Riceviamo e pubblichiamo.
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Siamo un gruppo di genitori dei bambini della primaria e dell’infanzia di Minozzo preoccupati e indignati da alcuni cambiamenti con cui si è aperto l’anno scolastico. Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha proposto una riforma del tempo scuola accorpando il plesso di Villa a quello di Minozzo ma, sottoposta a votazione delle famiglie coinvolte, ha dato esito negativo. In seguito, per permettere ai genitori di scegliere tra monoclasse (a Villa) e pluriclasse (a Minozzo) - e invogliare le famiglie a iscrivere i bambini a Villa, sottolineiamo - ha eliminato i bacini d’utenza, promettendo il servizio trasporti a tutti e in tutte le direzioni, sia verso Asta e Minozzo sia verso Villa. L’intento era scongiurare la formazione di una pluriclasse in prima a Villa, perché l’anno precedente se ne era già venuta a formare una che non aveva funzionato bene. Invece a Minozzo e in Asta le pluriclassi esistono da anni e hanno sempre dato buoni risultati. Preoccupati dalla possibile formazione della pluriclasse a Villa, alcuni genitori hanno inviato una lettera/petizione al Comune che l’ha presa in considerazione, cercando una soluzione, che però ha finito per svantaggiare altri.
Il risultato è stato che, a una settimana dall’inizio della scuola, alle famiglie dei bimbi frequentanti l’infanzia di Minozzo è stato comunicato che per 3 giorni su 5 il servizio trasporti si sarebbe adeguato a quello della primaria: quindi chi non può andare a prendere i figli deve farli tornare a casa alle 13 anziché alle 16, in assenza del servizio pomeridiano. In questo modo non solo sono stati messi in difficoltà i genitori ma viene anche leso il diritto dei bambini a frequentare la scuola dell’infanzia 40 ore a settimana come i loro compagni che non hanno necessità di trasporto. Inoltre, ai genitori che usufruiscono del servizio trasporti solo al mattino è applicata l’intera tariffa. Il Comune ha rifiutato di applicare una riduzione. Le famiglie si ritrovano a dover pagare per intero un servizio di cui non possono usufruire a pieno. Molte stanno valutando di iscrivere i propri figli in altri comuni.
Fino all’anno scorso, quando venivano rispettati i bacini d’utenza, mantenuti con tanta fatica dalle amministrazioni precedenti per tenere in vita anche i plessi e i paesi limitrofi, il servizio trasporti era garantito a i tutti bambini dell’infanzia e funzionava molto bene.
Noi genitori siamo indignati perché, per esaudire il desiderio di alcuni genitori si è finiti per accontentarne pochi scontentando molti, togliendo una parte di servizi indispensabili e mettendo in difficoltà famiglie che abitano in zone periferiche che andrebbero invece aiutate.
L’amministrazione si vanta tanto di un potenziamento, ma per logica "potenziare" significa "aggiungere" non "togliere". Il servizio trasporti era stato promesso a tutti, invece è stato ridotto dove era essenziale e dato dov'è superfluo.
Sembra che, per rafforzare il plesso di Villa, l’amministrazione voglia fare morire a poco a poco il territorio circostante. Il servizio trasporti deve essere garantito indipendentemente dal numero dei bambini, anche fosse uno solo, perché nessuno deve essere considerato cittadino di serie B.
Scriviamo questa lettera perché, mancando un’opposizione consistente in Comune da quando sono entrati quasi tutti in maggioranza, non abbiamo chi ci rappresenti per far sentire la nostra voce e fare valere i nostri diritti.
(Un gruppo di genitori)
Concordo pienamente. Vige la regola di fare come si vuole, tanto con un solo consigliere di opposizione si decide lo stesso. Il bello è che nella risposta di Fiocchi vogliono fare “sentire in colpa” chi ha pubblicato il precedente articolo.
(SS75)
Nessuno si è interessato così tanto per i bambini di Bedogno, Secchio, Santonio, che già da anni escono all’orario delle elementari. Anche come chiusura della scuola: a giugno i primi del mese e non alla fine! Era una ingiustizia che a Minozzo si facessero tutti gli orari possibili e fino al 30 giugno i bambini venissero portati a presi da scuola. Meno male che il Comune finalmente ha deciso che per tutti sarà uguale! A voi di Minozzo è andata bene fino adesso, quindi adeguatevi.
(Orni)
Quindi secondo il suo illuminante parere la logica non è chiedere il pulmino anche per quelli di Secchio e Santonio, ma toglierlo agli altri? Con questa mentalità qui rimarranno solo vecchi e lupi… Con quelli della pianura che verranno a “visitarci” la domenica a mo’ di zoo safari.
(Montanaro confuso)
Attenzione, per questa amministrazione il “lupo” è sacro, come potete notare sulla facciata del teatro, spero vivamente che sia l’inizio del declino di questa classe dirigente, senza futuro, confusa, inadatta.
(Gabriele)
Ma scusi, ma chi è lei per definire inadatta questa amministrazione? Si rende conto che proprio grazie a questa amministrazione i conti sono a posto? Le sembra cosa di poco conto? Sa quanto lavoro da parte di tutti per riorganizzare un comune in dissesto? Si informi prima di sparlare.
(Maria)
Gentile signora Marisa, le chiedo, è sicura di quello che afferma quando parla di dissesto Perché la cosa è alquanto preoccupante. Saluti.
(Massimo)
Buonasera, i conti sono a posto?, ma lo sviluppo? Fiocchi spaccatura con il Pd e con il Parco, poi riavvicinamento al Pd ed ingresso nel Parco, questi commenti sono la reazione che la Manicardi suggerisce alla gente, lancia, butta, poi si nasconde dicendo di non essere l’assessore competente. Allora stia zitta. Parlo di declino perchè il primo cittadino ha bisogno di una maggioranza totale, esclusa la figura di Coloretti. Cosa ha fatto in questi anni? Come si permette lei di usare questo tono, ha reso Civago e Febbio mete turistiche?, non credo! Hha reso le Fonti di Poiano e i gessi triassici fonte di turismo? Ha fatto sì che Minozzo con rocca e pieve fossero spesi per un certo indotto? Ha creato occupazione? Come fate a mettere sullo stesso piano, Bedogno, Santonio, Coriano e Secchio con Minozzo? Rappresenta il tessuto socio – economico più importante e garantisce posti di lavoro, ci sono altrove ditte come: Parenti costruzioni, Fontana Mario e figli, Rubertelli, il caseificio sociale, le numerose aziende agricole, forse sarebbe ora che il Comune tornasse a Minozzo e non a Villa e ricordatevi che la dicitura esatta è Comune di Minozzo in Villa, così scrivono gli storici.
(Gabriele)
Signor Massimo, per essere precisa l’attuale amministrazione ha trovato un comune in condizioni disastrose. E’ soddisfatto?
(Maria)
Ricordo che i bacini d’utenza furono istituiti più di una decina d’anni fa proprio per salvare il plesso di Minozzo, quando già allora qualche politico molto in alto lo considerava un “paziente già morto”. La questione delle pluriclassi o delle monoclassi è più legata ad un discorso didattico-educativo: sta agli insegnanti mettere in campo tutte le proprie competenze per far funzionare al meglio l’esperienza sia nell’uno che nell’altro caso. Il modello delle pluriclassi tra l’altro è fortemente sostenuto dal metodo Montessori, ad esempio. Si parla tanto di valorizzare ed incentivare piccole iniziative locali per mantenere vivo un territorio ricco di natura, storia e molto altro. Trovo invece che in questo modo si stia andando in tutt’altra direzione. Chiudere e accentrare ormai è storia vecchia ed anche un po’ fallimentare (vogliamo mettere a confronto la qualità di vita delle città con quella delle nostre piccole realtà?). E’ ora di trovare qualcosa di più originale. Perché non creare delle piccole eccellenze, che magari esistono già e necessitano solo di essere messe in luce? Altrimenti non resta che il declino…
(Stefania)
Sì, e propongo di restaurare la rocca e collocarci la sede municipale; cerchiamo di essere seri costruttivi e non polemici per il gusto di essere contro a prescindere. Il muro contro muro non porta a nulla.
(Massimo)
Non facciamo prima a dire che siamo a un punto di non ritorno?
(Angelo Covili)