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Pericolo valanghe

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Allerta di Protezione civile n. 033/2010 emessa in data 6 marzo u.s. dalla Regione Emilia-Romagna – Agenzia regionale di Protezione civile e della Prefettura di Reggio Emilia valide fino alla mezzanotte di stasera, dove viene evidenziato che, lungo la dorsale appenninica delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, nella fascia posta sopra i mt. 1.300 s.l.m. ed in particolare su tutti i pendii aperti, vi è un rischio “Marcato 3”, in aumento, per il pericolo valanghe.

Al proposito, nel villaminozzese - zona purtroppo di altri drammi in corso - negli ultimi tre giorni, al di sopra dei mt. 1300 s.l.m. sono state rilevate precipitazioni nevose comprese tra 76 e 88 cm di neve fresca e il manto nevoso risulta debolmente consolidato su molti pendii in relazione alla scarsa coesione fra il nuovo strato formatosi nelle ultime 72 ore e le croste da fusione e rigelo sottostanti.

Il sindaco Luigi Fiocchi ha così emesso un'ordinanza che vieta a tutti i frequentatori del comprensorio montano di competenza del comune da lui amministrato di effettuare qualsiasi attività di tipo escursionistico e scialpinistico, nella fascia posta sopra i mt. 1.300 s.l.m., fino al perdurare della situazione di pericolo valanghe.

2 COMMENTS


  1. Come al solito sull’onda delle emozioni un sindaco senza consultarsi con gli esperti fa una illegittima imposizione della libertà di frequentare la montagna, un ambiente in cui il rischio e il pericolo sono sempre presenti. Il grado di pericolo del bollettino valanghe è tutto inverno che si piazza tra il 2 e il 3 e domenica era prossimo al 4, ma finchè non si è presentato l’incidente nessuno ne parlava. Invece di fare corretta informazione e far capire che la prevenzione e l’informazione sono l’unico mezzo per scongiurare gli incidenti si ricorre per tranquilizzare le coscienze a regolamentazioni assurde e non verificabili (vorrei vedere chi controllerà che non ci sia nessuno che sabato e domenica non se ne vada su per il crinale).

    (Beppe Stauder)