100 Parole: il mondo come non me lo aspettavo
L'unghia lunga del Cinese
A spasso sulle rive del lago Vittoria, il lago più grande in Africa, incontriamo un uomo asiatico, proprio mentre cercavamo una persona per farci una foto.
Allora sfoggio il mio Cinese maccheronico (o meglio, al riso cantonese) e chiedo all’uomo di farci una foto.
I miei amici sorpresi mi chiedono: “Come fai a sapere che è cinese e non coreano e giapponese?”.
Rispondo: “Dall’unghia”. Mi guardano perplessi. “Vedi - continuo - i cinesi amano tenere l’unghia del mignolo lunga”.
Chiedo al cinese di mostrare la mano, ed eccole là: due unghie lunghe lunghe sui suoi mignoli.
Sorride.
Scatta la foto.
Good bye.
Raccolta di 100 Parole
* * *
Rubrica a cura di Stefano Virgilli, montanaro di origine e cittadino del mondo.
Stefano è nato e cresciuto a Castelnovo ne’ Monti, distinguendosi come grafico e formatore Adobe fino al 2005. Dal 2006 al 2012 ha abitato a Singapore dove è cresciuto professionalmente alla velocità che solo l’Asia garantisce. Ha fondato un’azienda globale chiamata VoxLab ed è diventato il docente Adobe più certificato al mondo. Ha anche scritto un libro in inglese dedicato ai processi creativi dal titolo: “The promise of Empty Spaces” in vendita su Amazon. Dal 2012 abita a lavora in medio oriente dove opera come consulente e direttore di una holding di piccole aziende. Nel 2016 è stato nominato mentore per le piccole medie imprese nel sultanato dell’Oman ed ha recentemente relazionato alla famosa conferenza internazionale TEDx parlando di trend nella comunicazione. Stefano è spesso impegnato in attività di divulgazione partecipando come relatore a fiere internazionali, docente in colleges, università e politecnici in giro per il mondo, scrittore di articoli per giornali internazionali, e attività imprenditoriali in Africa, Medio Oriente e Sud Est Asiatico. La sua grande passione sono i viaggi, e il suo ultimo progetto è la sfida di visitare 150 paesi nei prossimi 10 anni.
In questa rubrica, “100 Parole”, Stefano condivide pensieri brevi sui posti visitati dove l’aspettativa e l’esperienza non sono state proprio allineate. Un appuntamento ricorrente fra il serio ed il faceto con il “travelpreneur” di casa nostra.