Prosegue a Casina, con grande successo di partecipazione (non solo numerica), per "Almeno una parola", il ciclo di incontri sulle dipendenze che, dopo aver affrontato la questione delle tossicomanie, si concentra su quella dell'alcolismo. E' previsto infatti per lunedì 1° marzo prossimo, alle ore 20,30, presso il Centro culturale di via Marconi, l'intervento di volontari e famiglie di CAT Castelnovo ne' Monti e Acat Scandiano che squarceranno il silenzio sulla dipendenza dall'alcol.
Una dipendenza tanto diffusa quanto sottovalutata, come efficacemente spiega Giovanni Ghirelli, promotore dell'iniziativa, patrocinata dal Comune di Casina. “Se dovessi fare una hit parade delle dipendenze in base a un ipotetico grado di insidia – racconta - direi che l'alcol supera di gran lunga qualsiasi altra sostanza. E per una ragione molto semplice: non solo è legale, ma soprattutto è elemento quotidiano delle vite di ognuno di noi”.
E spiega: “Accanto al bicchiere di lambrusco che non può non accompagnare un piatto di tortelli, è esperienza altrettanto universale quella del bicchiere in più per dimenticare. Ma in tutto questo il vero rischio è di dimenticare che per molti la giornata inizia con un bicchierino a colazione e si conclude con una tremenda dipendenza che devasta il fisico e l'anima”.
Dopo gli interventi di Don Giuseppe Dossetti e del dott. Benedetto Valdesalici, lunedì 1° marzo toccherà quindi a famigliari e volontari delle associazioni per alcolisti in trattamento svelare, con le loro esperienze, questa piaga latente che consuma le vite e lacera i rapporti. Perchè, come emerge chiaramente dalle parole dell'assessore alle politiche giovanili del Comune di Casina Yuri Torri non si tratta di un problema che riguarda solo i singoli: “Abbiamo sostenuto da subito questa iniziativa perchè convinti che la risposta al disagio di cui le dipendenze sono manifestazione si possa trovare solo nella comunità. E la comunità sino ad ora ha risposto con numerose presenze e partecipazione attiva alle serate. Sono dunque fiducioso, alla vigilia di questo terzo incontro, ma soprattutto di fronte all'assunzione di responsabilità cui tutti siamo chiamati”.