, quando un amministratore è incapace andrebbe mandato a casa, prima però bisogna valutare con attenzione la situazione! Se anche le precedenti amministrazioni fossero intervenute con proposte e sensibilizzazione del personale, forse questo importante risultato si sarebbe raggiunto prima, evitando di aggravare le casse comunali del farsi carico del disavanzo creatosi.
(Stefano)
Questa cosa del bilancio di pareggio mi fa ridere. Una struttura sempre piena, con tantissimi posti in convenzione, una cooperativa a cui è affidato metà del servizio (che per lo meno ha un costo certo già da inizio anno, anche se alla fine costa di più), cosa ha fatto di tanto straordinario? Il bilancio si poteva pareggiare prima, molto prima, senza lasciare debiti pregressi che dovremo pagare noi cittadini. Vorrò proprio leggerlo nel dettaglio questo bilancio, soprattutto nella parte che riguarda gli ammortamenti materiali ed immateriali dei debiti. Infine, ha ragione la Carpinetana felice: con uno stipendio da dirigente in meno era capace chiunque. Siamo seri, suvvia!
(Una di Carpineti)