100 Parole: il mondo come non me lo aspettavo
Il genero del Sultano
Mi chiama un cliente dal Brunei per una consulenza.
Finito il progetto il responsabile del progetto mi porta a visitare un suo amico: il genero del Sultano.
Davanti casa ha ben 34 macchine parcheggiate. Entriamo in casa e noto una sua foto con la Regina d’Inghilterra all’ingresso.
Mangiamo un banchetto di frutta insieme e mi dice: “Dopo ti porto a vedere le Ferrari e le Lamborghini.”
Ci avviamo verso il parcheggio sul retro. Mi mostra come si applica la pellicola dorata sulle macchine.
Fa tutto da solo. Ne sta facendo due: una Lamborghini, ma anche una Smart, giusto per essere un po’ umile.
* * *
Rubrica a cura di Stefano Virgilli, montanaro di origine e cittadino del mondo.
Stefano è nato e cresciuto a Castelnovo ne’ Monti, distinguendosi come grafico e formatore Adobe fino al 2005. Dal 2006 al 2012 ha abitato a Singapore dove è cresciuto professionalmente alla velocità che solo l’Asia garantisce. Ha fondato un’azienda globale chiamata VoxLab ed è diventato il docente Adobe più certificato al mondo. Ha anche scritto un libro in inglese dedicato ai processi creativi dal titolo: “The promise of Empty Spaces” in vendita su Amazon. Dal 2012 abita a lavora in medio oriente dove opera come consulente e direttore di una holding di piccole aziende. Nel 2016 è stato nominato mentore per le piccole medie imprese nel sultanato dell’Oman ed ha recentemente relazionato alla famosa conferenza internazionale TEDx parlando di trend nella comunicazione. Stefano è spesso impegnato in attività di divulgazione partecipando come relatore a fiere internazionali, docente in colleges, università e politecnici in giro per il mondo, scrittore di articoli per giornali internazionali, e attività imprenditoriali in Africa, Medio Oriente e Sud Est Asiatico. La sua grande passione sono i viaggi, e il suo ultimo progetto è la sfida di visitare 150 paesi nei prossimi 10 anni.
In questa rubrica, “100 Parole”, Stefano condivide pensieri brevi sui posti visitati dove l’aspettativa e l’esperienza non sono state proprio allineate. Un appuntamento ricorrente fra il serio ed il faceto con il “travelpreneur” di casa nostra.