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“Bocco-Canala grazie alla Provincia”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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"L'avvio della gara d’appalto per la realizzazione della variante alla Statale 63 ed in particolare della Bocco-Canala è certamente una buona notizia, anche se non possiamo dimenticare che di quest'opera - che rappresenta un esempio clamoroso di interruzioni e ritardi - si era iniziato a parlare negli anni Novanta".

E' quanto afferma la presidente della Provincia, Sonia Masini, all'indomani della pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta Ufficiale, sottolineando come "comunque solo grazie ad un susseguirsi costante di sollecitazioni da parte della Provincia finalmente il nostro territorio vede sbloccare questa importante opera per la viabilità da e per la montagna".

"Se, dopo oltre 15 anni, sta finalmente per essere realizzata la Variante Bocco-Canala, è infatti solo grazie al lavoro svolto dalla Provincia che, in collaborazione con i parlamentari reggiani del Pd, Anas, il governo Prodi ed in particolare l'ex ministro alle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha reso possibile il concreto finanziamento dell'opera", continua la presidente Masini ricordando, tra l'altro, i numerosi incontri a Roma che portarono, nell'agosto 2007, l'allora ministro Di Pietro a confermare per iscritto l'"appaltabilità" della Bocco-Canala nel Piano quinquennale Anas, continua la presidente Masini.

"In tutti questi anni, la Provincia ed i Comuni hanno sopperito con responsabilità e grandi sforzi tecnici e finanziari ai ritardi di Anas, programmando e realizzando sull'asse centrale tra Reggio Emilia e la montagna opere fondamentali come la variante di Canali ed il suo collegamento con Baragalla, la variante e la rotatoria di Puianello", conclude la presidente Masini auspicando "analoga attenzione ed impegni concreti da parte del governo e della stessa Anas per ottenere il finanziamento di tutte le altre opere - dalle varianti di Vezzano, Castelnovo ne' Monti, Cervarezza e Busana-Collagna al traforo del Cerreto - fondamentali per lo sviluppo infrastrutturale della nostra montagna".

9 COMMENTS

  1. Complimenti….
    Immagino quindi che la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con i parlamentari reggiani del Pd, l’Anas, l’ex governo Prodi ed in particolare l’ex ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro sia in grado di spiegare ai cittadini quale grande miracolo italiano si cela dietro all’esorbitante aumento del costo dell’opera… Da 52 milioni di euro a novembre 2009 agli attuali 65???? Complimenti a tutti…

    (Massimiliano)

  2. Molto bene!
    Ma è semplicemente il lavoro che deve essere svolto da chi ha deciso di fare politica, indipendentemente dall’appartenenza. In questo caso, è corretto che sia stato portato avanti dagli amministratori di sinistra, che da sempre gestiscono e vengono eletti nel nostro territorio (e ci mancherebbe altro lo avessi fatto io o ancor peggio la minoranza locale!). Ma non finisce qui, adesso viene la parte più dura; ovvero impedire che i lavori vengano interrotti, che ci sia una data certa di ultimazione, che non vengano sprecati soldi pubblici, ecc… Come fatto notare dal Sig. Massimiliano in precedenza, pare ci siano già alcuni problemini. Attendiamo di vedere un lavoro impeccabile, in alternativa le dimissioni. C’è tanto bisogno di certezza!

    (Gianluca Grossi)

  3. Confusione…
    Scuste l’ignoranza ma non capisco: il merito per la Bocco-Canala è della Provincia ma quando ci lamentiamo dello Stato della SS 63 la presidente Masini dice che è di competenza statale. Ma la Bocco-Canala non è un tratto della SS 63? Traducendo… i meriti sono sempre e solo della Provincia, i demeriti degli altri…
    Buona Pasqua a pinocchi e non!

    (Riccardo Bigoi)

  4. Ancora con ‘sta storia dei meriti!!
    …ahahah, e non è ancora finita, Massimiliano… A fine lavori saremo ben oltre i 70!! E pensare che ci costerà “solamente” 45 mln di euro a km questa “importante opera”!!! E poi ancora questa storia del “è merito mio”… Certo, è merito vostro, politici e politicanti, se ci sono voluti 15 anni per sbloccare la cosa e se ce ne vorranno 20 (e qui non è ancora certo!!) per vedere l’opera realizzata… Ma quei soldi non sarebbero bastati per sistemare la statale da Reggio al Cerreto???
    A voi la parola, politici e politicanti…

    (Commento firmato)

  5. Il pensiero del Comitato
    A scanso di equivoci e di strumentalizzazioni, precisiamo che il comitato è FAVOREVOLE a qualsiasi EURO speso “BENE”, sottolineamo BENE, per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della SS 63. Precisato questo, essendo LIBERI di PENSIERO e di SCHIERAMENTO, vorremmo precisare che non si può gioire di un’opera ferma da 15 anni, “COSTATA! nel 1993 LA SOMMA DI 27 MILIARDI, oggi 130 miliardi delle vecchie lire; bella vittoria della politica e dei POLITICI!!! Premesso questo, vorremmo spostare l’attenzione sulle COLPE e non SUI meriti di questi 15 ANNI di abbandono. Cara presidente, a chi dobbiamo BUSSARE a casa per consegnare il PREMIO dell’INEFFICIENZA e dell’ABBANDONO e per consegnare I RICORDINI funebri di chi ha lasciato la “PELLE” sulle curve, sulle buche e sulle promesse della SS 63? Questa è la nostra domanda, ricordandole che poco lontano da Castelnovo ne’ Monti vi è una curva che è anni che tra promesse Sue ed altre deve essere RADDRIZZATA, il muro crolla, l’avvallamento aumenta, l’unica cosa che non aumentano sono i FATTI!!!
    Per concludere, presidente, con questi soldi non si poteva “SISTEMARE” gran parte della SS 63? Con questi soldi non si poteva sistemare la BETTOLA/BOCCO? Un politico poteva gioire dicendo: il tratto del Bocco serve a poco, noi “BIPARTISAN” siamo riusci a far spostare i fondi sulla “BETTOLA/BOCCO”.
    Questo, presidente, era un merito, altro solo chiacchiere!!!

    (Il Comitato strada statale 63)

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    @RNOTA DELLA REDAZIONE: Inseriamo volentieri, a firma del Comitato, questo nuovo commento. Al comitato e al suo coordinatore Roberto Malvolti il merito storico di avere posto sotto i riflettori per diversi mesi la questione SS 63 e, crediamo, anche di avere sicuramente sollecitato alcuni interventi che, diversamente, avrebbero tardato mesi e mesi. Ora, in questa riflessione, leggiamo valutazioni tecniche e politiche (come già in altri casi in precedenza). Riteniamo, per trasparenza nei confronti dei lettori, che tali posizioni – in quanto frutto di un comitato – siano suffragate da più voci e quindi saremo lieti di potere ospitare una intervista a diversi membri (e un’eventuale indicazione dei rispettivi “associati”) del comitato. In questo modo le diverse valutazioni espresse potranno avere ancora un maggiore valore.#R

  6. Bettola-Bocco-Canala
    La Bocco-Canala non l’ho mai capita. Giorni fa ho percorso il tratto che credo interessato dalla variante in direzione Reggio con un occhio al contachilometri e uno al cronometro, non guidavo io. Velocità 50 km/h, tempo impiegato 93″. Nessun pericolo, curve con discreta visibilità. Bocco-Bettola velocità appropriata, se ben ricordo 8-9 minuti, ma strada tortuosa, curve strette e senza visibilità. Se si incrocia un tir sono… brividi.

    (Ermete Muzzini)

  7. Sono ben altre le priorità sulla SS 63!
    Basta percorrere la statale 63 dal crinale in giù per rendersi conto di quanti e quali siano i punti critici disseminati lungo il suo percorso obsoleto, degradato e pieno di insidie, realizzato secoli fa al tempo dei carri e rimasto pressochè immutato nel tempo
    (a parte il tratto Ca’ del Merlo-Bocco, di pochi chilometri, in gallerie anguste e male illuminate) nonostante i quattordicimila veicoli che vi transitano ogni giorno. Sembra di viaggiare in un paese del terzo mondo: frane, strettoie, curve pericolose, muri di contenimento che crollano, guard rail accartocciati, muretti demoliti, fossi intasati, buche ovunque e, da Puianello a Reggio, interminabili code per raggiungere la città e il posto di lavoro. Non parliamo poi dei giorni di festa, quando il rientro dalla gita in montagna dei poveri reggiani si tramuta spesso in angoscianti code di ore. Se ANAS dopo 15 anni ha messo a disposizione 65 milioni di euro per interventi di ammodernamento della statale 63 ben altre sarebbero state le priorità che la Provincia avrebbe dovuto indicare all’Ente prima di affrontare il costosissimo tratto Bocco-Canala di 1,5 km, pur essendo utile e importante. Mi riferisco alla messa in sicurezza dei tratti più battuti, dove più frequenti sono gli incidenti; alla variante incompiuta, tra Puianello e Canali, per rimuovere l’imbuto a valle (ferma per mancanza di fondi), al tratto Bettola-Bocco, stretto, contorto e pericoloso dove corriere e Tir spesso si sfiorano o incastrano e a molte altre parti da bollino rosso il cui censimento è ben noto agli addetti ai lavori. Si chieda anche agli autisti dell’ACT che cosa ne pensano. Allora, perchè investire le risorse senza ascoltare gli utenti della strada? Sono le solite imposizioni dall’alto che ignorano le vere esigenze della gente. Ancora una volta la politica ha evidenziato il profondo scollamento tra il palazzo e il territorio, perdendo una preziosa occasione di dialogo.
    Non si venga poi a dire che le colpe sono sempre dell’ANAS!

    (Vittorio)

  8. Non ho firmato
    Non ho aderito alla raccolta firme del Comitato strada statale 63 e devo dire che, leggendo i comunicati stampa e gli interventi di questa associazione, sono contento della scelta fatta. I componenti hanno tutto il diritto ad esprimersi ed è giustissimo impegnarsi per migliorare questa strada, ma i toni, le argomentazioni utilizzate proprio non mi piacciono. Parlare di ricordini funebri è poco elegante, poco costruttivo e vicino a deliri di onnipotenza che a mio parere fanno perdere al comitato il suo significato.

    (Commento firmato)