L’ultimo saluto ad Anna Maria Tincani in Tavars

TOANO (14 marzo 2010) - "Ora Anna è nel braccio del Signore" don Massimiliano Giovannini, parroco di Toano, ha salutato così, durante l'omelia, Anna Maria Tincani, spentasi a 72 anni giovedì scorso presso l'ospedale di Castelnovo.
E per l'estremo saluto, in un sabato pomeriggio dove il sole scintilla sulla neve marzolina, erano davvero tante le persone che non sono volute mancare per portare anche solo un messaggio d'affetto al marito Gino che, assieme ai figli Paolo, Daniele e Nadia, ha coraggiosamente accompagnato Anna Maria in mesi di lotta contro un male che non perdona.

Mesi prima di speranza, poi di estrema dignità, che hanno consolidato l'unione in una famiglia capace di alternarsi al capezzale di colei che è stata chiamata a una così difficile sfida, prima di salire al Cielo.

Anna Maria era nata a Toano il 24 agosto del 1937 e, dopo gli studi, era partita, come molti montanari, per il Belgio, dove aveva conosciuto Gino, friulano e futuro marito, sabato incoraggiato dai parenti venuti da lontano. Rientrata al paese natale, Anna Maria aveva con lui lavorato come mezzadra per il podere del Castello, quindi aveva accudito la famiglia quando Gino aveva operato come ceramista.

Toccante, durante le esequie, concelebrate da don Massimiliano e don Giuseppe Gobetti, il saluto "delle giovani amiche", rammaricate per "averti conosciuto troppo tardi, ma avere condiviso con te i sorrisi e la vita". Proprio per Anna che non disegnava di frequentare il paese, gli amici o anche i Festival dell'Appennino che, sino a un paio di anni fa, hanno allietato le estati toanesi.

Apprezzata, da molti, la scelta di canti di gioia durante l'ultimo saluto, e la processione, a piedi, sino al camposanto. Dove un gruppo spontaneo di coristi, già allievi di Paolo Tavars, apprezzato maestro nel mondo corale, ha intonato un'Ave Maria prima che avvenisse la tumulazione in terra.

"Io sono la ressurrezione e la vita, chi crede in me vivrà in eterno" è un brano del Vangelo di Giovanni scelto per ricordarla.

(g.a.)