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Torna “Pasqua ne’ Monti”: programma ridotto, ma con qualità

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Sara Garofani, presidente della Comunità montana, e Paolo Ruffinim assessore a Castelnovo ne’ Monti, hanno presentato il programma di “Pasqua ne’ Monti 2010”, il pacchetto delle proposte di intrattenimento, cultura, tradizione, sport, animazione che la montagna reggiana propone a residenti e turisti per il mese di aprile e l’inizio di maggio.

Clou delle iniziative è il periodo pasquale quando si rinnovano, in più luoghi, gli appuntamenti con lo “scusin” e con le celebrazioni religiose della tradizione.

In questo quadro va segnalato lo “scusin” di Castelnovo ne’ Monti che, sulla scia di una tradizione tenuta viva dalla compianta signora Corbelli per decenni, ora è stata fatta propria dalle figlie e quest’anno si propone con finalità benefiche perché tutti gli utili saranno utilizzati per aiutare il Comune abruzzese terremotato di Villa Sant’Angelo.

Sempre a Castelnovo ne’ Monti il 31 marzo dalle ore 20,30, si svolgerà per le vie del centro l’azione sacra “La passione del Signore: Oggi come ieri è lui che soffre per amore” a cura del Vicariato Bismantova.

Tra le iniziative più impegnati ce ne sono due sportive: l’ormai classico appuntamento con la pallavolo giovanile femminile che si svolge in più giorni e in diversi comuni impegnando 12 squadre di diverse regioni. Ospite della manifestazione il Club Italia, la nazionale giovanile, che sarà presentata al pubblico il 1 aprile alle 21 presso il centro sportivo “Onda della Pietra”.

L’altra iniziativa è ancora della tradizione poiché è la “47^ Gara di canoa fluviale” sull’Enza che si disputerà il 10 e 11 aprile.

Per strade e piazze di Castelnovo ne’ Monti il giorno di Pasqua sarà possibile assistere alle esibizioni dei buskers del Ferrara Buskers Festival a partire dalle ore 15. In Palazzo Ducale, sempre a Castelnovo, dal 3 al 25 aprile, saranno in mostra gli artisti di Illingen, il paese tedesco gemellato.
Altre numerose iniziative a Ligonchio, a Vetto, a Viano, a Busana sono elencate nell’opuscolo illustrativo che è in distribuzione negli uffici turistici e nei locali pubblici della montagna.

Informazioni si possono chiedere oltre che agli IAT, che possono anche dare utili indicazioni per alloggi ed altri servizi, anche ai comuni o alla Comunità Montana.

La Presidente della Comunità Montana ha voluto anche sottolineare la necessità che, in ambito turistico, si migliori ulteriormente la capacità di collaborare tra i vari portatori di interesse al fine di allineare l’offerta agli standard richiesti oggi da una utenza più esigente ed attenta alla qualità.

3 COMMENTS

  1. Pasqua ne’ Monti o Pasqua a Castelnovo ne’ Monti??
    Oggi, lunedì di Pasquetta, mi aspettavo di trovare (come ormai da almeno 12 anni) in piazza a Felina qualche artista del Ferrara Buskers Festival, invece non c’era nulla, solo le solite auto parcheggiate e la solita desolazione di un paese dormitorio. Qualche raro turista e i soliti emigrati a Milano e Genova che per le festività ritornano al paese di origine chiedono: come mai non c’è niente?, è una delle rare occasioni che si ci può ritrovare in piazza, Felina sta proprio morendo… Io chiedo alla nostra Amministrazione comunale come mai?? Non mi si dica per ridurre i costi visto che questi artisti fanno parte di un pacchetto per i due giorni di domenica e lunedì; mandarne un paio a Felina non credo che comportasse una ulteriore spesa; tra l’altro questa è l’unica iniziativa che il nostro comune faceva per Felina, visto che il resto (vedi Festival slow) è portato avanti dalle varie associazioni del paese, bacino da cui il comune ha abbondantemente attinto per portare in giro per l’Italia il nome di Città Slow. Non mi si dica che questo è avvenuto a causa della mancata collaborazione della pro loco visto che questa iniziativa è stata sempre portata avanti dall’Amministrazione comunale all’interno delle iniziative di Pasqua ne’ Monti. Forse sarebbe meglio chiamarla Pasqua a Castelnovo ne’ Monti… A cosa serve tenere aperti i negozi a Pasquetta se nel nostro paese non c’è nessuna iniziativa? Il turismo deve arrivare solo a Castelnovo?? Se il nostro futuro è di essere il ghetto del comune non sarebbe forse meglio chiedere per Felina di staccarsi da Castelnovo ne’ Monti e di essere accorpato al comune di Carpineti? Magari otterremmo maggiore considerazione.

    (Piero Dallari)

  2. Castelnovo e Felina
    Non conosco personalmente il signor Dallari: ho letto il suo commento, lo rispetto ma non lo condivido. 5 km separano Castelnovo da Felina; pochi, davvero pochi; ma in realtà sono molti di più. Emerge spesso tra il capoluogo e la frazione una rivalità che ha una storia antica e in questi mesi è stato più volte e in occasioni diverse ribadito l’orgoglio “di essere di Felina”, di appartenere a un luogo ricco di partecipazione attiva e solidale, il paese dell’imprenditoria sociale per eccellenza. Dove tutto si fa e tutto riesce. Un paese che diventa a seconda dei casi un ridente e bel paese, capitale dello slow, oppure, come afferma Dallari, un paese dormitorio, morto. Forse la verità sta nel mezzo. La crisi ha tolto fondi e risorse a tutti; proporre iniziative culturali e turistiche con pochi mezzi è davvero difficile. Riuscire a mantenere, a promuovere eventi importanti e di valore come Pasqua ne’Monti (che prevede un calendario di iniziative in tutta la montagna) e la tre giorni dello Slow penso che in questo momento di tagli sia un grosso sforzo. Poi sta alla gente partecipare e sentirle come iniziative comuni da condividere. Ma questo non sempre avviene. Tanti castelnovesi non partecipano allo slow perchè quelli di Felina… Tanti felinesi non partecipano a Pasqua ne’ Monti perchè solo a Castelnovo… Peccato perchè così si perdono occasioni, si disperdono energie, si innescano malumori, ci si convince che l’erba del vicino sia sempre più verde. Ma sempre erba è.

    (Cinzia Formentini)

  3. A Piero
    Caro Piero, i Buskers a Felina non c’erano per lo scarso gradimento che avevano ottenuto la passata edizione, così come lo @Cscucin#C (organizzato lo scorso anno da una associazione che non avrebbe avuto problemi a ripeterlo se c’era l’interesse…), mentre lo slow che richiede sforzi finanziari e umani entrambi profusi in pieno accordo e dall’Amministrazione e dalle associazioni presenti a Felina ci vede quest’anno impegnati, pur con enormi difficoltà soprattutto di ordine finanziario, a riproporlo nel decennnale con la speranza che ottenga sempre lo stesso grande e meritato successo, dando lustro a Felina e al comune tutto, come ci viene riconosciuto dalle citta slow che ospitano i nostri produttori in manifestazioni analoghe.
    A presto.

    (Paolo Ruffini)