Così inizia un comunicato di poco fa. In cui possiamo leggere, di seguito, che al termine dell’incontro i sindaci hanno emesso una nota unitaria.
Questa: “Esprimiamo apprezzamento per il comunicato con cui l’assessore Venturi annuncia un progetto di potenziamento dell’ospedale di Castelnovo ne’ Monti nel suo insieme e il rinvio della decisione sul punto nascite dopo le valutazioni della commissione consultiva tecnico-scientifica. In questi mesi i sindaci dell’Unione montana, insieme, hanno avviato un percorso istituzionale coinvolgendo tutti gli enti e i soggetti preposti (Regione, Provincia, Azienda Usl, ecc.) per creare un progetto di miglioramento complessivo del nostro ospedale. Pensiamo che la tenuta e il rilancio di un territorio come il nostro, su cui noi ci impegniamo quotidianamente, non possa prescindere da un sistema ospedaliero all’altezza e da servizi di qualità che non siano solo per i residenti, ma che possano essere attrattivi anche verso l’esterno; e per fare questo dobbiamo avere una struttura di assoluta qualità”.
“Servono investimenti edilizi sull’immobile, servono investimenti sui servizi e sulle professionalità. Bene quindi un primo impegno della Regione che va nella direzione da noi richiesta. Sul punto nascite chiediamo di continuare il confronto e di tenere in considerazione tutti gli aspetti e le caratteristiche del territorio,per arrivare a una soluzione finale che garantisca la massima sicurezza e coniughi le esigenze delle persone che vivono in montagna. Chiediamo inoltre a Venturi che ogni scelta sia preceduta da quel dialogo e anche da una sua presenza sul territorio per incontrare la popolazione, come lui stesso ha più volte annunciato. Considerando infine il tema della sanità centrale nell’altro ambizioso progetto che interessa il territorio dell’Appennino, quello per le ‘Aree interne’, rimarchiamo l’assoluta necessità di mantenere gli impegni già assunti in tal senso dalla Regione al momento dell’individuazione del nostro territorio come area pilota”.
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Quindi la deroga per mantenere il punto nascita aperto a Castelnovo ne’ Monti verrà chiesta dalla Regione, o no? E soprattutto nel mentre che aspettiamo di chiedere la deroga e di sapere il parere della commissione consultiva tecnico-scientifica come ci si regola nel reparto di Ostetricia-Ginecologia della nostra montagna? Si può nascere qui, o no? Ho l’impressione che questa promessa di fondi per potenziare l’ospedale in altri reparti (fatto molto positivo) serva in questo momento solo a distogliere l’attenzione, mi sembra un contentino in cambio della perdita di qualcosa di molto prezioso per noi.
A questo punto dobbiamo prendere atto che il comunicato dell’assessore Venturi può avere diverse interpretazioni. Io e tanti altri non vi avevamo trovato molto di cui essere soddisfatti; forse perché i riferimenti al problema della chiusura reparto sono molto vaghi, o forse perché le dichiarazioni del dottor Nicolini, sui giornali di pochi giorni fa, erano di tutt’altro tipo. Può anche darsi che leggendo abbiamo ricavato sensazioni sbagliate, o forse siamo soltanto troppo diffidenti e prevenuti, ma valli a capire tu questi assessori e direttori politici.
Bene il comunicato, male il politichese che i sindaci riuniti hanno usato. Cari primi cittadini, ci vuole chiarezza nelle parole, soprattutto verso chi vi ha eletto e delle cui istanze dovete farvi carico. Dovevate scrivere chiaro che l’ospedale di Castelnovo non si tocca. Che il reparto di Neonatologia di Castelnovo non si tocca. Avete perso l’ennesima occasione per dimostrarvi all’altezza dei cittadini che rappresentate, piegandovi al politico o direttore generale di turno che rappresenta questo modo sbagliato di fare politica.
Il comunicato dei sindaci è imbarazzante. E’ comprensibile che non utilizzino commenti coloriti, ma almeno improntati alla massima chiarezza e fermezza nel rispetto dei cittadini della montagna.Il fatto è che troppi sindaci hanno “dormito” per anni avallando le scelte, facendo essi stessi parte di quella nomenclatura che ci amministra da tempo.
La solita presa in giro inferta alla cittadinanza da una classe politica che sapeva da anni, sindaci compresi. Ora vista l’insurrezione popolare tutti a ricorrere a comunicati stampa. Una sola verità: chi ha amore per la propria terra deve dedicare politicamente un po’ del proprio tempo, chi mischia interessi deve starsene a casa. Cordialmente.
Provo grande imbarazzo di fronte a una categoria di amministratori che credo abbiano veramente sbagliato missione o mestiere, se così si può definire. E ancor di più mi meraviglia la pochezza degli amministratori della Regione, una delle più funzionali, ricche e prime della classe a livello nazionale. Veramente poca coerenza, zero autonomia, molta supponenza. Ma di reale, tangibile, applicabile, logico e coerente quasi nulla a livello nazionale. Pensate solo alle province ed il caos che il ministro Delrio e riuscito a fare, veramente ridicolo.
Nonostante il risveglio, la solita presa di posizione, non si dice nulla se non il solito parlare da “politici” che dimostrano di non saper affrontare la situazione. Non possono schierarsi contro il “potere”, si schierano contro la popolazione della montagna che da sempre, nonostante le innumerevoli oscenità e distruzioni del crinale, non ha il coraggio di mandare a casa il “sistema”. Ringrazio il dott. Boni per le sue parole, chiare e precise, complimenti. Il crinale è arrivato ad un punto di non ritorno, ringrazio i signori amministratori che hanno contribuito e continuano a distruggere la montagna. Ogni giorno, in ogni materia, non si vede una minima azione con risvolti positivi. Chiacchiere, promesse e proclami. Continuate pure così, la montagna è assuefatta. Ora il Mab e le Aree Interne risolveranno ogni problema. Cordialmente.
Quindi la deroga per mantenere il punto nascita aperto a Castelnovo ne’ Monti verrà chiesta dalla Regione, o no? E soprattutto nel mentre che aspettiamo di chiedere la deroga e di sapere il parere della commissione consultiva tecnico-scientifica come ci si regola nel reparto di Ostetricia-Ginecologia della nostra montagna? Si può nascere qui, o no? Ho l’impressione che questa promessa di fondi per potenziare l’ospedale in altri reparti (fatto molto positivo) serva in questo momento solo a distogliere l’attenzione, mi sembra un contentino in cambio della perdita di qualcosa di molto prezioso per noi.
(Futura mamma)
Era ora! Buon risveglio dall’era glaciale, cari amministratori: MaB e aree interne vi hanno finalmente dato la sveglia?
(MA)
A questo punto dobbiamo prendere atto che il comunicato dell’assessore Venturi può avere diverse interpretazioni. Io e tanti altri non vi avevamo trovato molto di cui essere soddisfatti; forse perché i riferimenti al problema della chiusura reparto sono molto vaghi, o forse perché le dichiarazioni del dottor Nicolini, sui giornali di pochi giorni fa, erano di tutt’altro tipo. Può anche darsi che leggendo abbiamo ricavato sensazioni sbagliate, o forse siamo soltanto troppo diffidenti e prevenuti, ma valli a capire tu questi assessori e direttori politici.
(Antonio Manini)
Bene il comunicato, male il politichese che i sindaci riuniti hanno usato. Cari primi cittadini, ci vuole chiarezza nelle parole, soprattutto verso chi vi ha eletto e delle cui istanze dovete farvi carico. Dovevate scrivere chiaro che l’ospedale di Castelnovo non si tocca. Che il reparto di Neonatologia di Castelnovo non si tocca. Avete perso l’ennesima occasione per dimostrarvi all’altezza dei cittadini che rappresentate, piegandovi al politico o direttore generale di turno che rappresenta questo modo sbagliato di fare politica.
(MB)
Il comunicato dei sindaci è imbarazzante. E’ comprensibile che non utilizzino commenti coloriti, ma almeno improntati alla massima chiarezza e fermezza nel rispetto dei cittadini della montagna.Il fatto è che troppi sindaci hanno “dormito” per anni avallando le scelte, facendo essi stessi parte di quella nomenclatura che ci amministra da tempo.
(Guglielmo)
La solita presa in giro inferta alla cittadinanza da una classe politica che sapeva da anni, sindaci compresi. Ora vista l’insurrezione popolare tutti a ricorrere a comunicati stampa. Una sola verità: chi ha amore per la propria terra deve dedicare politicamente un po’ del proprio tempo, chi mischia interessi deve starsene a casa. Cordialmente.
(Robero Malvolti)
Provo grande imbarazzo di fronte a una categoria di amministratori che credo abbiano veramente sbagliato missione o mestiere, se così si può definire. E ancor di più mi meraviglia la pochezza degli amministratori della Regione, una delle più funzionali, ricche e prime della classe a livello nazionale. Veramente poca coerenza, zero autonomia, molta supponenza. Ma di reale, tangibile, applicabile, logico e coerente quasi nulla a livello nazionale. Pensate solo alle province ed il caos che il ministro Delrio e riuscito a fare, veramente ridicolo.
(G.m)
Nonostante il risveglio, la solita presa di posizione, non si dice nulla se non il solito parlare da “politici” che dimostrano di non saper affrontare la situazione. Non possono schierarsi contro il “potere”, si schierano contro la popolazione della montagna che da sempre, nonostante le innumerevoli oscenità e distruzioni del crinale, non ha il coraggio di mandare a casa il “sistema”. Ringrazio il dott. Boni per le sue parole, chiare e precise, complimenti. Il crinale è arrivato ad un punto di non ritorno, ringrazio i signori amministratori che hanno contribuito e continuano a distruggere la montagna. Ogni giorno, in ogni materia, non si vede una minima azione con risvolti positivi. Chiacchiere, promesse e proclami. Continuate pure così, la montagna è assuefatta. Ora il Mab e le Aree Interne risolveranno ogni problema. Cordialmente.
(Fabio Leoncelli)
I sindaci come Don Abbondio.
(Effeti)