LIGONCHIO (24 marzo 2010) – Al via il progetto definitivo del “campo base” e presto anche un’associazione per l’Atelier delle acque a Ligonchio. Due nuovi tasselli per l’innovativo e unico centro di formazione pedagogico-scientifica che, nel monumentale complesso liberty della centrale idroelettrica di Ligonchio, unisce due eccellenze: il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e la proposta di Reggio Children. La presentazione al pubblico, alla stampa e alla popolazione sabato 27 marzo, alle 17, presso il Nuovo Cinema Paradiso di Ligonchio.
Questo progetto didattico, avviato la scorsa estate, è promosso dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano in collaborazione con Enel, Comune di Ligonchio e con la consulenza di Reggio Children, che ha già sviluppato l’esperienza dell’Atelier Raggio di luce presso il “Centro internazionale Loris Malaguzzi” di Reggio Emilia. Di fatto qui prende corpo un particolarissimo atelier pedagogico-scientifico sul tema dell'acqua e dell'energia.
L’incontro di sabato 27 sarà l’occasione per presentare in dettaglio il progetto esecutivo del “campo base” luogo in cui i visitatori potranno studiare l’acqua, le sue caratteristiche e il suo utilizzo, affrontare il tema dell’energia elettrica, prodotta attraverso campi elettromagnetici nel rispetto dell’ambiente. Ma anche per discutere sulla possibilità di dar vita ad un’associazione che sostenga e promuova l’attività dell’Atelier sul territorio. Interverranno Giorgio Pregheffi, sindaco di Ligonchio, Fausto Giovanelli presidente del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Paola Silvi presidente dell’Associazione internazionale Amici di Reggio Children, Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children, Benedetta Barbantini che si occupa di ricerca, formazione e consulenza per Reggio Children, Olmes Bisi, professore di fisica generale alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia e l’atelierista Giovanni Piazza di Reggio Children.
“Un progetto ambizioso – spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale – che sta diventando sempre più un punto di richiamo per insegnanti, bambini e ragazzi. Qui contiamo possano giungere persone da molto lontano – prosegue il presidente – perché all’Atelier si potrà fare divulgazione scientifica dei temi ambientali, ricerca e tecnologia per salvaguardare le risorse naturali e per il loro riutilizzo a fini energetici. Ma anche un vero e proprio laboratorio nel campo della formazione e dell’ambiente. Un esempio di ricerca applicata per la tutela delle risorse naturali ed il recupero energetico”.