Riceviamo e pubblichiamo.
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“Il Re Nero a Ligonchio” sabato 17 settembre 2016 ore 17 presso il piano terra del teatro di Ligonchio.
Maico Morellini, vincitore del premio Urania Mondadori con il romanzo ambientato in una futura Emilia “Il re nero”, è da pochi giorni in libreria con il nuovo romanzo “La terza memoria” (Mondadori) e Silvano Scaruffi, autore di “Un problema di creature mannare a Ligonchio” e “Gli alieni non hanno le antenne", Abao Aqu edizioni, leggeranno di un fatto che quando è capitato in paese poi per mesi sono stati tutti lì a chiedersi come era potuto capitare un lavoro del genere in un paese così piccolo che a dargliela tutta, il paese, senza le frazioni, farà sì e no duecento abitanti, allora, in un posto così, non viene mica in mente a nessuno che possa succedere una faccenda così misteriosa come l’Adduzione di Chiarone, che poi, considerato che il termine ‘adduzione’ nessuno sa cosa voglia dire, allora la faccenda si è impressa nella memoria collettiva come la ‘Mandragola di Chiarone’, che è anche più chiara e di primo impatto concepibile, anche per quelli delle frazioni e forse anche per quelli di là da Pratorena, almeno fino a Sillano. Così che se in paese chiedete a uno “Ve’, ma della mandragola di Chiarone?” quello lì sicuro che vi risponderà “Ehhh, che lavoro, ma un lavoro, oh ma che vicenda, vacca boia se me la ricordo.” Insomma una cosa così.
“Tutto accadde un mattino, quando Chiarone da Cà dla Cantonada si recò nell’orto e invece di terra e verdura ci trovò un misterioso disco in ferro che ricopriva tutta la coltivazione, e Chiarone, avvilito, si era messo a girotlare su quel disco luccicante che proprio non riusciva a capacitarsi di come fosse stato posato lì quel manufatto, lì a sfrantumargli l’orto...”
I due autori dopo staranno lì un po’ e chiacchiereranno con il pubblico de “Il Re nero” e si potrà conoscere meglio Maico Morellini, una delle voci più importanti della moderna letteratura fantascientifica a livello nazionale. Una scrittura agile e sempre scorrevole, abili tocchi di mistero e tanta azione nei libri che lo hanno visto trionfare al più prestigioso premio italiano di letteratura fantastica.
Silvano Scaruffi e Maico Morellini che ancora non si conoscono, ma che si conosceranno mezz’ora prima di leggere quella cosa lì, hanno in comune il fatto che tutti e due scrivono delle cose che non stanno né per aria né per terra, e che a uno piacciono i libri dell’altro e che all’altro piacciono i libri dell’uno. E poi non hanno in comune la residenza, perché uno sta a Ligonchio e l’altro a Bagnolo, e la fama perché uno è famoso e quell’altro no.
(Collettivo Strolgatori)