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“Le droghe non sono un fatto privato”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Ieri sera, a Cervarezza, si è svolto il primo incontro sul tema della dipendenza da droghe, organizzato dal Vicariato del crinale in collaborazione con il Comune di Ligonchio e l'Istituto comprensivo di Busana. Il relatore era Mario Cipressi, del Ceis, accompagnato da una mamma che ha raccontato la sua esperienza famigliare.

Alla luce dei fatti recentemente avvenuti nella nostra montagna e della situazione sociale in cui viviamo, nella quale le “droghe” non sono un fatto privato, come molti vogliono far credere, ma sono collegate alla salute, allo sfruttamento, alla malavita, al degrado sociale, vogliamo ringraziare, come genitori, consigliere comunale di minoranza di Busana ed insegnante della scuola primaria, gli organizzatori della serata ed i relatori che con chiarezza, grande onestà, competenza e concretezza ci hanno coinvolto in una riflessione profonda che ha obbligato tutti i presenti a verificare le proprie esperienze ed i rapporti educativi all'interno della famiglia e della società.

Finalmente una testimonianza concreta, supportata da esperienza pluriennale, che mette in campo difficoltà, criticità e speranza, senza paragoni non necessari con altre dipendenze, senz'altro gravi, ma che non diminuiscono l'importanza del problema “droghe”.

Con rammarico abbiamo constatato una scarsa partecipazione di genitori e famiglie, soltanto una quindicina, presenti assieme ad alcuni parroci del crinale e al consigliere di minoranza del comune di Ligonchio, Franco Baccini. Ciò che ci appare più grave è però che, vista l'importanza del tema concreto, attuale e legato a situazioni gravi dalle quali anche territori di periferia come i nostri non sono indenni, nessun amministratore dei comuni del crinale (sindaci, assessori, in particolare quelli alle politiche giovanili e consiglieri), fosse presente, così come i servizi sociali ed i rappresentanti delle altre istituzioni del territorio.

Questo, come cittadini, ci lascia perplessi e ci fa pensare che il “problema droghe”, sicuramente da affrontare in primo luogo all'interno della famiglia, ricostruendo relazioni significative, per le istituzioni non sia un problema di primaria importanza che necessita di attenzioni da parte di chi ricopre ruoli importanti e decisionali e che dovrebbe sostenere le famiglie nel loro difficile compito educativo, per una società più responsabile.

Ricordiamo perciò che il prossimo incontro si svolgerà a Busana il prossimo 9 marzo, alle ore 20,30, presso il Centro culturale auspicando una maggiore partecipazione.

(Fabio e Daniela Leoncelli)