Fulvio Montipò da oggi è a tutti gli effetti cittadino di Baiso. Reggiano di origine e di spirito, nato proprio a Baiso, dove ha vissuto l’infanzia e dove ama ritornare appena può, Fulvio Montipò era emigrato prima per continuare gli studi, poi per lavorare e dare inizio con l’Interpump ad un solido impero economico grazie al quale il nome del piccolo paese sull’Appennino reggiano è arrivato in tutto il mondo.
L’onorificenza era stata decisa dal Consiglio comunale che aveva deliberato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria a Fulvio Montipò in segno di alta considerazione e riconoscenza per l’intensa attività imprenditoriale e sociale svolta che lo ha portato a raggiungere altissimi risultati in campo nazionale ed internazionale e per l’encomiabile esempio ispirato ai fondamentale valori di laboriosità e solidarietà.
Sabato 4 marzo scorso, alla presenza del prefetto Raffaele Ruberto, del sindaco Fabrizio Corti, del presidente Giammaria Manghi e di numerose autorità, la cerimonia ufficiale, che si è trasformata in una lezione di vita per i cittadini, gli amici di sempre e soprattutto per gli alunni della scuola media di Baiso. Prezioso il messaggio pronunciato dal dottor Montipò, visibilmente emozionato, ma capace di trasmettere valori e principi con semplicità e genuinità, ricorrendo anche all’uso di qualche parola in dialetto: “i Soldi e il successo aiutano, ma non sono la cosa più importante. La cosa importante è avere dei sogni e fare di tutto per realizzarli, sempre con onestà e tenendo vicino una scatolina da riempire il più possibile di dignità”.