“Le Olimpiadi dei formaggi di montagna rappresentano un’occasione di crescita del territorio e di valorizzazione economica dei prodotti Dop, in particolare italiani: candidiamo Castelnovo ne' Monti e la provincia reggiana ad ospitare le edizioni del 2013”, parole di Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Formaggio del Parmigiano Reggiano e del Comitato olimpico “Castelnovo ne' Monti e Reggio Emilia 2013”.
“Un’associazione spontanea per avanzare la candidatura dell’Italia come location per questa prestigiosa manifestazione, che viene ospitata ogni due anni da un diverso paese europeo e che ha molteplici obiettivi”, hanno spiegato gli intervenuti: il presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Enrico Bini, l’assessore all’agricoltura della provincia di Reggio Emilia Roberta Rivi, la presidente della Comunità montana dell’Appennino reggiano Sara Garofani, il sindaco di Castelnovo ne' Monti Gianluca Marconi, l’assessore all’economia del Comune di Reggio Graziano Grasselli, l’assessore al Parmigiano Reggiano del comune di Bibbiano Umberto Beltrami e il presidente del Consorzio per la valorizzazione dei prodotti dell’Appennino Ivano Pavesi.
Sede per il via a questa grande operazione la sala Giunta della Camera di Commercio, in piazza della Vittoria, ente che ha fatto della valorizzazione dei prodotti tipici locali uno degli obiettivi prioritari della attuale legislatura, mentre il Comitato olimpico Castelnovo ne' Monti 2013 si è insediato nell’interno del consorzio Conva – Nazionale del Parmigiano Reggiano. Gabriele Arlotti, giornalista e agronomo, è direttore del Conva e, nel 2005, era parte del team di organizzazione che portò a Verona l’ultima Olimpiade italiana, visitata da 200.000 persone. Ha lanciato questa idea favorevolmente accolta da molti interlocutori.
“Abbiamo innanzi a noi un’occasione speciale per promuovere un territorio, quello dell’Appennino emiliano e della sua provincia, ma soprattutto il meglio della produzione italiana casearia: il Parmigiano Reggiano. Ci attende un grande lavoro e siamo fiduciosi della risposta di Caseus Montanus che, a Parigi, dovrà pronunciarsi in proposito. Non temiamo la concorrenza di città sicuramente più ricche o blasonate: la capitale dei prodotti Dop è qui in Emilia”. Nel 2009 si è tenuta l’ultima edizione della Sfida mondiale dei formaggi a Saignelégier (Svizzera), mentre quelle del 2011 si terranno in Francia.
Tra gli obiettivi di questo evento, che dovrebbe chiamare in Emilia 1000 formaggi da tutto il mondo, un villaggio olimpico vero e proprio e una vasta eco mediatica: i promotori hanno parlato del “rafforzamento della visibilità delle produzioni montane, in modo tale da sostenerne il mercato e i relativi prezzi, ossia la creazione di occasioni per favorire l’intessitura di relazioni con eventuali buyer, importatori e operatori gastronomici, per incentivare la commercializzazione dei prodotti in altri contesti territoriali”.
Un coro unanime che intende evidenziare che l’efficacia di questa manifestazione sarà determinante per approfondire la conoscenza trasversale di culture e territori, considerando che un prodotto agroalimentare è sempre, in primis, ambasciatore della civiltà e della cultura di un popolo. Influssi benefici investiranno, inoltre, una serie di altre attività di tipo non prettamente commerciale, collegate ai processi di incoming sul territorio”.
Tutti concordi, dunque, per rendere il nostro Appennino teatro di un evento di fama internazionale, che vede nella Pietra di Bismantova lo scenario naturale d’eccezione a vegliare sul buon esito dell’iniziativa.